La direzione nazionale del Partito della Rifondazione Comunista nell’ambito dei processi di riorganizzazione e di rilancio del Partito così come approvati nella direzione nazionale di Napoli del 25 maggio
preso atto dell’ordine del giorno approvato all’’unanimità dal Comitato Politico della Federazione Castelli/Litoranea in data 15.11.2018 col quale si da parere favorevole all’accorpamento con la Federazione di Roma;
preso atto del’ordine del giorno approvato a larga maggioranza dal Comitato Politico della Federazione di Roma in data 23 novembre 2o18 favorevole alla confluenza delle Federazione Castelli con la Federazione di Roma;
constatato che il Comitato Politico regionale del Lazio, su proposta della segreteria regionale, ha approvato in data 12.12.2018 un ordine del giorno con cui si esprime tra l’altro apprezzamento riguardo la proposta di accorpamento della Federazione dei Castelli/Litoranea con la Federazione di Roma, proposta che contribuirà a sviluppare meglio le iniziative politiche sociali che interessano tutta l’area metropolitana, coinvolgendo anche le Federazioni di Tivoli e Civitavecchia,;
approva l’accorpamento delle due Federazioni dando mandato alle stesse di procedere all’integrazione degli organismi dirigenti tenuto conto delle specificità territoriali e di quanto già emerso nella discussione dei vari organismi deliberativi. Ai fini di un effettivo rilancio della presenza e dell’iniziativa del Partito la direzione nazionale ritiene opportuno una riunione congiunta degli organismi dirigenti delle due Federazioni per una definizione più puntuale degli assetti organizzativi a livello territoriale.
Approvato con 20 voti favorevoli, 4 contrari, 1 astenuto


Care/i campagne/i
La Fca (ex Fiat) perde il pelo ma non il vizio. La decisione dei vertici aziendali di disertare il confronto con i Consigli della Regione Piemonte e del Comune di Torino programmato in data odierna la dice lunga sulla effettiva volontà di un confronto dell’azienda riguardo i propri intendimenti industriali che tenga conto degli interessi pubblici. Motivo della decisione aziendale: il provvedimento ventilato dal governo di un’ecotassa sugli autoveicoli ad alimentazione tradizionale (benzina e diesel) in quanto lo stesso “cambia i presupposti del nostro piano industriale”. Invece che discutere a carte scoperte dell’annunciato piano di rilancio industriale ed occupazionale, certo anche dell’efficacia o meno del provvedimento bonus/malus per incentivare l’acquisto di auto elettriche ed ibride, la Fca ricatta. La qual cosa dovrebbe suscitare indignazione.
Mistificatorio e anche un po’ ridicolo. Parlare della Tav Torino Lione come di un investimento per la crescita e lo sviluppo del Paese è come parlare dei cavoli a merenda. Questo è quanto fatto dalle dodici associazioni imprenditoriali che si sono ritrovate oggi a Torino. Fa niente se l’opera oltre che inutile, distruttiva ha costi enormi. L’importante è farla e chi se ne frega, in questo caso, del debito pubblico! Il motivo di fondo lo spiega bene un rappresentante di una delle associazioni imprenditoriali presenti: “non solo gli appalti e i subappalti del cantiere ma le stesse opere di compensazione possono essere un’occasione di crescita per le imprese”. Più chiari di così non si poteva essere.



