Care compagne e cari compagni,
sabato 23 Marzo, alle ore 14, a Roma, da Piazza della Repubblica, si terrà la “Marcia per il clima e contro le grandi opere inutili”. Rifondazione Comunista sarà presente con un proprio spezzone di corteo aperto da un camion con musica e striscione contro le grandi opere inutili.
L’appuntamento è di fondamentale importanza, ancora di più perché giunge una settimana dopo il grande Sciopero Globale per il clima, che ci ha visto presenti in tutto il territorio nazionale, accanto a decine di migliaia di manifestanti in specie di giovani.
Le grandi opere inutili sono diventate uno dei temi politici più importanti di questo periodo. La polemica scuote sempre più il governo dove i 5 Stelle, che hanno attinto gran parte del loro consenso da movimenti ambientalisti, stanno dando mostra di posizioni altalenanti, contraddittorie subendo l’iniziativa di gruppi industriali e finanziari che dalle grandi opere traggono enormi profitti.
Le grandi opere che i vari governi, presenti e passati, nazionali e regionali, auspicano, vanno contro l'interesse della popolazione. Rispondono all'interesse di pochi, alla logica dei potentati economici e finanziari che oggi dettano le regole. Queste opere, dalla TAV al MUOS, dalla Pedemontana al Mose, passando per il Terzo Valico e i mega parcheggi sulle mura storiche delle nostre città, sono inutili e dettate da una sola logica: profitti per pochi, costi e danni per le casse pubbliche e soprattutto per l'ambiente. Le grandi opere consumano suolo prezioso per la produzione agricola e per le fondamentali aree boschive, pregiudicano il paesaggio, le falde e la qualità dell'aria, portano con loro rischi costanti di disastro ambientale: sversamenti, incendi, allagamenti, crolli, frane. La vera emergenza è il dissesto idrogeologico. La vera grande opera necessaria: la messa in sicurezza del territorio. per tutte queste ragioni è importante partecipare numerosi alla manifestazione del 23 marzo.
Tutt@ a Roma, a pugno chiuso e con tante bandiere di Rifondazione Comunista.
Elena Mazzoni
Responsabile nazionale Ambiente Prc-Se
Ezio Locatelli
Responsabile Organizzazione Prc-Se


La qualità dell’aria in continuo peggioramento, aree verdi decimate, risorse idriche a rischio, terreno spesso improduttivo, temperature generali in continuo aumento, ghiacciai in disgelo anticipato, specie animali e vegetali sempre più scarse. Queste non sono delle minacce, questa è la realtà.
“Dopo decenni di governo del Centrodestra e della lega il Veneto è la regione in Italia e in Europa più inquinata e con il più alto consumo di suolo. Questi sono i primati di Zaia. Come nella vicenda dei Pfas anche per la Valdastico e le opere collegate innumerevoli denunce di comitati e di rifondazione comunista sono state colpevolmente ignorate da chi aveva ed ha la responsabilità della salute e della sicurezza delle cittadine e dei cittadini. Chi ha fatto dello slogan prima i Veneti il suo cavallo di battaglia, ha permesso in nome dei profitti e della rendita la trasformazione della nostra terra in una pattumiera. Questi sono i fatti per chi ha il coraggio di guardare in faccia la realtà.
“Eh già, il Tav deve, il più possibile, rimanere fuori dallo scontro di maggioranza per i prossimi mesi, tenendo al riparo la campagna per le elezioni europee. Avanti dunque con il teatrino di chi, a livello di forze di governo, dice tutto e il contrario di tutto. La realtà è che il M5S dopo aver calato le brache su tutta una serie di questioni (Tap, Terzo Valico, decreto sicurezza, liberalizzazione delle armi, ecc.) ha dato il suo avallo alla realizzazione del Tav” sostiene Ezio Locatelli, della segreteria nazionale nonché segretario provinciale Prc di Torino.



