fiom18“Ricordate i molti peana di qualche settimana fa da parte di tutte le forze politiche di centrodestra, centrosinistra, M5S  e da parte delle forze sindacali (esclusa la Fiom e i sindacati di base) nei confronti di FCA per i piani di investimento, di rilancio dell’occupazione?”, chiede Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino. “Aria fritta. In men che non si dica è cambiato tutto. Prima  Mike Manley, amministratore delegato di Fca, con la scusa di un supposto cambiamento delle condizioni di mercato, ha ritrattato tutto. Adesso la decisione è di  abbandonare il secondo turno lavorativo alle carrozzerie di Mirafiori e la Maserati di Grugliasco. Altro che rilancio delle produzioni, altro che piena occupazione, siamo all’ennesima presa in giro dei lavoratori e delle lavoratrici. Tutto ciò accade in presenza di un governo nazionale e di amministrazioni locali insipienti, subalterne da sempre ai voleri del padronato Fca-Fiat. Rilanciamo la lotta contro un padronato che pensa solo ad avere le mani libere!”

notriv11Sabato 12 Gennaio scenderemo in piazza a Licata con i Comitati No Triv siciliani, per dire “NO” all’ennesima operazione di speculazione capitalistica di ENI, che vuole realizzare, nel meraviglioso braccio di mare tra Gela e Licata, un gasdotto di collegamento tra i pozzi off-shore e il centro di collegamento di Gela.
“Nel mare passerà un’autostrada di metano, per noi inaccettabile. La Sicilia non può diventare, per la complicità dei 5 stelle e per l’asservimento della Lega al mondo OIL&GAS, il luogo di stoccaggio del gas metano, invasa da navi commerciali, centrali di raffinazione, cisterne, serbatoi, condotte, strutture inquinanti, centro nevralgico di una vasta operazione speculativa internazionale”, dichiara Elena Mazzoni, responsabile nazionale ambiente del Partito della Rifondazione Comunista-SE, tra i primi a scoprire nel Bollettino degli Idrocarburi del Ministero, e a denunciare, le nuove concessioni per le trivelle nel mare Ionio.
“La Sicilia non può essere né la piattaforma militarizzata degli Usa e della Nato, da Sigonella al Muos di Niscemi, né il territorio colonizzato di operazioni speculative . La vocazione naturale dell’isola richiede politiche di sostegno delle produzioni agricole locali, di tutela della pesca, di difesa della natura e dei beni comuni, di rifiuto della cementificazione delle coste”, conclude Mimmo Cosentino, segretario regionale del Prc Sicilia.
Invitiamo ambientalisti, pacifisti, associazioni, pescatori, lavoratori del turismo e quante/i amano il mare e il loro territorio a raggiungerci in Piazza Regolo a Licata sabato 12 Gennaio, alle ore 10,30, per gridare insieme: “Il mare non si spurtusa”.

Elena Mazzoni – responsabile nazionale ambiente PRC – SE
Mimmo Cosentino, segretario regionale Prc Sicilia

tavtoli“Francamente le ragioni addotte dai promotori della seconda manifestazione Si Tav a carattere nazionale che si terrà sabato a Torino - dichiara Ezio Locatelli, segretario provinciale Torino e componente la segreteria nazionale Prc - suonano alquanto patetiche. Senza la Torino-Lione, ovvero di un’opera che autorevoli studiosi hanno dimostrato essere inutile e fonte di un immane spreco di denaro pubblico, “l’Italia perderebbe la più grande occasione di rilancio dei prossimi decenni”. Quasi una questione di vita o di morte per il nostro Paese.

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notriv09di Elena Mazzoni* -

Il mare tra Gela e Licata è ricco di pesci e di vita, sulle sue coste si affaccia la riserva naturale orientata del lago di Biviere, di cui Plinio il Vecchio cantò i riflessi lunari e che è punto di sosta dell’aviofauna in volo dal Nord Africa. Qui, tra un sarago e un tonno, un airone e un cavaliere d’Italia, un martin pescatore ed una volpe; in mezzo a cooperative di pescatori, bambini che giocano a palla e persone che si tuffano tra le onde cristalline, l’Eni, multinazionale tra le prime dieci compagnie petrolifere al mondo, ottenne, nel 2013, i permessi per il programma “Offshore Ibleo”.

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Ezio Locatelli, segretario provinciale di Torino e componente la segreteria nazionale Prc-Se, dichiara:
Il tempo delle ambiguità è finito. Non si può rimanere inerti a fronte della proposta di Sergio Chiamparino di andare alle prossime elezioni regionali con una coalizione civica “Sì, al Piemonte del Sì” che ricalca in pieno i contenuti della piazza delle madamine e degli imprenditori. Una coalizione senza tanti distinguo – “i partiti si adeguino” dice Chiamparino - a servizio dei potentati economici, aperta a settori della destra a cominciare da Forza Italia.

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