Nel 2013 si prevede una riduzione del prodotto interno lordo (Pil) italiano pari all'1,4% in termini reali, mentre per il 2014, il recupero dell'attività economica, trainato prevalentemente dalla domanda interna, determinerebbe una moderata crescita dello 0,7%.

 

La domanda estera netta è la principale fonte di sostegno alla crescita economica nelle previsioni per il 2013 (+1,1 punti percentuali). Il contributo della domanda interna al netto delle scorte sarebbe invece negativo nel 2013 (-2,0 punti percentuali) e tornerebbe positivo nel 2014 (+0,7 punti percentuali) stimolando la crescita del Pil.

 

La spesa delle famiglie è prevista in contrazione dell'1,6% nel 2013 per effetto della diminuzione del reddito disponibile, con un moderato aumento dello 0,4% nel 2014.

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La manifestazione dell'11 maggio contro gli stoccaggi di metano e le trivellazioni è la

prima di una lunga battaglia che riguarderà l'intera pianura padana e l'intera

penisola.

L'8 marzo il decreto interministeriale Passera- Clini ha di fatto sancito la nuova

strategia energetica nazionale che svenderà alle multinazionali petrolifere a partire

dall'ENI il suolo, il sottosuolo, l'atmosfera, le acque e la salute delle popolazioni.

L'hub del gas europeo e lo stoccaggio di metano saranno il vero perno di tutta la

strategia, rendendo il paese un'autostrada e un deposito di gas e petroli, i pericoli

aumenteranno a partire dal rischio sismico dato dalla attività di stoccaggio

sotterraneo.

La strategia che guarda fino al 2050 è basata sull'utilizzo delle fonti fossili e abbatte

la strada del rinnovabile, questa strategia segnerà profondamente il tessuto

economico, sociale e ambientale distruggendo le basi per uno sviluppo sostenibile e

per il futuro delle generazioni.

 

Ancora una volta tutta la politica energetica sarà finalizzata al business e

all'esportazione privatizzando i profitti e socializzando i costi e le perdite.

 

L'energia è un bene comune, deve essere sostenibile e di tutti, slegata da qualsiasi

logica di mercato.

Per questo saremo in piazza l'11 maggio a Sergnano (Cremona).

 

Per adesioni e contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La Festa dei lavoratori è anche la sua festa. Perché Ken Loach ha sempre raccontato la "working class people", come ama chiamarla lui, a partire dai primi film degli anni Settanta fino alle ultime pellicole, La parte degli angeli e il documentario The Spirit of '45 (ancora inedito da noi). Per questo in occasione del Primo Maggio 2013 lo abbiamo contattato, per ascoltare la voce del maggiore "regista operaio" in questi anni spietati e segnati dalla crisi. Impegnato nei sopralluoghi per il prossimo film, Ken Loach ha mandato un messaggio a rassegna.it. Lo pubblichiamo in italiano ma anche in inglese, per offrirlo ai lettori così come ci è arrivato. A lui lasciamo la parola.

 

"Gli attacchi contro la classe operaia si stanno verificando in tutta Europa. La disoccupazione di massa, la riduzione delle prestazioni di welfare, la mancanza di sicurezza in ogni aspetto della vita - tutto questo richiede una risposta. I vecchi partiti del centrosinistra sono ormai compromessi dal loro sostegno al programma di austerità. La loro idea di un capitalismo compassionevole che può essere realizzato per lavorare nell'interesse di tutti è chiaramente una truffa. Come era prevedibile, di fronte a questa verità, si sono allineati con i partiti della destra. Abbiamo bisogno di ricominciare da capo. Abbiamo bisogno di nuovi partiti della sinistra che capiscano e difendano gli interessi della gente comune. Dobbiamo unirci in questo progetto in tutta Europa. Possiamo avere successo solo se rendiamo una realtà questa 'Internazionale!'" - Ken Loach

 

 

Come minimo...

 

l’immediata approvazione della Proposta di legge di iniziativa popolare sul reddito minimo garantito: 600 euro al mese per tutte le  disoccupate e i disoccupati, gli inoccupati, i precariamente occupati che non superino gli 8000 euro annui. È una misura di redistribuzione del reddito, fattibile e presente in quasi tutti i paesi d’Europa, fondamentale per uscire dalla recessione e dalla crisi.  Vogliamo garantire il diritto all’esistenza, in tempi in cui precarietà, disoccupazione e povertà negano il presente e il futuro a donne e uomini, giovani e non.

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“8 ORE DI LAVOR0, 8 DI SVAGO, 8 PER DORMIRE”

1 maggio 1890

mobilitazione internazionaleper le 8 ore

 

Il movimento operaio è nato nella lotta per le 8 ore, lanciata per la prima volta nel 1855. E’ nato dal rifiuto delle lavoratrici e dei lavoratori di essere merce, dalla rivendicazione di essere persone con il diritto a una vita piena. Una vita in cui il tempo fosse sottratto alla fatica e al comando altrui, perché fosse tempo per sè, per il riposo e lo svago, per la relazione libera con le altre e gli altri. Un vita in cui il lavoro non fosse solo un mezzo per sopravvivere, ma fosse strumento di realizzazione di sé, con le altre e gli altri.

A distanza di oltre un secolo e mezzo dalla rivendicazione delle 8 ore, il lavoro è più che mai ridotto a merce.

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