di Loris Mazzetti -

 

Qualche tempo fa in Internet ho letto una notizia molto inquietante: a Lugano esiste una società che scheda ogni italiano il cui nome appare su un giornale o in un atto pubblico. Facendo una ricerca dettagliata scopro che in Europa vi sono diverse società che di nascosto lavorano sui dati di siti considerati socialmente utili. L’americana Fbi lo sta facendo da anni, ha superato i 150 milioni di persone schedate, da tempo sta immettendo nella banca dati oltre alle impronte digitali anche le foto delle persone.

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Maurizio Landini ha annunciato una manifestazione nazionale della Fiom a Roma il 18 maggio. «Vuole essere non solo una manifestazione dei metalmeccanici», ma anche «dei giovani, dei precari, di chi vuole cambiare lo stato delle cose», ha detto Landini. «Partiamo dai problemi dei metalmeccanici per chiedere un blocco dei licenziamenti, per chiedere un cambiamento delle politiche industriali, per chiedere la riconquista del contratto», ha aggiunto ancora Landini. «Proprio perchè c'è una crisi della rapprestanza e della democrazia io penso che non può essere che in questa fase quelli che utilizzano le piazze e fanno notizia sono proprio quelli che hanno messo in discussione la democrazia nel nostro Paese», ha concluso.

 

Rifondazione Comunista aderisce immediatamente: "Aderiamo e sosterremo attivamente con la partecipazione la manifestazione lanciata dalla Fiom per il prossimo 18 maggio. L’occupazione, il lavoro, sono la vera, prima, emergenza nazionale della quale il nuovo parlamento purtroppo non si sta occupando. Eppure la situazione drammatica é sotto gli occhi di tutti, come lo sono i suicidi delle persone che non ce la fanno più, come è accaduto ancora oggi a tre persone. Contro le politiche di austerità italiane ed europee, per ottenere risposte concrete a lavoratori, pensionati ed esodati, saremo in piazza con la Fiom".

di Daniele Pitteri -

Sono almeno 20 anni che si discute sulla democraticità o meno di Internet e più in generale delle nuove tecnologie. Diciamo soltanto che fra i due estremi, quello di una visione che dà origine a scenari iperpartecipativi di democrazia diretta e quello in stile orwelliano di un grande fratello controllore assoluto, esistono una varietà di posizioni, visioni, prospettive e scenari tanto complessi e articolati da essere difficilmente riassumibili in poche righe. Ma diciamo anche che qualche riflessione in questi giorni bisogna pur farla, perché l’avvento sulla scena del M5S sta obiettivamente portando, con grande afflato e con grande enfasi, il web e le tematiche ad esso legate al centro del dibattito e anche della relazione fra cittadini e politica. Emergono alcune questioni: ma davvero la rete è il luogo iperdemocratico che molti descrivono? Davvero è lo spazio dove uno vale uno e dove non esistono condizionamenti di alcun genere? Davvero il web è un luogo di assoluta libertà, senza controllo alcuno, di dibattito libero e di flussi fluidi di comunicazione fra gli individui? Dico subito una cosa, per fugare ogni dubbio: non appartengo a quelli che propendono per una visione del web in stile grande fratello, ma neppure a quelli che lo ritengono democratico in sé. Penso che sia un luogo ad altissimo potenziale democratico, che tuttavia necessita di una serie di regole condivise a garanzia delle libertà e dei diritti individuali e collettivi.

 

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Irpef, Iva, Imu, e anche Tares. A giugno arriva l'ennesima stangata e minaccia di colpirci in pieno. Per l'Istat, questo inizio del 2013 è la fotocopia del 2012, altro che ripresa. Intanto, i dati sulla salute dicono che la gente rinuncia alle cure, a cominciare da quelle dentali. La prevenzione è un miraggio e sono in aumento i suicidi. Come aveva già sottolineatol' Oms, il taglio della spesa pubblica ha effetti diretti sull’aumento dei tumori.

Il Governo ha bellamente ignorato il rinvio della nuova tassa sui rifiuti alla quale quindi entro luglio prossimo, a meno di interventi dell'ultima ora, bisognera' adempiere. Il carico, tra tasse e fisco, per gli italiani diventa un vero e proprio macigno. Concentrati nel mese di giugno ci sono l’Irpef, e il primo acconto sull'Imu 2013, per chi paga in due rate. E per concludere in bellezza bisognera' fare i conti con l'aumento dell'Iva ordinaria dal 22 al 23% che colpira' moltissimi beni di largo consumo. Si tratta di un ''concentrato esplosivo'' - dice la leader della Cgil Susanna Camusso - se si calcola anche il ridottissimo potere d'acquisto dei salari italiani. A conti fatti si tratta di 5 miliardi in piu' solo per gli aumenti di Iva, Tares e Imu. Imposta quest'ultima che lo scorso anno e' costata complessivamente agli italiani circa 22 miliardi. Cioe': fingendo che si debba pagare solo l'Imu e gli aumenti (27 miliardi) si tratterebbe di un conto di 450 euro a testa dividendo la cifra per i circa 60 milioni di cittadini italiani, neonati e ultracentenari inclusi.

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Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha inviato oggi una lettera alla Presidente della Camera Laura Boldrini, per chiedere che il Parlamento discuta «dei problemi reali del Paese». Ferrero ha proposto di «indire una seduta della Camera sulla povertà in Italia, chiamando il governo in carica a riferire su quanto fatto e i gruppi parlamentari ad esprimersi avanzando le loro proposte, al fine di assumere provvedimenti urgenti in materia».

 

Di seguito il testo completo della lettera inviata da Paolo Ferrero a Laura Boldrini.

 

Carissima Presidente della Camera dei Deputati,

Le scrivo perché indignato dal fatto che ad oltre un mese dalle elezioni, il mondo politico – “nuovi” e “vecchi”, nessuno escluso – discute di tutto salvo che dei problemi reali del paese. Questi sembrano magicamente scomparsi. Le propongo quindi di indire una seduta della Camera dei Deputati sulla povertà in Italia, chiamando il governo in carica a riferire su quanto fatto e i gruppi parlamentari ad esprimersi avanzando le loro proposte. È infatti evidente che la situazione delle famiglie italiane è in continuo peggioramento e sono oramai milioni le persone che sopravvivono in condizioni indecenti per un paese civile. La nostra Carta Costituzionale che Lei ha opportunamente valorizzato nel suo discorso di insediamento dice parole chiare riguardo alla responsabilità dello Stato italiano di: «rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese».

Un dibattito parlamentare sulla povertà, finalizzato all’assunzione di indicazioni precise per il governo in carica, costituirebbe quindi un modo degno per rispondere alla richiesta di cambiamento che è venuta dalle urne ma che rimane – mi pare – ad oggi completamente inascoltata. Sarebbe un modo per mettere con i piedi per terra la discussione sulla formazione del governo che altrimenti si caratterizza come puro gioco politico. Nel cogliere l’occasione per farLe – a nome mio e di Rifondazione Comunista – le felicitazioni per la Sua elezione a Presidente della Camera e i migliori auguri per un positivo lavoro,

Le rivolgo un caro saluto,

 

Paolo Ferrero

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