Alle/Ai consigliere/i regionali, provinciali e comunali
Car* compagn*,
abbiamo preparato un ordine del giorno, da presentare nei rispettivi consigli, sulla delicata questione del calcolo del reddito per ottenere la pensione di invalidità. Noi siamo da sempre per calcolare solo il reddito individuale, senza considerare quello del coniuge. Ma preoccupa una recente sentenza della Corte di Cassazione che afferma il contrario, rischiando così di escludere decine di migliaia di persone dal diritto di ricevere la pensione di invalidità. Per questo, attraverso l'ordine del giorno, si impegna il consiglio (comunale, provinciale o regionale) a chiedere al Parlamento una netta presa di posizione attraverso una legge che stabilisca, una volta per tutte, senza interpretazioni libere, che si tiene conto solo del reddito della persona.
Vi invitiamo, pertanto, a presentare l'ordine del giorno nella prossima seduta utile.
Buon lavoro a tutte e a tutti,
Antonio Ferraro, responsabile nazionale Politiche Sociali Prc
Roberta Fantozzi, Segreteria nazionale Prc
DI SEGUITO IL TESTO DELL'ORDINE DEL GIORNO:


Ancora non conosciamo i suoi esiti, ma dalla crisi bancaria di Cipro possiamo già trarre qualche indicazione per il futuro. Molti commentatori ne hanno tratto spunti per valutare le possibili conseguenze di una tassazione dei depositi bancari. Per Donato Masciandaro la decisione di coinvolgere i depositanti nei salvataggi “sta facendo fare all’Unione europea una pessima figura” [1] . Per Marco Onado, un prelievo forzoso sui depositi ciprioti solleverebbe dubbi sul valore atteso dei conti correnti di tutta l’Unione e potrebbe quindi generare “un disastroso effetto valanga” per l’intero sistema bancario europeo [2]. Queste valutazioni colgono indubbiamente dei rischi reali. Ma vi sono anche altre minacce all’orizzonte. La crisi di Cipro crea infatti un precedente per certi versi ancora più pericoloso: mi riferisco a una nota diramata ieri mattina con la quale il Consiglio direttivo della BCE ha dichiarato che la liquidità di emergenza a favore della Banca centrale di Cipro sarà fornita solo fino a lunedì prossimo. Dopo quella data, l’erogazione di liquidità da parte della BCE sarà condizionata all’avvenuta ratifica di un accordo tra il governo di Cipro, l’Unione europea e il Fondo monetario internazionale, atto a garantire la solvibilità degli istituti di credito colpiti dalla crisi [3].


di Andrea Baranes - Cipro «spaventa i mercati», «affonda le borse», «fa volare lo spread». Non solo in Europa. Anche Wall Street e persino i mercati asiatici, Tokyo in testa, sono in forte calo, mentre risale l’oro, bene rifugio per eccellenza. Queste le prime reazioni al piano di aiuti da 10 miliardi di euro approvato dall’Europa. Parliamo di un importo che rappresenta qualcosa come lo 0,2% di quanto i governi dell’Ue hanno speso negli ultimi anni per salvare le loro banche. Per risolvere la crisi di un Paese il cui Pil è circa lo 0,16% di quello europeo.



