Dovrebbe essere ormai chiaro a tutti che stiamo assistendo a una vera crisi di regime con i partiti tradizionali che hanno ricevuto dalle urne una clamorosa bocciatura in favore del M5S di Beppe Grillo, segno di una caduta verticale di credibilità e consenso che investe tutte le istituzioni della Repubblica. I grillini sono, oggi come oggi, i demolitori del sistema, ma non saranno loro a goderne, ma soggetti individuali e/politici che oggi non è ancora possibile individuare, ma che sposteranno notevolmente adestra l’asse del sistema politico. Non pochi osservatori affermano che l’Italia, in Europa, è quella che più si è americanizzata. Ma delle differenze ci sono, e notevoli: gli USA sono molto più ricchi del nostro paese e non hanno un mezzogiorno preda del dominio di una borghesia mafiosa, piuttosto hanno sacche di povertà a macchia di leopardo; il paese di Obama ha una solida tradizione liberale, l’Italia no; ha, come credo dominante, il protestantesimo, nelle sue varie sfaccettature e non ha il Vaticano; gli USA sono uno stato forte di cui i cittadini hanno paura, come dice una cittadina nordamericanaresidente a Parigi, nel film di Michael Moore, “Sicko”. Quindi la forma di democrazia autoritaria che eventualmente potrà imporsi nel nostro paese sarà molto più pericolosa e intrisa di elementi di fascismo di quanto sia il sistema politico nordamericano.