warriorsdi Anna Curcio e Gigi Roggero
Sabato 5 gennaio è morto Sol Yurick. Nato nel 1925 in una famiglia di lavoratori ebrei immigrata negli Stati Uniti, è stato un grande scrittore: tra gli altri suo è il libro The Warriors, da cui è stato tratto il celebre film I guerrieri della notte. Sol era comunista e, dopo il 7 aprile 1979, ha fatto parte dei comitati contro la repressione in Italia. Lo ricordiamo con un’intervista della primavera 2010.
Sol Yurick è uno scrittore di parte. E la parte si produce nella rottura, nella scissione, nel rifiuto che costituisce nuova soggettività. Come il padre, ebreo che ha rifiutato di fare il colono in Palestina e ha trovato la sua terra promessa andando negli Stati Uniti: non realizzando l’american dream, ma diventando comunista.

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Consiglio direttivo del Bin Italia

 

In questa campagna elettorale si è cominciato, ancora con troppa timidezza, a citare il tema del sostegno al reddito, evocato con declinazioni diverse, a volte confuse e spesso contrapposte. Su come e quando il tema del reddito sarà discusso, su come si intende articolarlo, quali saranno i criteri che lo caratterizzeranno nella forma e nella sostanza economica, su come e quando si intende introdurlo non abbiamo ancora dei riferimenti chiari. Per quanto ci riguarda auspichiamo che sia uno dei punti da affrontare entro i famosi primi 100 giorni dell’azione governativa, che sia affrontato come una proposta urgente e necessaria per i cittadini di questo paese.

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di red.

Per metà delle famiglie italiane la situazione economica è destinata a peggiorare nel 2013. Lo rivela un’analisi Coldiretti/Swg, dalla quale emerge che solo per il 10% delle famiglie la situazione è destinata a migliorare nel corso dell’anno appena iniziato. Un quadro tutt’altro che ottimista quello tracciato dall’associazione degli agricoltori: nel 51% dei casi le famiglie dichiarano già adesso di riuscire a pagare appena le spese senza potersi permettere ulteriori lussi, mentre una percentuale dell’8% non ha un reddito sufficiente nemmeno per garantirsi l’indispensabile. Per contro, più di un terzo degli italiani vive senza particolari affanni economici e l’1% può concedersi dei lussi.

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di Mirco Viola

Un dato che non ci si aspetterebbe, con la crisi galoppante e i consumi al palo, ma tant'è: l'inflazione ha segnato nel 2012 un dato record, che non si vedeva dal 2008. Un aumento del 3%, dicono le stime preliminari Istat. Per non parlare del «carrello della spesa» (i beni di largo consumo, dal cibo ai carburanti), che aumenta addirittura del 4,3%.
E se si incrocia questo semplice dato con altri due pubblicati ieri, il mix diventa ancora più esplosivo: il primo da segnalare è il numero di ore di cassa integrazione autorizzate l'anno scorso, ovvero ben 1,090 miliardi (numero ben più alto di quello del 2011: era stato di 973 milioni di ore); e poi ci sono le fosche previsioni sui saldi: Confcommercio

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di Giacomo Gabbuti

La geografia del debito disegna un mondo sotto il macigno della finanza.  Il Cadtm (Comitato per la cancellazione del debito del Terzo Mondo cadtm.org, attivo in Belgio e in Francia) ha pubblicato l'e-book World Debt Figures 2012 (http://cadtm.org/2012-World-debt-figures) che in una trentina di pagine raccoglie i dati sull'evoluzione dei debiti sovrani, pubblici e privati, dagli anni '80 ad oggi (...). Se in Nord Africa e Medio Oriente (dove il debito estero è esploso da 5 miliardi nel 1970 a 144 nel 2010) e Africa Sub-Sahariana (da 7 a 205) la parte pubblica è ancora prevalente (rispettivamente, 79 e 72%), lo stesso non si può dire dell'America Latina. Qui, nel 1970, gli Stati detenevano

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