di red.

Meno male che i ristoranti erano pieni al punto da dimostrare che una vera crisi non c’era e che comunque gli italiani “non la sentono in modo spasmodico come nelle rappresentazioni dei giornali”. E’ arrivata ieri da Confcommercio l’ennesima smentita alle esternazioni folcloristiche dell’ex premier Silvio Berlusconi, in questo caso alla sua ultima gaffe internazionale, quella del G20 di Cannes di novembre 2011, una settimana prima dellle sue dimissioni.

Ebbene, numeri alla mano oggi scopriamo che proprio in quelle settimane la ristorazione italiana si apprestava a chiudere un bilancio in profondo rosso. Secondo i dati della Confcommercio sulle economie territoriali e il terziario di mercato, infatti, nel 2011 in Italia sono scomparsi quasi 9mila ristoranti.

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di red.

Il lavoro non ce ne è per nessuno, nemmeno per chi ha in tasca una laurea. Lo dice l’ultimo rilevamento dell’Istat che, insieme a una fotografia dello stato (cattivo) dedell’occupazione fatto dal centro studi di Confindustria, disegna un’Italia sempre più in crisi.
Secondo l’istituto di statistisca, nel primo trimestre del 2012 si rileva un vero e proprio boom di disoccupati «dottori»: sono 304 mila le persone con un titolo di laurea e post laurea in cerca di lavoro. Si tratta del livello più alto almeno dal 2004, periodo fino al quale sono disponibili i dati.

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di Il Fatto Quotidiano

Si aggiunge un nuovo tassello nella complessa vicenda del sequestro dell’Ilva di Taranto. E il tassello è un altro provvedimento del gip Patrizia Todisco. Con una ulteriore ordinanza ha revocato per “palese conflitto di interessi” la nomina del presidente dell’impianto che produce acciaio e che è in parte sotto sequestro per disastro ambientale, Bruno Ferrante, a custode e amministratore degli impianti dell’area a caldo. Proprio il presidente in questi giorni e anche ieri ha prospettato scenari preoccupanti per l’occupazione se l’impianto non potrà produrre. Riflessione dello stesso ministro dell’Ambiente Clini.

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di Mauro Del Corno

Ecco che ne arriva un’altra. La grandinata di nuove tasse e addizionali sembra davvero senza fine. Questa volta nel mirino ci sono i contribuenti delle regioni in deficit sanitario che già oggi pagano un obolo aggiuntivo per far quadrare i conti delle loro amministrazioni, ma che dal 2013 potrebbero essere chiamati ad uno sforzo ancora maggiore. Oggi la tassazione Irpef è strutturata in questo modo: 1,23% di aliquota base (alzata dal precedente 0,9% con il decreto “Salva-Italia”) a cui si somma un’aliquota regionale che può arrivare fino allo 0,5 per cento. Nelle regioni che devono ripianare buchi della spesa sanitaria questa aliquota potrà ora salire fino all’1,1% portando il prelievo totale al 2,33% del reddito.

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di Giorgio Fauneri

Nel dubbio sulle sorti dell’euro, Berlino si prepara al flusso di immigrati dai Paesi europei in crisi. Del resto come nelle grandi depressioni del passato, anche in quella attuale si sta registrando un importante flusso di lavoratori che si spostano dai Paesi maggiormente colpiti verso quelli che stanno resistendo meglio alle difficoltà. In Germania il fenomeno ha assunto dimensioni tali da attirare l’attenzione dell’Agenzia federale per il Lavoro, l’equivalente dei nostri centri per l’impiego (l’ex ufficio di collocamento).

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