vauro-f35 ndi Gelsomino Del Guercio

Nel calderone della Difesa, i tagli annunciati dal ministro Giampaolo Di Paola (spesa ridotta di 1,1 miliardi di euro in tre anni: 100 milioni nel 2012, 700 nel 2013 e di 500 nel 2014) scalfiscono appena un pozzo senza fondo dove si sarebbe potuto attingere per evitare che sanità, giustizia, ricerca e pubblica amministrazione diventassero le vittime sacrificali della spending review.
I numeri delle spese relative agli armamenti farebbero pensare a uno Stato pronto ad affrontare una guerra di dimensioni globali. Nel 2011, la spesa bellica ha raggiunto la cifra di 20 miliardi di euro circa (secondo lo studio dell’Istituto di ricerche internazionali Archivio Disarmo).

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di Peter Kammerer

Le categorie dell'economia del libero mercato sono entrate nella nostra lingua, nel nostro modo di pensare e, secondo Erich Fromm, perfino nei nostri sogni e nel nostro subconscio. Liberarsi da questo condizionamento richiede una vera e propria rivoluzione culturale.
Alla «Contro Cernobbio» di Sbilanciamoci Angelo Marano ha chiamato in causa il paradosso fondamentale della nostra epoca: lo sviluppo tecnologico rende possibile, anzi necessario lavorare meno, aumentare il tempo libero. Invece nella realtà rovesciata del capitalismo chi lavora lavora di più, e gli altri rimangono disoccupati o precari, anche loro spesso con orari pesantissimi (di questo ha parlato Andrea Fumagalli).

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di red.

Meno male che i ristoranti erano pieni al punto da dimostrare che una vera crisi non c’era e che comunque gli italiani “non la sentono in modo spasmodico come nelle rappresentazioni dei giornali”. E’ arrivata ieri da Confcommercio l’ennesima smentita alle esternazioni folcloristiche dell’ex premier Silvio Berlusconi, in questo caso alla sua ultima gaffe internazionale, quella del G20 di Cannes di novembre 2011, una settimana prima dellle sue dimissioni.

Ebbene, numeri alla mano oggi scopriamo che proprio in quelle settimane la ristorazione italiana si apprestava a chiudere un bilancio in profondo rosso. Secondo i dati della Confcommercio sulle economie territoriali e il terziario di mercato, infatti, nel 2011 in Italia sono scomparsi quasi 9mila ristoranti.

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di Fabrizio Goria

I derivati a protezione del debito italiano crescono sempre di più. I Credit default swap (Cds), ovvero gli strumenti finanziari che fungono da assicurazione contro l’insolvenza dell’emittente di un titolo, che proteggono gli investitori sull’Italia non sono mai stati così tanti. Per la precisione, sono 11.656 contratti. Cioè il doppio di quanto erano circa due anni fa, quando Roma non era ancora entrata nel circolo più vizioso della crisi europea.

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da il manifesto

Segna febbre alta la colonnina di mercurio del termometro che misura i rapporti tra tra governo e imprese dopo che il leader degli industriali, Giorgio Squinzi, ha bollato la spending review del supercommissario Enrico Bondi come una potenziale fonte di ''macelleria sociale''. Ed ha stilato la pagella di fine anno del professore, senza neppure dargli la sufficienza. Mario Monti, visibilmente irritato, non lascia cadere la provocazione e bacchetta il presidente di Confindustria. E a poco serve se a fine giornata arrivino le scuse al premier da parte un past president di Confindustria del calibro di Luca Cordero di Montezemolo.

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di Alfonso Gianni

Quello che stupisce nella dichiarazione rilasciata dal presidente del Consiglio Monti contro le esternazioni di Giorgio Squinzi, leader di Confindustria, non è tanto il tono e l’aggressività, francamente insoliti per il tradizionale aplombdel personaggio, quanto le motivazioni addotte.

La reazione di Monti non è stata estemporanea né precipitosa. E’ stata accuratamente preparata assieme al suo staff, il che dunque costituisce un’aggravante. Infatti Monti e i suoi devono averci pensato bene e per tempo. Proprio per questo le sue dichiarazioni acquistano di peso e gravità.

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intervista a Eric Toussaint

Come descriverebbe lei il momento che attraversano alcuni Paesi dell’Unione Europea come la Grecia che hanno enormi debiti pubblici?

Si può paragonare la loro situazione con quella dell’America Latina durante la seconda metà degli anni ’80.

Per quali ragioni?

L’esplosione della crisi del debito in America Latina ha avuto luogo nel 1982. La crisi bancaria privata è scoppiata negli Stati Uniti e in Europa nel 2007-2008 e si è trasformata a partire dal 2010 in una crisi del debito sovrano dovuta principalmente alla socializzazione delle perdite delle banche private e alla riduzione delle entrate fiscali provocata dalla crisi. Nel caso europeo, così come in quello latinoamericano, vari anni dopo lo scoppio della crisi, ci troviamo in una situazione in cui i creditori privati e i loro rappresentanti si riuniscono per imporre le condizioni a tutti i governi.

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di red.

Per metà delle famiglie italiane la situazione economica è destinata a peggiorare nel 2013. Lo rivela un’analisi Coldiretti/Swg, dalla quale emerge che solo per il 10% delle famiglie la situazione è destinata a migliorare nel corso dell’anno appena iniziato. Un quadro tutt’altro che ottimista quello tracciato dall’associazione degli agricoltori: nel 51% dei casi le famiglie dichiarano già adesso di riuscire a pagare appena le spese senza potersi permettere ulteriori lussi, mentre una percentuale dell’8% non ha un reddito sufficiente nemmeno per garantirsi l’indispensabile. Per contro, più di un terzo degli italiani vive senza particolari affanni economici e l’1% può concedersi dei lussi.

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di Grazia Naletto

Come può la società civile italiana contribuire a mutare la rotta delle politiche europee per costruire un'Europa altra da quella che è asservita agli interessi dei grandi poteri economici e finanziari? Se ne è discusso ieri a Roma nel corso del Forum organizzato da Sbilanciamoci! in collaborazione con la Green European Foundation "Uscire dalla crisi per un'altra Europa": un'intera giornata di riflessione plurale e molto partecipata nella quale movimenti, associazioni, sindacati ma anche esponenti politici hanno discusso a partire dalle proposte lanciate sempre da Sbilanciamoci! a Bruxelles in un forum internazionale il 28 giugno scorso.

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