
L'Italia dei Valori voterà no a tutte e quattro le fiducie sul lavoro chieste dal governo Monti. Voteremo no prima di tutto per ragioni di merito. Questa è in realtà una controriforma che cancella diritti basilari in un Paese civile e democratico, rende i lavoratori indifesi di fronte ai licenziamenti indiscriminati e in compenso danneggia anche l'economia, non aumenta l'occupazione, non aiuta la crescita e anzi la danneggia. Questa riforma, come dice la stessa Confindustria, “è una boiata” e non si capisce perché chi la giudica così poi chieda di votarla. Noi le boiate non le votiamo. Ma voteremo contro la fiducia anche per questioni di metodo. La maggioranza conta oltre 500 deputati su 630, è più bulgara che nella vecchia Bulgaria.
(Di seguito l’appello con 70 firme fra le quali Fiorella Mannoia, Piergiorgio Oddifreddi e Gino Strada). Le prossime elezioni politiche saranno un momento costituente per la ricostruzione del nostro paese: dalla nuova legislatura – se ci impegneremo tutti – può nascere un’Italia più civile, più onesta, più giusta. Che sostiene il pubblico e non il privato, rifiuta la guerra, combatte davvero la corruzione e l’evasione.
di Concetto Marchesi, 1 dicembre 1943
di Keynesblog
Di Paolo Griseri*
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Indignazione, giustizia, pace



