Sergio Ciabattoni
120304fdstorino“Con questo governo le ingiustizie crescono…. Cambiare si puo!” Questo lo slogan d’apertura della manifestazione organizzata dalla FDS del Piemonte sabato 3 marzo a Torino in piazza castello, in pieno centro.

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121129soggettopoliticonuovodi Francesco Porta
Ieri sera una folta assemblea ha dato il via in Trentino al possibile percorso per portare alla costruzione di un polo di sinistra alternativo.
La partecipazione è stata più alta del previsto e più di cento persone hanno dato vita ad un dibattito intenso.
All’assemblea erano presenti il Partito della Rifondazione Comunista, l’Italia dei Valori, il Movimento dei Verdi, la CGIL Che Vogliamo, la FILCAMS CGIL del Trentino, compagni del Centro Sociale Bruno di Trento, esponenti del Movimento per l’Acqua e tanti cittadini insieme a nomi storici della Sinistra Trentina.
La necessità della costruzione di un polo della sinistra alternativo sia alle politiche ultraliberiste impersonificate in questo momento dal Governo Monti, sia alle politiche del PD e del centro-centro-sinistra nascente, collaterali, apologetiche ed acritiche della politica europea ultraliberista.

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di red.

Si è tenuto un incontro a Varese per presentare il progetto “Cambiare si può” dopo l’assemblea nazionale che si è svolta a Roma. Un progetto che è stato illustrato da Marco Zocchi, segretario provinciale Prc-FdS di Varese. “Un processo ancora in fieri – ha detto Zocchi -, alternativo alla coalizione Pd-Sel, al polo che fa riferimento a Monti, oltre che ai processi grillisti”. Un movimento dalle diverse anime, sostenuto da partiti diversi come IdV, Prc, PdCI, e che vede nel magistrato Antonio Ingroia il possibile leader.

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f35 3di Alessandro Robecchi
Non è vero che il governo Monti non ne azzecca una. Anzi, se ci pensate, chiamare "spending review" dei ferocissimi tagli è un'idea geniale. Tipo chiamare "delete wedding" un sanguinoso divorzio, oppure "leg reducing" l'amputazione di una gamba. È dunque lecito tirare un sospiro di sollievo nell'apprendere che spariranno 18.000 posti letto negli ospedali, ma che in compenso compariranno 90 cacciabombardieri Strike Fighter F-35 che costano una dozzina di miliardi. Non fate quella faccia e non fatevi prendere dalla demagogia. Amici, sveglia! Quegli aerei ci servono come il pane, e sapete perché? Perché abbiamo speso una fortuna per costruirci una nuova portaerei, la Cavour, che però ha il ponte un po' corto. Quindi ci servono aerei che decollano in poco spazio, anche se sono cari, e i vecchi catorci a decollo verticale non vanno più di moda. La Cavour in navigazione ci costa 200.000 euro al giorno, e sono soldi buttati se sopra non ci mettiamo aerei adatti.

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121120carceredi Ascanio Celestini
I carcerati c'hanno pure la televisione. Così si dice durante la chiacchiere al bar, come se avercela sia una buona cosa. E allora andiamo a vedere come stanno i prigionieri delle nostre galere, le più infami d'Europa. Ricordiamo intanto il dato che alcuni giornali mostrano quando arriva l'estate e le condizioni si fanno più critiche. Cioè che nelle nostre galere ci sono quasi 150 detenuti dove ce ne starebbero 100 stretti. Insomma una vera tortura e non lo dico io o qualche vecchio brigatista pericoloso, ma un signore moderato come il presidente della repubblica. Di questi, quasi la metà scontano una pena senza aver ricevuto una condanna. Aspettano. E intanto se ne stanno dentro. Dentro alla cella per 22 ore su 24.

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di Fausto Bertinotti, Sergio Cofferati, Gianni Ferrara

Allarma la falla che si è aperta nella società italiana e che incrina alcuni dei principi economico-sociali della nostra democrazia. A provocarla è l’intesa intervenuta tra Confindustria, da una parte e CGIL, CISL e UIL dall’altra. Le maggiori organizzazioni sindacali italiane intenderebbero riavviare così un processo unitario sulla contrattazione, auspicato ed auspicabile. Ma la partenza è preoccupante, la direzione sbagliata. L’intesa sancisce una compressione intollerabile dei diritti dei lavoratori e uno snaturamento della natura stessa del sindacato. Il diritto dei lavoratori di decidere con il proprio voto sugli esiti della contrattazione risulta precluso. Dalla fase iniziale del procedimento di formazione delle piattaforme fino alla loro conclusione, qualsiasi intervento delle lavoratrici e dei lavoratori è precluso. Scompare il diritto di pronunziarsi sui contenuti delle piattaforme e a indicare i margini del mandato. Nessuna direttiva può essere espressa, nessuna influenza esercitata, nessun orientamento suggerito sull’andamento della trattativa nelle fasi successive. La definizione dell´accordo e la sua sottoscrizione escludono qualsiasi pronuncia dei destinatari delle clausole contenute, siano o non iscritti ai sindacati. Il contratto collettivo nazionale viene in tal modo a configurarsi come atto normativo avente ad oggetto prestazioni e controprestazioni, il cui contenuto, la cui determinazione concreta (entità del salario, orari, tempi, modalità delle prestazioni e della vita in fabbrica) saranno decise, per le lavoratrici e i lavoratori, dai sindacati senza nessun intervento previsto dei lavoratori. Come se il diritto al salario – quello sancito, per esempio, dall’articolo 36 della Costituzione – pur spettando alla singola lavoratrice, al singolo lavoratore, potesse essere disponibile, quanto a determinazione, senza che possa esprimersi il titolare legittimo.

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121122acqua denarodi Luigi de Magistris, Alberto Lucarelli
Con l'ultimo adempimento formale, che trasforma Arin Spa (Azienda risorse idriche Napoli) in ABC (Acqua bene comune) non si attua solo il semplice passaggio ad un'azienda pubblica, in grado di garantire la gestione partecipata delle servizio idrico integrato, ma si dà un segnale concreto di vera svolta democratica, un segnale che è possibile, partendo dai territori, realizzare una politica degli enti locali, realmente partecipata, nel pieno rispetto della Costituzione e dei principi di sussidiarietà, equità e giustizia sociale.
È importante, oggi, partire da questa trasformazione e dalla centralità dei beni comuni per rilanciare con forza la battaglia per la democrazia locale, per reagire alle politiche antisociali poste in essere dal governo Monti, caratterizzate da un accentuato centralismo autoritario, e per riaffermare e dare effettività ai principi costituzionali, a garanzia dei diritti di tutti i cittadini.

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movimento acquadi Checchino Antonini
E' un crimine anche se l'omicidio è apparentemente virtuale, riguarda "solo" due referendum. Ma se l'acqua è vita chi se ne appropria la vita la toglie. Così gli attivisti del Coordinamento Romano Acqua Pubblica hanno organizzato questa mattina la ricostruzione della scena del crimine dell'omicidio dei referendum davanti alla sede romana dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas. In questi giorni infatti l'Authority è in procinto di varare la nuova tariffa idrica che cancellerà di fatto i risultati dei referendum del giugno 2011 reinserendo sotto mentite spoglie il profitto garantito per i gestori abrogato dal voto della maggioranza degli italiani.

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dritsas

intervista a Theodoris Dritsas di Argiris Panagopoulos
La Grecia deve abbandonare le politiche dei tagli e dei Memorandum con un governo di sinistra, che aiuterà anche il cambio in Europa, spiega il deputato di Syriza Theodoris Dritsas al manifesto, convinto che con il recente voto in Grecia, in Francia, in Italia ma anche in Germania è cominciato l'inizio della fine del neoliberismo in Europa.

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