di Fabrizio Goria
Il 2012 come il 2001. È questa la fotografia che si delinea analizzando le stime del Pil per l’anno in corso. Per la prima volta nell’arco di undici anni il Pil italiano rischia di scendere sotto quota 1.600 miliardi di dollari. Lo si desume dalle stime composte di Fondo monetario internazionale (Fmi) e Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Disoccupazione in aumento, produzione industriale mai così male da vent’anni, Pil al livello minimo dall’introduzione dell’euro: le prove della crisi italiana sono sotto gli occhi di tutti.
Dal 2001 a oggi l’Italia è stata vittima della stagnazione economica, unita alla peggiore crisi dal Secondo dopoguerra.