nof35Giulio Marcon

Il decreto sulle liberalizzazioni - ieri pubblicato in Gazzetta Ufficiale - salva i poteri forti (banche, assicurazioni, petrolieri), colpisce i servizi pubblici locali - costringendo le amministrazioni locali a privatizzare - e solo marginalmente dà qualche sforbiciata alle rendite di posizione di corporazioni come quelle degli avvocati, dei farmacisti, dei tassisti. Che tutto questo - come ha detto Monti - faccia aumentare il Pil del 10% in 10 anni è abbastanza fantasioso.

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soldi8Galapagos

È una piramide con una base sempre più larga e un vertice più sottile quella che emerge dai dati di Bankitalia sulla distribuzione dei redditi e della ricchezza. Solo un paio di dati: nel 2010 il 14,4% della popolazione era ufficialmente in una situazione di povertà a causa di un reddito insufficiente. Il tutto mentre il 10% delle famiglie più ricche possiede il 46% della ricchezza totale stimata in circa 9 mila miliardi di euro. Semplificando, circa 6 milioni di italiani possiedono - in media - una ricchezza di quasi 4200 miliardi, circa 700 mila euro a testa, contro 54 milioni di persone che - sempre in media - hanno un patrimonio di circa 90 mila euro.

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Michele Propspero

120126grilloIncontenibile slavina, alla caduta di Berlusconi è seguita la contestazione di Bossi. E dopo i fischi in piazza al leader leghista, è scoppiata la rivolta della rete contro le grossolane sparate di Grillo. Non corrono più tempi tranquilli per i capi che riducono la politica, da grande vicenda collettiva, a meschina faccenda privata, spesso coincidente con il loro capriccio.
Che il leader sia un rude capo territoriale o un comico che dimora nel virtuale spazio della rete, poco cambia: il re è ormai nudo e proprio dal suo Pubblico di fedeli non trova più la scontata conferma della supremazia e quindi la reiterata disponibilità all'obbedienza. In nome della rete celebrata come un luogo di libertà assoluta, in omaggio della partecipazione diretta attuata con scambi di mail. Grillo ha definito un inquietante processo politico di concentrazione assoluta del potere.

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DEPALMADi Michele De Palma*

Ho letto con attenzione la lettera scritta dal senatore Pietro Ichino sul Corriere della Sera il 24 gennaio dopo la visita dello stabilimento Fiat di Pomigliano e sono rimasto impressionato dal racconto e dalle riflessioni. Innanzitutto, stupisce constatare l'ennesima discriminazione della direzione Fiat che concede al senatore il privilegio di varcare i cancelli e girare in tutta la fabbrica, permettendogli di parlare con i lavoratori delle proprie condizioni, mentre è negato agli operai e alle impiegate eletti nelle liste Fiom in tutti gli stabilimenti Fiat il diritto di essere Rsu e addirittura, a Pomigliano, di entrare in fabbrica. A oggi nessun iscritto della Fiom è stato richiamato al lavoro a Pomigliano.

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sfigatodi Adelmo Monachese

Ieri, durante un convegno della Regione Lazio, il vice-ministro Michel Martone ha dichiarato: "Se a 28 anni non sei laureato sei uno sfigato". Sono la persona adatta per parlargli: ho 28 anni e ancora non mi sono laureato. Vivo a Foggia e stavo cercando di laurearmi a Bari in Scienze della comunicazione mantenendomi con vari ed eventuali lavori.

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