di Mirco Viola
I metalmeccanici della Fiom tornano in piazza, questa volta per il contratto nazionale. Tema che, ovviamente, non esclude la vertenza Fiat, ma che anzi si intreccia con essa indissolubilmente. Il timore della Fiom è che, come nel caso della Fiat, ma come anche nel recente accordo sulla produttività Confindustria-Cisl-Uil e a causa delle pressioni del potente gruppo Finmeccanica, si possa ripetere la logica degli accordi separati. Così, domani 5 dicembre e giovedì 6 si terranno 8 ore di sciopero con manifestazioni territoriali.
Innanzitutto le accuse a Finmeccanica, accusata dalla Fiom di essere «responsabile dell'accordo separato che si sta consumando sul contratto nazionale».