di Michele Primi
«Buongiorno signore e signori. Cosa facciamo? Parliamo del mio disco? È nuovo, e sarà anche l’ultimo». Francesco Guccini è umanità e qualità d’altri tempi: «Sono nato nella prima metà del secolo scorso, che suona come un’epoca lontanissima. Ad una certa età si comincia ad essere spaventati dal mondo intorno». Il Circolo dei Combattenti e Reduci di via Cadomosto, a Milano, è una finestra sul passato. Una balera, luci sgargianti e specchi d’annata, pane, salame e vino, prezzi popolari e un altro ritmo, musicale e di vita. Lo ha scoperto sua figlia Teresa, giovane e bella.