di Claudio Grassi
Dovevano essere lo strumento per gettare lo scompiglio nelle file del Pd, per sparigliare le carte, per cambiare l’agenda politica del centrosinistra, per spostare a sinistra l’asse della futura coalizione di governo. Dovevano. Almeno nelle intenzioni di Vendola che le primarie le ha chieste, le ha rincorse, le ha evocate con insistenza da oltre due anni a questa parte. Invece, le primarie sono state – onore al merito – un potente dispositivo che anziché squadernare, ha finito con il legittimare l’establishment del Pd. Al di là di come andrà a finire la contesa al ballottaggio tra Bersani e Renzi, il vero vincitore è il Partito democratico nel suo complesso.