di Maurizio Matteuzzi
Ora, dopo la vittoria per ko di Hugo Chávez nelle elezioni presidenziali di domenica in Venezuela (vittoria numero 14 su 15 in 14 anni), la destra - venezuelana, latino-americana, internazionale - può confidare solo nel cancro.
Come la banca Barclays che in rapporto riservato di fine settembre consigliava ai suoi clienti di avere pazienza e fiducia per investire nel paese le cui riserve petrolifere hanno superato quelle dell'Arabia saudita, in quanto «anche nel caso di una vittoria di Chávez, crediamo che vista l'evidenza del suo povero stato di salute, se non adesso, il cambio politico avverrà in poco tempo». E, come spiegava domenica l'esperto di America latina Andrés Oppenheimer sul madrileno El País, «secondo la costituzione del Venezuela, se il presidente muore durante i primi quattro anni del suo mandato si devono tenere nuove elezioni entro 30 giorni.