di Fabio Marcelli
Due cose sono chiare.
Primo, una pubblica amministrazione che funzioni costituisce il presupposto ineludibile di ogni Stato che si rispetti. Infatti è solo dalla pubblica amministrazione che il cittadino può ricevere quei servizi che il mercato si è rivelato incapace di erogare e mi riferisco a sanità, cultura, istruzione, ricerca, giustizia, sicurezza e molti altri. Al tempo stesso, solo una pubblica amministrazione che funzioni può esercitare, mediante attività normative ed amministrative, quella tutela dei beni pubblici che si rivela sempre più essenziale nell’attuale difficile frangente della vita nazionale ed internazionale.
Secondo, non può certo dirsi che la pubblica amministrazione, in Italia, funzioni bene, per una congerie di ragioni di ordine storico e politico e soprattutto per il fatto che la stessa è stata sempre ritenuta, dai ceti politici via via alternantisi al governo, solo una fonte del soddisfacimento dei propri interessi particolari.