di Gianni Ferrara
La proposta di Marcello Pera, eleggere nel 2013 anche un'assemblea costituente, è un cavallo di Troia per abolire la natura solidale e sociale del nostro patto repubblicano
Con plateale vilipendio della volontà popolare espressa il 25-26 giugno di sei anni fa a conferma solenne della Costituzione repubblicana, il senatore Pera annunzia (Il Corriere della Sera del 4 luglio) di avere presentato «in modo del tutto autonomo» un disegno di legge «di revisione costituzionale» diretta a provocare che nella «primavera del prossimo anno si elegga assieme a Camera e Senato un'Assemblea costituente» composta di 75 membri, che, entro dodici mesi, dovrebbe «redigere il testo della nuova Costituzione» da sottoporre nei tre mesi successivi a referendum.