Condividiamo appieno l’appello che è alla base della convocazione della manifestazione popolare NoTav in Valle Susa del 6 maggio. Rifondazione Comunista parteciperà con convinzione a questa manifestazione – il ritrovo è alle ore 13 a Bussoleno – indetta per denunciare una contraddizione che sta diventando sempre più stridente, intollerabile. La contraddizione tra scelte finalizzate alla realizzazione di grande opere inutili e affaristiche fonte di spreco di denaro pubblico e politiche restrittive che mancano della messa in sicurezza dei territori, di interventi di ricostruzione nelle aree terremotate, per il diritto alla salute, alla casa, al reddito, al lavoro. I soldi ci sono e in abbondanza ma solo per imprese, banche, opere affaristiche e speculative come il Tav in Valle di Susa. Bisogna sollevarsi contro questo utilizzo distorto di denaro pubblico che non ha più in considerazione il bene pubblico ma solo profitti e interessi privati. Ogni euro speso per il Tav in Valle Susa o in altre grandi opere inutili è un euro rubato alla realizzazione di qualcosa di utile. Per questo è importante esserci alla manifestazione di sabato come sempre a fianco della resistenza del popolo No Tav.

Fabio Panero e Ezio Locatelli, rispettivamente segretario
regionale Piemonte e provinciale Torino Prc-Se

grillo ivreaBeppe Grillo, in occasione della convention di Ivrea, ha ufficializzato la corsa al governo del Paese del MSS con un proclama: “è finito il tempo delle manifestazioni e delle proteste di piazza. Ora è il tempo di disegnare il nostro futuro”. Lo fa nel momento in cui le politiche liberiste e di austerità accrescono disoccupazione, povertà, malessere sociale. Il M5S si candida a governare negando legittimità al conflitto sociale, così come chiesto dal sistema degli interessi dominanti. Niente di nuovo sotto il sole. L’antipolitica del M5S si sposa appieno con il mondo degli affari, dei media, delle imprese, con l’idea di lasciare immutati gli squilibri drammatici che squassano la società. In una società deprivata di legami sociali e identità collettive, per lor signori, i cittadini devono essere relegati nel limbo passivo di semplici consumatori di messaggi politici. Li dobbiamo smentire, li dobbiamo deludere. Per costruire il cambiamento va rilanciato il conflitto sociale, va organizzato un movimento di lotta politica, sociale, culturale contro governi e poteri impegnati a fare il gioco dell’economia e dei mercati finanziari. Nelle piazze bisogna tornarci, oggi più che mai, contro vecchi e nuovi padroni.

di Ezio Locatelli - 

Partiti liquidi che nascono sul terreno elettorale. Partiti di corto respiro, senza identità definite e fondamento sociale, che nascono e muoiono nel giro pochi anni. Ce ne sono stati tanti in Italia dopo la fine della prima Repubblica, a destra come a sinistra. L’ultima formazione che si è sciolta, ad appena sei anni dalla sua nascita - una vera e propria meteora politica - è Sel. Fallita la missione originaria - il rilancio del centrosinistra fondato sull’alleanza col Pd - Sel ha deciso di concludere la propria esistenza senza nemmeno bisogno di svolgere un Congresso. C’è da fare, come da tempo caldeggiato dai gruppi parlamentari di sinistra, un nuovo soggetto politico. Niente di nuovo sotto il sole. Siamo ancora nel segno di una predominanza delle dinamiche istituzionali quando invece ci sarebbe l’impellente necessità, per spostare l’asse e la direzione della politica italiana, di incidere sul corso reale delle cose.
Non ci sono scorciatoie da prendere.

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Ai segretari, alle segretarie regionali e di federazione Prc-Se
Ai responsabili organizzativi e tesseramento Prc-Se

Car@ compagn@
siamo a meno di tre mesi dalla conclusione della campagna di tesseramento 2016 a Rifondazione Comunista con molte realtà locali che devono recuperare ritardi di avvio e/o di completamento della campagna stessa, campagna il cui buon esito è essenziale per la tenuta politica organizzativa e il sostentamento del nostro partito.
Dalle verifiche effettuate in alcune realtà il tesseramento è partito addirittura a settembre di quest’anno perdendo tempo prezioso rispetto ai tempi di consegna nazionale delle tessere stesse.

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appendino-2-39258 210x210di Ezio Locatelli* 

Non c’è dubbio, Chiara Appendino, diversamente dalla sua collega Virginia Raggi, in questo primo scorcio di amministrazione comunale ha saputo suscitare una certa simpatia. Sarà per via del pedigree, l’appartenenza a una famiglia di industriali, di sicuro la nuova sindaca “non spaventa i poteri e gli imprenditori della città”, come ha avuto modo di osservare un giornale cittadino. Anzi, in queste settimane sono piovuti elogi a non finire da parte del presidente Fca, della Confindustria, della Curia. Il loro non è il classico buon viso a cattivo gioco. Semplicemente hanno capito che la nuova sindaca di Torino si atterrà al buon governo della città, senza pericolose finalità di cambiamento, senza contrapposizioni nette al modello di sviluppo perseguito in questi anni dal suo predecessore Piero Fassino.

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locatelli-festaIntroduzione di Ezio Locatelli, segreteria nazionale, responsabile organizzazione Prc-Se.

Grazie ai compagni e alle compagne che hanno raccolto l’invito ad essere presenti a questo momento di riflessione. Il tema è come sia possibile uscire in positivo dalla crisi che investe il modo di intendere e di fare la politica, con particolare riferimento alla crisi della forma partito.. Terremo tra non molto il X Congresso nazionale di Rifondazione Comunista. L’auspicio è che la discussione odierna, una discussione che facciamo in forma aperta, interlocutoria, possa rappresentare un’utile tappa di avvicinamento a questo nostro Congresso ma, più in generale, un’occasione di approfondimento sul processo di rifondazione di cui necessita la sinistra nel suo insieme, parlo ovviamente di quella sinistra che non ha rinunciato ad una prospettiva di alternativa e di trasformazione sociale.

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Care compagne, cari compagni
In queste ore è ancora in corso una lotta contro il tempo per recuperare vite umane dalle macerie del terremoto che ha colpito un’intera area tra Lazio, Marche e Umbria. Un terremoto che ha causato un numero ancora imprecisato di morti, feriti, che ha distrutto o lesionato interi centri storici abitati. Ancora una volta, in forma virulenta, si ripresenta il tema delle mancate risorse e dei mancati interventi di prevenzione e di stabilizzazione degli edifici, in specie di quelli di edilizia povera, in un’area ad alto rischio sismico.
Detto ciò, al di là della necessaria denuncia della politica delle opere inutili e della mancanza di azioni di prevenzione, come Rifondazione Comunista siamo impegnati a mettere a disposizione tutta la nostra esperienza, ad attivare le nostre organizzazioni territoriali per iniziative concrete di solidarietà e di supporto nei confronti delle popolazioni colpite (raccolta di beni alimentari, materiale igienico sanitario, coperte, ecc).

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ombre-sulla-parete1di Ezio Locatelli* -

Troppo a lungo la sinistra si è nutrita dell’illusione di aver davanti a sé un’autostrada politica. Per percorrerla bastava solo mettersi insieme, produrre un atto volontaristico, attivare una nuova combinazione ideologica. In altre parole l’illusione era di un soggetto politico alternativo già in essere, quale frutto maturo di una crisi sociale drammatica e di uno slittamento a destra del quadro politico. Come si è visto, alle ultime amministrative, le cose sono andate diversamente. Pure in presenza di una scelta di unità, indispensabile per mettere insieme forze altrimenti deboli e frammentate, la sinistra non è andata al di là di risultati modesti, molto al di sotto della domanda di cambiamento.

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parlamentdi Ezio Locatelli -

Tutto è bene quel che finisce bene, verrebbe da dire a proposito della vicenda elettorale che ha tenuto col fiato sospeso la sinistra alternativa di Roma. Dopo incertezze, bocciature varie, com’è noto, la sentenza del Consiglio di Stato ha restituito alla sinistra la possibilità di essere presente con una propria lista nella città capitolina, uno snodo fondamentale riguardo il quadro delle liste di sinistra alternativa al Pd nelle principali città italiane. Il punto che abbiamo giustamente sottolineato è che senza il contributo di esperienza di Rifondazione Comunista, il sedimento di un sapere e di una presenza organizzata, non sarebbe stato possibile affrontare e risolvere positivamente i problemi insorti riguardo la presentazione elettorale a Roma né tutta una serie di problematiche nel resto d’Italia.

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tessera2016 prcFinalmente siamo in grado di pubblicare i dati del tesseramento 2015 che, al di là di qualche comunicazione o aggiornamento dell’ultima ora, sono dati che tendono ad assestarsi. Come l’anno scorso, assieme al dato complessivo, pubblichiamo una serie di schede che permettono una lettura più approfondita dell’andamento del tesseramento per federazione, regione, aree geografiche, capoluoghi di regione, città metropolitane.
Il dato aggiornato – suscettibile di aggiustamenti al rialzo - è di 17.053 iscritti nel 2015. Tanti, pochi rispetto l’anno precedente? Qualsiasi valutazione in merito deve partire dal fatto che dal 2015, per la prima volta, il tesseramento è stato condotto previo pagamento delle tessere ritirate dai regionali.

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