tratto da www.asud.net
Dopo vent’anni dall’Earth Summit dal 1992, quaranta dal primo vertice di Stoccolma dell’Onu, dieci da quello di Johannesburg, il prossimo giugno, a Rio de Janeiro, si riuniranno di nuovo al capezzale della Terra i rappresentanti dell’umanità: quelli ufficiali, o, per meglio dire, ciò che è rimasto dei governi delle nazioni e delle agenzie dell’Onu; quelli che operano nell’ombra, ma che sono sempre più potenti, delle imprese multinazionali che con le loro decisioni determinano le modalità reali di prelievo e di utilizzazione delle risorse naturali; infine quelli rumorosi della moltitudine irrequieta formata dalle organizzazioni non governative, dalle associazioni ambientaliste, dai movimenti dell’agricoltura contadina, dalle popolazioni indigene e dagli “indignados” che daranno vita a vari contro-vertici e all’incontro dei popoli per la giustizia ambientale e sociale, in Italia, aggregati nella rete Rigas (www.reteambientalesociale.org).