«Nuovi quartieri dimenticati»: Rifondazione raccoglie firme al mercato

Nelle aree alle spalle dell'ospedale e di via Ruvo manca l'urbanizzazione primaria. E spunta una tettoia in amianto

Sono lavori già pagati, quando saranno compiuti? O si sta aspettando la campagna elettorale per realizzarli?

«L'incuria delle nuove zone di espansione ci dà la misura tra la propaganda e la realtà dei fatti». Lo ha detto Giuseppe Zanna, segretario di Rifondazione comunista, che giovedì 5 aprile ha raccolto firme al mercato settimanale per far discutere la questione in consiglio comunale. Si tratta delle aree costruite alle spalle dell'ospedale e di via Ruvo, il cui degrado è stato descritto in una conferenza a Palazzo Giovene.

«Nonostante gli annunci dell'amministrazione, ci sono strade, marciapiedi, parchi e altre opere di urbanizzazione primaria mai portati a termine», ha denunciato Zanna. «Sono lavori già pagati - ha poi incalzato -,  quando saranno compiuti? O si sta aspettando la campagna elettorale per realizzarli? Ciò si lega peraltro al problema della sicurezza, visto che i quartieri abbandonati sono la base per disagio e vandalismo».

E non sarebbe neanche una questione di soldi. «Questa amministrazione si vanta del pareggio di bilancio, ma spendere oggi significa risparmiare i costi di sicurezza e riqualificazione futuri», ha concluso Zanna. Gli ha fatto eco il compagno di partito Gianni Porta, che ha spiegato come «il Piano regolatore del 2001 prevedeva un Piano generale dei servizi, da adottare entro sei mesi per valorizzare le zone interessate e non ridurle a un dormitorio».

Il Piano generale dei servizi non è stato mai approvato, nonostante sia stata fatta un'analisi conoscitiva. E, a proposito di asfalto, il consigliere comunale ha poi ironizzato sulla «strada adiacente la villa dell'ex assessore», riferendosi alla vicenda di Giacomo Spadavecchia. Decisamente più seria è la questione di «un'immobile con tettoia in amianto a una decina di metri da un palazzo, situato peraltro su un suolo comunale e non ancora bonificato».

14aprile-manifestazione

Sabato 14 aprile

Parma

ore 10 Convegno

ore 16 Corteo


Rosa Rinaldi, della segreteria nazionale Prc, responsabile Ambiente, Territorio e Beni comuni di Rifondazione comunista, dichiara:


«Il ministro dello Sviluppo Corrado Passera vuol tagliare gli incentivi alla rinnovabili. E questa la chiamano innovazione? Si tratta piuttosto di un modo per favorire i grandi gruppi industriali, considerato che proprio Giorgio Squinzi, neo leader di Confindustria, si era espresso a favore dei suddetti tagli. Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini per ora frena e parla di errore strategico. Ma non è solo un errore, è una pietra tombale su un settore che ha bisogno di certezze e che invece viene penalizzato continuamente. Passera imputa alle rinnovabili i costi troppo alti in bolletta. Ma la verità è che gli oneri in bolletta derivanti dal fotovoltaico sono meno di un quarto del totale. Ma la miopia non è solo questa: le rinnovabili nel 1011 hanno prodotto il 24% del fabbisogno elettrico nazionale, ci sono poi il rispetto di vincoli europei, l'occupazione creata da un settore innovativo, gli introiti per il fisco. Le affermazioni poco lungimiranti del ministro dello Sviluppo mostrano ancora una volta come in questo paese sia totalmente assente la programmazione. Noi vogliamo che si vada invece in direzione di  un nuovo modello energetico, basato su efficienza e risparmio, su una riconversione ecologica, su interventi che riguardano una diversa mobilità: serve un piano energetico nazionale».

Un atto di indirizzo per la completa ripublicizzazione del servizio idrico: è quanto ha approvato lunedì sera la giunta comunale di Santorso che, su proposta del Forum Acqua Bene Comune, ha fatto propri i principi secondo cui l'acqua è un bene comune, un diritto umano non assoggettabile a meccanismi di mercato e, per queste ragioni, la proprietà e la gestione del servizio idrico devono essere pubbliche e improntate a criteri di equità, solidarietà e rispetto degli equilibri ecologici.

«Da diversi mesi – ha ricordato il sindaco Pietro Menegozzo – ragioniamo intorno ai temi della sostenibilità e della partecipazione. In quest'ottica non potevamo che fare nostre le proposte del Forum Acqua Bene Comune emerse».

«Vogliamo – ha proseguito l'assessore alla partecipazione Paolo Manza – aprire questa la discussione sull'acqua alla comunità locale , nella convinzione che valorizzare i beni comuni significa, innanzitutto, promuovere il protagonismo di quanti abitano i nostri territori».

«Siamo soddisfatti – ha commentato Filippo Canova, portavoce del Forum Acqua Bene Comune – dell'attenzione dimostrata dalla Giunta di Santorso, primo comune vicentino ad approvare questa delibera, e ci impegnamo a proseguire il percorso di confronto con le istituzioni ponendoci l'obiettivo di difendere il bene comune acqua, rispettando così la volontà dei 27 milioni di italiani che l'hanno chiesto con i referendum dello scorso giugno».


«Per tutte queste ragioni – ha concluso Menegozzo – abbiamo voluto impegnarci, attraverso l'atto d'indirizzo, a costruire, insieme al Forum del movimenti per l'acqua, spazi di partecipazione della cittadinanza proponendoci come promotori di momenti di approfondimento sul tema, anche all'interno dei tavoli istituzionali dell'AATO Bacchiglione e della Provincia di Vicenza.

Vicenza, 4 aprile 2012

COORDINAMENTO ACQUA BENE COMUNE VICENZA

Il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche è sorto all'indomani dell'ennesimo annunciatissimo disastro ambientale del Primo Marzo 2011 fra la Puglia e Basilicata per volontà dei cittadini colpiti e di alcune associazioni attive sul territorio lucano e pugliese, stravolgendo la vita delle persone, distruggendo aziende e attività, e sconvolgendo il territorio e le sue strutture. Due i suoi obiettivi: mettere in sicurezza il territorio colpito prevenendo nuovi disastri ambientali e ottenere i risarcimenti per quanti sono stati colpiti.
Mentre siamo ancora in mobilitazione per avere dai due Commissari straordinari incaricati risposte sul territorio, avvertiamo forte la necessità di recuperare la dimensione nazionale dentro cui siamo obbligati a guardare per avere soluzioni vere. Proprio nel momento in cui la Corte Costituzionale ha dichiarato l'incostituzionalità della norma che obbligava alla tassa sulle disgrazie occorre mettere in campo proposte ed iniziative che, al contrario, garantiscano i cittadini, le istituzioni ed il territorio.
Avvertiamo forte l'esigenza di incontrarci con i tanti e tante che in questo ultimo anno hanno fatto i conti in tante zone d'Italia con le alluvioni ed i problemi della cattiva gestione dei fiumi, per trovare insieme le risposte comuni. Le bombe d'acqua hanno colpito duro in tanti luoghi ed, ovunque, hanno lasciato devastazione trovando le comunità e le istituzioni del territorio impreparate, disarmate, senza strumenti e senza risposte esaurienti. Fare rete, costruire uno spazio comune di confronto, scambio e proposta, aprire una discussione nel Paese con la politica nazionale per trovare soluzioni concrete è la strada che consideriamo decisiva per rimettere al centro i diritti delle nostre comunità.
Per questo proponiamo un forum nei giorni fra il 30 Marzo ed il 1° Aprile 2012 per tenere alta l'attenzione sui problemi ancora tutti aperti e quello di far avanzare la capacità di risposta e prevenzione dei cittadini e delle istituzioni ai fenomeni dei disastri naturali con particolare riferimento alle alluvioni. Un forum rivolto ai fratelli e le sorelle che hanno lavorato e lavorano nelle aree alluvionate, ai comitati sorti per dare risposte ai cittadini ed al territorio, alle associazioni che hanno operato ed operano sulla prevenzione delle alluvioni e sul soccorso alle comunità. Con due obiettivi concreti: discutere la proposta di costituire una rete nazionale di iniziativa, socializzazione e coordinamento e quella di confrontarci sulle proposte legislative regionali e nazionali.
Vi proponiamo di essere con noi fra la sera di venerdì 30 marzo e la mattinata di domenica 1° Aprile 2012 in Basilicata per incontrarci intorno a questi obiettivi in un “Forum di lavoro”. Il forum si svolgerà all'interno di una serie di iniziative che terremo in quei giorni e che, fra l'altro, prevedono il giovedì incontri in Puglia e Basilicata con i sindaci e le strutture del Commisariato straordinario, una mostra di opere di artisti sul tema delle bombe d'acqua donate per sostenere il Comitato, una performance di alcuni licei artistici e di artisti che produrranno opere ed elaborati sui temi del forum, una assemblea con le scuole per sensibilizzare i giovani ai temi della prevenzione e della gestione dei bacini fluviali.
Questo il programma del Forum:
•    Un talk show con la partecipazione delle delegazioni di comitati di cittadini di diverse regioni sorti in occasione dei disastri ambientali e di esperti da tenere la sera del 30 Marzo nel cinema teatro di Marina di Ginosa, in Provincia di Taranto, (ore 20-22), da trasmettere in streaming TV e per cui produrre un dvd da utilizzare nelle iniziative di ogni realtà
•    un incontro di lavoro e di confronto volto a discutere la costituzione di una rete nazionale di iniziativa e di obiettivi comuni "Per i diritti delle Comunità dei fiumi" (31 marzo ore 10-17 Palazzo della Provincia di Matera)
•    un incontro di confronto fra questi comitati e realtà dell'impegno civile e le istituzioni locali coinvolte (Province e Comuni alluvionati) per confrontare le proposte (31 marzo ore 18-20, Sala della PV)
•    un incontro pubblico con le forze politiche e gli eletti in Parlamento sullo stato delle iniziative legislative con particolare riferimento alle proposte per il superamento delle norme previste nel decreto milleproroghe del 2011, quelle per il ruolo ed il funzionamento della protezione civile, quelle per la prevenzione sul territorio dei disastri ambientali. L'incontro si terrà nella Sala della Mediateca di Matera domenica mattina 1° Aprile fra le ore 9.30 e le 13. All'incontro sono invitati, fra l'altro, i presidenti delle Regioni Puglia e Basilicata e il capo della Protezione Civile, Prefetto Gabrielli e diversi parlamentari ed esponenti nazionali di diverse forze politiche che hanno presentato proposte sui temi in discussione.

Gianni Fabbris - portavoce del Comitato per la Difesa delle Terre Joniche

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno