di Antonio Ingroia 

“Ringrazio Leoni per aver accettato la nostra proposta di candidatura rinunciando al suo ruolo nella più autorevole associazione ambientalista nel mondo e in Italia, per mettere a disposizione della nostra squadra e di tutti gli italiani la sua pluriennale competenza sui temi ambientali. So quanto questa scelta gli sia costata e sono certo che la sua autorevolezza e la sua esperienza in tante battaglie di successo, a livello nazionale e internazionale, daranno una spinta importante per portare nel dibattito politico i temi della tutela del territorio e della sostenibilità, che in questo momento sono disattesi o trattati in modo marginale dalla gran parte della politica attuale.”

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di Moni Ovadia

La macelleria sociale continua senza dare segni di stanchezza. Lo spread, che non dipende dalle volontà politiche dei governanti di oggi, fa un po’ quello che gli pare, prediligendo il comportamento ciclotimico tipico dei flussi speculativi. Così facendo tiene sotto ricatto Stati e governi perché non venga loro in mente di decidere e di legiferare contro l’interesse dei mercati. I feroci costi di questo stato di cose, si scaricano, come sempre, su lavoratori, pensionati, disoccupati e precari.
Ma come potrebbe essere diversamente? Coloro che decidono, in proprio, o sulla base di «autorevoli» sollecitazioni esterne, versano in condizioni economiche molto lontane a volte lontane anni luce, da quelle dei tartassati o massacrati dai provvedimenti dell’austerità.
I redditi annui di leader politici e di governo, di manager di banche e istituzioni finanziarie, sono spesso talmente spropositati rispetto al reddito dei cittadini di cui sono chiamati a determinare le sorti economiche, da impedire loro di cogliere la prospettiva della realtà, anche con quella partecipazione personale che permette ad una persona di saper vagliare la verità viva dei problemi che madri e padri di famiglia si trovano ad affrontare.

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di Alberto Burgio

Chi si cimenta in certe imprese mostra indubbio coraggio. Scrivere la storia del comunismo, sia pure del solo comunismo novecentesco, sia pure della sua sola dimensione immediatamente politica, si carica un fardello. E promette di muoversi su un terreno complesso (si tratta pur sempre di ripercorrere un buon tratto della «storia del mondo») tenendosi a distanza da una tentazione che appare qui particolarmente forte:

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di Beppe Giulietti

“Lasciateli stare, non dategli corda,  Gelli e Fioravanti non meritano repliche…”, questo il parere di donne e di uomini che stimiamo, relative alle ultime provocazioni del duo massonico fascista. Per una volta non seguiremo il loro saggio consiglio, perchè a nessuno può essere consentito di dileggiare e disprezzare la strage del 2 agosto, la memoria delle vittime, il dolore dei familiari, tanto meno se lo possono permettere questi due figuri.
Non si può tacere perchè se hanno deciso di ridare loro la parola a pochi giorni dalla strage, si voleva e si vuole inquinare le acque alla vigilia della grande manifestazione di Bologna.

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di Roberto Scardova

Sul finire degli anni 70 tutto era pronto. La P2 aveva posto sotto controllo buona parte dell’Arma dei Carabinieri ed i servizi di sicurezza dello Stato.
Con l’appoggio di Michele Sindona e dei massoni americani (la «banda dei texani») Licio Gelli aveva esteso la propria influenza sulle logge siciliane reclutando i principali boss mafiosi. I movimenti neofascisti, Avanguardia Nazionale ed Ordine Nuovo, avevano stabilito un comune piano d’azione accordandosi anche con militari e criminalità. Nelle Forze armate si era avviata la ricostituzione clandestina dei «Nuclei di difesa dello Stato», cellule armate ed addestrate costituite da militari e neofascisti, appartenenti in particolare ad Ordine Nuovo.

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di Giovanni Stinco

E alla fine nel dibattito pro o contro movida si sono lanciati anche i Subsonica. Dopo il post apparso sul sito di Beppe Grillo in cui si definiva “logico e di buon senso” lo stop alla vendita di alcolici fuori dai locali dopo le 21, adottato a Parma dal neosindaco grillino Pizzarotti, la band torinese ha deciso di scrivere una lettera aperta al leader del Movimento 5 Stelle. “Caro Grillo”. Inizia così una lunga lettera che si conclude con una bacchettata bella e buona all’indirizzo del blogger genovese.
“Per come conosco il mio mondo – scrive Massimiliano “Max” Casacci, chitarrista del gruppo -  credo che i ragazzi del tuo movimento per primi, saranno in grado di indicarti le leggerezze contenute nella tua riflessione.

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di Maurizio Musolino

Quello che sta accadendo in queste ore in molti paesi islamici ancora una volta sorprende il mondo, le immagini ci mostrano folle inferocite che assaltano i simboli dell'occidente, dalle ambasciate ai ristoranti, il tutto in nome di un islam estremista e totalizzante. Verrebbe da dire “chi è causa del proprio mal... pianga se stesso”, ma la responsabilità che ci ha sempre distinti ci impone altro. Innanzitutto la presa di distanza da quest'ondata di ira che solo apparentemente nasce dallo sdegno verso il brutto film fatto da un ambiguo personaggio sul mondo musulmano.

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di Gianluigi Pegolo

Il risultato del voto amministrativo  è stato ormai ampiamente commentato. Quello di cui vi è bisogno ora è una riflessione più approfondita e più ampia per consentirci di cogliere tendenze più profonde che hanno agito e  che ci possano essere di guida nell’azione politica.

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di Massimiliano Piacentini

Quanto è importante il racconto della crisi? Molto, se si tiene nel conto il suo impatto sulla rappresentazione della realtà; se si vede in esso un potente strumento politico. “Oggi abbiamo a che fare con delle vere e proprie menzogne, come ad esempio la questione della speculazione finanziaria sul debito pubblico. Essa investe solo i paesi dell'euro e non è causata dai debiti pubblici come ci viene raccontato, ma dal fatto che la Bce è l'unica banca centrale del mondo che presta i soldi alle banche private, cioè agli speculatori, e non agli stati”. Tanto per essere chiari. Il segretario del Prc, Paolo Ferrero, inizia a parlarci così del suo ultimo libro.

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