In questo momento di notevole impegno politico determinato dall’imminenza delle scadenze elettorali, nazionali e regionali, dalla mobilitazione per i referendum e dalle innumerevoli iniziative di lotta in campo, vi chiediamo un ulteriore ultimo sforzo in merito al tesseramento 2012.

Come potrete vedere dalla tabella sottostante, al 30/10/2012 siamo al 56,24% rispetto all’anno precedente; è assolutamente necessario mobilitarsi, nel poco tempo che rimane alla fine dell’anno, che vi ricordo, è il termine tassativo per la chiusura definitiva, per di raggiungere il 100%.

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di Maria R. Calderoni

Ma chi ce l'ha mandata, questa? In inglese si direbbe "character assassination", uccisione dell'immagine. Ma qui da uccidere c'è proprio un bel niente, né per quanto riguarda lei né per quanto riguarda gli amichi sui.
Purtroppo, da cronista qual sono, sono stata lì come una scema a vedermela e sentirmela, la Polverini. Vuoi concionante dal suo scranno di governatore (sia in versione capo cosparso di cenere sia in versione scampato pericolo), vuoi supponente-saccente a Piazzapulita.

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di Raniero La Valle

La Chiesa che si appresta a celebrare i 50 anni dall'inizio del Concilio Vaticano II dovrà ora fare a meno anche di lui. Martini non aveva partecipato al Concilio, ma tutta la sua vita è stata intrecciata alla straordinaria novità con cui la Chiesa del Novecento aveva saputo ripensare se stessa, la fede e il mondo; di questa novità egli è stato il più lucido e coraggioso interprete nell'episcopato italiano, e a una delle conversioni più decisive della Chiesa conciliare, quella del ritorno alla Bibbia e della sua restituzione alla preghiera e alla riflessione dei credenti, ha dato strumento e voce, sia con i suoi studi biblici e la sua riedizione dal greco del Nuovo Testamento, accolta e usata da tutte le Chiese cristiane, sia con la generosa somministrazione della Sacra Scrittura nella «Scuola della Parola» e nelle sue catechesi e letture bibliche ai fedeli di Milano.

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di M. Rav.

Il consiglio comunale di Torino ha deciso: si vende ai privati. Via libera alla cessione del 49% di Amiat e dell'80% di Trm (che gestisce l'inceneritore), società partecipate dal Comune che si occupano della gestione e dello smaltimento dei rifiuti «con l'obiettivo di rientrare nel patto di stabilità», ha spiegato il vicesindaco Tom Dealessandri. Così, un altro pezzo dei beni pubblici torinesi viene svenduto. Pd e Moderati favorevoli, Sel e Idv astenuti, Movimento cinque stelle contrari; centrodestra diviso tra il no e l'astensione. La votazione della delibera sulla cosiddetta «filiera ambientale» - che aveva assunto un altro valore politico dopo la sentenza della Corte Costituzionale - lunedì era stata rimandata.

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“Ventisette milioni di persone hanno deciso: si scrive acqua, si legge democrazia. La Repubblica siamo noi”, “Giù le mani dall’acqua”, e “L’acqua non è in debito” sono solo alcuni degli slogan scanditi nel corso del corteo organizzato dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, che si sta svolgendo a Roma questo pomeriggio.

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di Confederazione Cobas Pisa

1) Dall’arrivo dell’euro ad oggi l’inflazione media è salita del 24, 9%, la perdita del potere di acquisto dei salari è sempre più grave, i consumi sono crollati. Da dove nasce la crisi e quali sono gli scenari dei prossimi mesi?
La crisi non è italiana ma mondiale, e riguarda in particolare i paesi capitalistici avanzati (a partire dalla triade Stati Uniti, Europa, Giappone). Nasce dalla crisi irreversibile di un modello di sviluppo imperniato sul debito e sulla finanza, che per decenni ha nascosto e tamponato gli effetti sugli investimenti e sui consumi di un saggio di profitto cedente e di salari in calo. Dal 2007 quella finanza che spingeva i consumi, manteneva in piedi imprese industriali di settori maturi (vedi automobile) e incoraggiava la speculazione come modo per aggirare la caduta del saggio di profitto non è più in grado di far fronte a questi compiti.

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di Argiris Panagopoulos

Syriza e l'unità delle sinistre possono battere le politiche dei Memorandum e proporre un programma per la ricostruzione economica e sociale del paese all'interno dell'Europa. Questo ha sostenuto ieri il leader di Syriza, Alexis Tsipras, nella sua ultima intervista generale prima delle elezioni di fronte a centinaia di giornalisti greci e stranieri.

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Stimato compagno Alexis Tsipras, ti scriviamo come cittadini e cittadine degli Stati europei colpiti come la Grecia dall'offensiva «debitocratica» dei poteri finanziari e oligarchici d'Europa. Ci rivolgiamo a te, e attraverso di te, alle migliaia di cittadine e cittadini greci che hanno dato il loro voto alla vostra organizzazione politica, per esprimere la nostra gratitudine, la nostra solidarietà e il nostro sostegno alla vostra resistenza...

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di Pietro Greco

Non è colpa degli idealisti, sostiene Anna Tarquini già nel titolo di un saggio apparso di recente sulla rivista «Il Mulino». Non è colpa dell’«idealismo italiano» di Benedetto Croce e di Giovanni Gentile, sostiene la storica in forza all’università La Sapienza di Roma, se l’Italia da decenni ha fatto a meno della scienza per alimentare la propria cultura e la propria economia. Le colpe vanno ricercate altrove. Non è solo colpa solo di Croce e Gentile, sostiene Pierpaolo Antonello, docente di Letteratura italiana contemporanea a Cambridge, Gran Bretagna, in un libro, Contro il materialismo, in uscita in questi giorni per l’editore Nino Aragno. Ma è colpa anche di tanti altri idealisti che, a destra come a sinistra, hanno sminuito, in maniera sistematica e persino deliberata, il valore culturale della scienza e, nel medesimo tempo – sottolinea il Senior Lecture dell’università inglese, nel poderoso volume (oltre 400 pagine) in cui rifà il «bilancio di un secolo» di confronto tra le «due culture» in Italia – la portata di quel «materialismo volgare» che si fonda sulla profonda e ineludibile componente biologica dell’uomo.

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