giornali2Ieri mattina abbiamo partecipato all’assemblea dell’Editoria cooperativa non profit e di partito insieme a Liberazione e a tutte le altre testate giornalistiche a rischio di scomparire, grazie alle politiche del Governo tese a cancellare il pluralismo dell'informazione e a svuotare l'art. 21 della Costituzione. Pubblichiamo il documento assunto, e parteciperemo a tutte le iniziative necessarie a far recedere il governo da scelte cosi sciagurate.
Rosa Rinaldi
Segr. nazionale
Resp. ComunicazioneAssemblea dell’Editoria cooperativa non profit e di partito

Documento conclusivo. Informazione libera e pluralista condizione indispensabile per lo spessore e la qualità della democrazia.

Leggi tutto...

larry-uccellino-twitter_258di Federico Guerrini

Povero tecnofringuello, ma che diamine gli avrà fatto ai giornalisti italiani? Mai come in questi giorni, sulla carta stampata e online è un susseguirsi di accuse nei confronti di Twitter – e talvolta dei social network in generale – accusati di fomentare superficialità e narcisismo, di generare rumore più che suono, insomma, di essere l'equivalente telematico del bar sport.

A dare il via al fuoco incrociato, è cosa nota, è stato nientemeno che Michele Serra su Repubblica, con un corsivo assai polemico. In sintesi: su Twitter l'eccessiva concisione fa sì che prevalga l'emotività sul ragionamento, va bene per sfogarsi, ma la cultura è altro. Il che, a pensarci bene, fatto salvo il fatto che è evidente che il medium non serve solo a sfogarsi ma anche a informarsi, creare consapevolezza, mobilitare l'opinione pubblica (si pensi al caso degli ultimi referendum o delle amministrative a Milano) e molto altro, sarebbe anche ovvio.

Leggi tutto...

pinterest

di Claudio Grassi

I social network stanno diventando sempre più lo strumento privilegiato per creare relazioni tra utenti e per la condivisione di contenuti e materiali.

Leggi tutto...

Claudio Grassi

120128grassiIl direttore generale dalla Rai, Lorenza Lei, ha scelto di portare nel consiglio di amministrazione che si terrà martedì una proposta scandalosa. A dirigere il Tg1 al posto di Minzolini verrebbe confermato Alberto Maccari, voluto da Berlusconi. In cambio, per ottenerne il consenso, alla Lega andrebbe la Direzione del Tgr con Alessandro Casarin coadiuvato da due condirettori, uno in quota Pdl, l'altro in quota Udc. Una proposta che consegna alle destre - pur divise nel sostegno al governo Monti - tutte le nomine. Si persegue nella linea di utilizzare il servizio pubblico come cassa di risonanza di Berlusconi, senza curarsi del continuo calo di ascolti. Noi ci battiamo per una televisione pubblica che non sia megafono del potere, ma espressione di tutta la società, a partire da quella che non ha mai voce e che vive il disagio di questa crisi economica. Per questo siamo contrari a queste nomine

120610raidi Claudio Grassi
Dopo le nomine fatte dal Parlamento per i membri dell'’AgCom e Privacy, si attendeva con un certo interesse la “contromossa” del governo in tema Rai. Fra l’altro era stata anche una delle prime confessioni-progetto di Monti, ovvero quel “vedrete” a metà fra il sornione e lo speranzoso offerto in risposta a chi chiedeva lumi sul futuro della televisione pubblica e, più in generale, sul che fare dei vecchi vizi di intromissione dei vari interessi particolari a discapito della collettività.
La nomina del presidente della Rai proposta ieri ha invece confermato che di nuovo non c’è proprio niente. Monti ha scelto fra persone fedeli al mondo comune delle banche, alla faccia delle affermazioni sulla perdita di consenso dei poteri forti. E il criterio della selezione è stato chiaro: solidità di gestione, non qualità del servizio pagato con il canone.
Nessuna differenza con chi nei giorni scorsi ha nominato i propri affini in Parlamento e nessuna attenzione verso chi aveva provato ad innescare, finalmente, un dibattito pubblico sulle nomine improntato alla trasparenza e alla effettiva partecipazione della collettività alle scelte.

Leggi tutto...

mondoWeb e democrazia. Dai referendum dello scorso anno alle mobilitazioni contro la legge bavaglio. Dall'impegno per cambiare la legge elettorale alle tante discussione che fanno da contrappunto alla vita dei partiti e delle associazioni italiane. La rete, un veicolo sempre più diffuso per veicolare istanza e richieste dei cittadini. Un vero bene comune. Ed è proprio per sottolineare l'essenza democratica del web che è partita "Internet Bene Comune", una campagna di sensibilizzazione rivolta a "amministratori, imprese e istituzioni". Per "diffondere una maggiore consapevolezza dell'importanza fondamentale che la rete ha in tutti gli ambiti del nostro vivere quotidiano".

Leggi tutto...

bimbi-computerdi Manlio Galliolo
“Noi non usiamo internet, viviamo su internet e ci muoviamo con lei. Siamo la generazione digitale”.

Lo scrive Piotr Czerski, scrittore e poeta polacco, per The Atlantic. Siamo cresciuti con internet e viviamo con lei. We, the web kids: ”La nostra idea della struttura sociale è diversa: la società è una rete, non una gerarchia”. (La traduzione di Internazionale, Cresciuti con la rete).

Leggi tutto...

socialnetworkIl 37,5% delle imprese usa i social network per reclutare dei candidati secondo una vera e propria policy aziendale. Il 73,6% dichiara di avvalersi degli strumenti 'social' per le attività di selezione, pur senza seguire una procedura aziendale ufficiale (Labitalia) Il 37,5% delle imprese utilizza i social network per il recruitment dei candidati secondo una vera e propria policy aziendale, mentre il 73,6% dichiara di avvalersi degli strumenti 'social' per le attività di selezione pur senza seguire una procedura aziendale 'ufficiale'. E il 55% degli intervistati dichiara di aver inserito nell'organico il candidato scovato online, a dimostrazione del fatto che la maggior parte delle aziende conclude positivamente almeno una selezione avvenuta con un social network quale canale di recruiting.

Leggi tutto...

Spot audio acqua 1 - Download
Spot audio acqua 2 - Download
Spot audio legittimo impedimento - Download
Spot audio nucleare - Download
Spot video 4 referendum - Download
Spot video acqua 1 - Download
Spot video acqua 2 - Download
Spot video nucleare - Download
Spot video legittimo impedimento - Download

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno