ingroiarivoluzionedi Checchino Antonini
Sarà Rivoluzione civile anche nel Lazio. E correrà da sola, in piena autonomia dal Pd. Un sondaggio riservato nelle mani di Zingaretti la darebbe già al 5,5%.
L'incontro tra Zingaretti e Ingroia non ha portato risultati alla sortita unitaria dell'ex pm di Palermo che, alla vigilia dell'incontro s'era augurato che potesse riuscire con il candidato presidente del centrosinistra «quello che non è riuscito con Bersani». L'ex presidente della Provincia lo aveva quasi gelato: «Se dovesse nascere una lista civica regionale che fonda la propria identità su un programma comune locale certamente potrà svilupparsi un dialogo». Ma in mezzo c'è la questione delle politiche: Zingaretti sarebbe stato fortemente in imbarazzo ad avere nella scheda un simbolo che, a livello nazionale, si presenta come alternativo alla sua coalizione di riferimento.

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insiemevinciamodi Claudio Grassi
Facciamo una ipotesi, che purtroppo potrebbe diventare realtà. La guerra della Francia in Mali prosegue e richiede l'intervento di altri paesi. Nel frattempo si svolgono le elezioni in Italia. Il Parlamento deve votare l'invio di un contingente militare. Nel centrosinistra (che probabilmente ha vinto le elezioni) vi sono anche degli eletti che vorrebbero votare contro (Sel), ma sulla base della Carta degli intenti che hanno sottoscritto non possono farlo (si ha il diritto di dissentire, ma il voto deve essere quello condiviso dalla maggioranza degli eletti della coalizione). Il Parlamento italiano non avrebbe nessun gruppo (la destra ovviamente voterebbe a favore), che voterebbe contro la guerra. Anche per questo è importantissimo votare Rivoluzione Civile (altro che voto inutile!!!) affinché ci sia in Parlamento una voce coerentemente contro la guerra e in difesa dell'art.11 della Costituzione.

gridiamoglielo in piazza

UNIAMO L'OPPOSIZIONE DI SINISTRA AL GOVERNO MONTI

COSTRUIAMO L'ALTERNATIVA ALLE SUE POLITICHE LIBERISTE

Il governo Monti aggrava la crisi, ne scarica gli effetti sui soggetti più deboli e corrompe la democrazia. Questo governo, nato senza mandato da parte degli elettori e appoggiato da una grande coalizione che va dalla destra berlusconiana al PD, è il frutto dei diktat e delle fallimentari ricette di poteri economici e finanziari, come la Bce, la Commissione Europea, l'Fmi, che scavalcano la volontà dei popoli e le istituzioni rappresentative.

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120925studentilinkcoordinamentouniversitario.it
Questa mattina gli studenti di Link Roma hanno manifestato sotto la Regione Lazio per chiedere lo sblocco immediato dei fondi per le borse di studio regionali.
E’ una vergogna che uno studente debba lavorare due mesi in sessione d’esame per poter pagare l’affitto perché sistematicamente la Regione Lazio paga in ritardo le borse di studio, quando poi si scopre uno scandalo e uno spreco di fondi pubblici di queste dimensioni.
Protagonista principale la Regione Lazio e lo scandalo dei fondi pubblici sprecati per cene, book fotografici e festini in maschera. Una giunta, quella del Lazio, che costa 5 milioni di euro l’anno, uno in più di quanto si sarebbe speso se gli assessori fossero stati eletti in consiglio. Sconvolgente anche il numero dei portaborse e collaboratori e, a riguardo, è interessante notare come il triste primato appartiene a Gabriella Sentinelli, delega all’Istruzione, che si avvale di ben 17 collaboratori: peccato che l’assessorato in questione, in questi anni, non abbia dato grande dimostrazione di conoscenza e preparazione in merito ai grandi problemi della scuola e dell’università.

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121011criminedi Maria R. Calderoni
Mica l'ho inventato io. Giuro che di mio - trama, personaggi, protagonisti, nomi, mainstream, ambiente luoghi e fatti - in questo chilometrico "Romanzo criminale", indubbiamente piazzato tra i più clamorosi e longevi successi nazionali, non c'è una virgola; ho trovato tutto bell'e fatto dalla a alla zeta. É bastato leggere (o anche solo sfogliare) il giornale e annotare, ricordare, trascrivere i puri semplici titoli. Per esempio questi, presi in soli due giorni, due soli ordinari giorni qualsiasi della corrente seconda settimana d'ottobre 2012.
LUNEDI. Quelle società in rosso  finanziate dalle Regioni.
Le nomine di Fiorito in ospedale e Asl, e il manager ringraziò.
Piano tagli, scoperti altri 3,5 miliardi di sprechi.
Emilia Romagna. Ai terremotati neanche un centesimo degli sms (<raccolti 15 milioni, ma la Protezione civile spiega che i tempi tecnici per farli arrivare a chi ne ha bisogno sono lunghi>).

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121113primariedi Claudio Grassi
Dovevano essere lo strumento per gettare lo scompiglio nelle file del Pd, per sparigliare le carte, per cambiare l’agenda politica del centrosinistra, per spostare a sinistra l’asse della futura coalizione di governo. Dovevano. Almeno nelle intenzioni di Vendola che le primarie le ha chieste, le ha rincorse, le ha evocate con insistenza da oltre due anni a questa parte. Invece, le primarie sono state – onore al merito – un potente dispositivo che anziché squadernare, ha finito con il legittimare l’establishment del Pd. Al di là di come andrà a finire la contesa al ballottaggio tra Bersani e Renzi, il vero vincitore è il Partito democratico nel suo complesso.

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rosarnodi Alessia Candito

Sono passati due anni dalla rivolta di Rosarno. Quel sette gennaio di due anni fa, i colpi di pistola sparati contro alcuni dei braccianti ivoriani lungo la statale 18 fecero esplodere la rabbia e l'indignazione di un'intera comunità, di giorno quotidianamente sfruttata nei campi e di notte costretta a sopravvivere in rifugi di fortuna, in condizioni ai limiti dell'umano. Quei lavoratori - sfruttati, umiliati, senza diritti né identità - divennero i protagonisti di una rivolta che fece accendere i riflettori sulla tragedia del bracciantato e del lavoro agricolo in Italia, schiacciato fra il ricatto della grande distribuzione e l'arroganza del caporalato al soldo della criminalità organizzata. Giornate di rabbia, di frustrazione, di paura, conclusesi con la deportazione di molti dei protagonisti in altre zone d'Italia.

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pensionato-ruba

di Nicola Spinella

Riprendiamo a dar voce al disagio di chi vive davvero la crisi economica. Oggi parliamo con Alfio, 39enne siciliano, operatore di sicurezza all'interno dei supermercati, che qualche volta viene meno ai suoi doveri per non venire meno al suo innato senso di umanità.

L'Italia è ormai in balia di se stessa, i consumi sono ai livelli dell'ultimo decennio del secolo scorso, complice inflazione e potere d'acquisto che hanno praticamente svuotato le tasche dei consumatori.

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120223rutelli

di Stefano Galieni

Ne ha fatta di strada Rutelli Francesco. Verde, radicale, margherito (Lusi compreso) democratico, terzopolista, prima laico mangia preti e ora fervente baciapile. Su un principio è stato però coerente, si è candidato ad ogni poltrona possibile ed immaginabile. Da sindaco di Roma...

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