di Monica Pasquino
Lo avevamo detto con vigore che non erano le "nostre" primarie, che buttarsi nelle braccia del Pd ci avrebbe equiparato a chi riduce la sfida destra-sinistra a una competizione tra chi esegue con più efficienza gli ordini ricevuti da Bruxelles, come se non fosse possibile proporre un'alternativa. Tanti compagni e compagne su questa battaglia politica sono andati via, altri lo faranno nei prossimi mesi.
A loro e a chi era rimasto nonostante i tanti dubbi, la dirigenza di Sel ha risposto che la strategia politica che voleva costruire un polo delle forze che oggi sono all'opposizione del Governo Monti, era perdente. Ci è stato ripetuto che non ci rendevamo conto che queste primarie Vendola poteva vincerle.