121129soggettopoliticonuovodi Riccardo Chiari
«Noi non siamo, né vogliamo essere, aghi della bilancia». Messaggio chiaro, quello lanciato da Chiara Giunti del comitato operativo nazionale di Alba: niente tatticismi per chi vuole costruire un'alternativa all'«agenda Monti». E non vede nell'alleanza Pd-Sel, a partire dalla carta d'intenti delle primarie, la volontà di capovolgerla. «Quella carta è interna alla 'logica della compatibilità': accetta il fiscal compact e il pareggio di bilancio, con il conseguente smantellamento dello stato sociale. Le parole di Monti su una sanità pubblica 'ormai insostenibile' sono eloquenti».

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121128bertinottiIntervista a Fausto Bertinotti di Marco Berlinguer
«È da molto che preferisco non parlare, ma ho seguito le interviste che state facendo con Pubblico e lo trovo importante. Ci sarebbe bisogno di un luogo dove ricominciare a discutere».
Fausto Bertinotti mi riceve con la sua consueta gentilezza. Da tempo ha rinchiuso i suoi impegni tra sporadiche lezioni in alcune università e la sua rivista Alternative per il socialismo. Sono andato a trovarlo con curiosità. Provo a tirargli fuori qualcosa sulle primarie. Ma ci vuole quasi il forcipe.
«Ho una grande ritrosia a intervenire sulla prima linea. Comunque, se devo - al di là dell ’istanza della partecipazione, che scavalca lo stesso ragionamento politico - io credo che la carta d’intenti abbia costituito una prigione. Entro quei confini, non si è potuta aprire una dialettica veramente politica nelle primarie.

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1europaIntervista a Paolo Ferrero di Daniela Preziosi
«Ha ragione Marco Revelli quando scrive sul manifesto: bisogna collocarsi fuori dalle compatibilità dell'attuale Europa in nome di una rifondazione, di una ricontrattazione dell'Unione. Chi ha fatto l'Europa così e chi ora la sta ridefinendo, popolari e socialisti, sta riconfermando la distruzione della civiltà europea, del welfare, dell'art.18».
Segretario Ferrero (del Prc, che aderisce alla Federazione della sinistra, ndr), però in Francia il Front de gauche ha sostenuto il socialista Hollande. Lei dice che anche i socialisti distruggono la civiltà europea?
Non dico che socialisti e popolari sono uguali: sono però varianti dello stesso indirizzo politico, quello che non mette in discussione l'impianto neoliberista. Prendiamo il fiscal compact: in campagna elettorale Hollande lo aveva contestato. Oggi già non è più in discussione. Il Front ha fatto bene ad appoggiarlo per sconfiggere Sarkozy, ma non è un caso che poi non è voluto entrare nel governo.

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di Paolo Valentini :: Intervista a Piero Bevilacqua, economista

Arrivati a fine anno, ancora una volta è il lavoro che manca a preoccupare. Ci spiega cosa è accaduto in questi anni?
È in atto a livello internazionale una pressione formidabile sul lavoro, sulla fabbrica e nei servizi; accade in Europa e negli Stati Uniti, per non parlare di quello che avviene in Cina. «È una lotta di classe dopo la lotta di classe» come l’ha chiamata Luciano Gallino. Ma attenzione: l'attacco ai diritti del lavoro non è di oggi ma si è sviluppato e concretizzato prima della crisi attuale.

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120217landiniIntervista a Maurizio Landini
Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, risponde al telefono con aria preoccupata. Il tono della voce è fermo, le parole sono scandite una ad una. «Non c’è più tempo», ripete. L’azienda stavolta fa sul serio.
Cosa succede a Taranto, segretario?
C’è stato un incontro tra l’azienda e tutti gli esecutivi sindacali. L’azienda ci ha detto che intendeva cessare le attività anche nell’area a freddo. Senza chiarire le modalità, le forme e i tempi. Avremo un nuovo incontro domattina (oggi ndr). La situazione è chiaramente drammatica.

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di Carlo Lania

«Non basta più parlare genericamente di lotta alla mafia. Servono azioni che contrastino fortemente i fenomeni criminali». Gabriella Stramaccioni è tornata da Borgo Sabotino, in provincia di Latina, dove il primo giorno dell'anno ignoti hanno appiccato il fuoco al Villaggio della Legalità, un ex campeggio abusivo sequestrato e affidato a Libera. L'ennesimo attentato contro l'associazione di don Ciotti. Di Libera Stramaccioni è stata per anni la coordinatrice nazionale, ruolo dal quale si è sospesa qualche settimana fa quando ha deciso di accettare la candidatura che le è stata offerta dalla «Rivoluzione civile» di Antonio Ingroia. «Quella di Borgo Sabotino - dice - è un'esperienza purtroppo

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120316cofferati

Intervista a Sergio Cofferati di Francesco Piccioni

Il «confronto» in atto tra le parti sociali sta maturando un risultato pericoloso. A cominciare dall'art. 18. Parla Sergio Cofferati, il segertario...

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120426 cremaschiIntervista a Giorgio Cremaschi di Ylenia Sina
«C'è un gap tra movimenti europei di lotta contro le politiche della troika e dinamiche italiane; è ora di colmarlo»
«In Italia manca una vera opposizione politica al governo Monti. La manifestazione di sabato riempie un vuoto». Giorgio Cremaschi, coordinatore della Rete28Aprile nella Cgil, racconta le ragioni del No Monti Day.
Perché una giornata contro il governo Monti?
In questi mesi abbiamo lavorato alla giornata di sabato coperti dalla censura più totale. In Italia si è instaurato intorno al governo Monti un regime dell'informazione senza precedenti. Il 99% dei media è allineato alle politiche del premier. Con questa manifestazione stiamo coprendo il gigantesco vuoto politico dell'Italia rispetto al resto d'Europa. In tutti i paesi colpiti dall'austerity sta crescendo un movimento che la rifiuta. In Italia tutto questo manca sia sul piano politico che su quello sindacale. Non si può manifestare sulle singole questioni senza respingere l'intera politica di governo.

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ferrero_blogTratto da l’Unità di sabato 6 agosto 2011 -  Susanna Turco Intervista Paolo Ferrero

«Un’epoca si chiude – serve un’alternativa vera al berlusconismo»

Il leader di rifondazione «costruire un fronte democratico che rappresenti un’uscita a sinistra al modello proposto da governo e Marcegaglia»

Contro Berlusconi e contro la Marcegaglia, ma anche contro le proposte avanzate dalle parti sociali così come contro la linea scelta dalle opposizioni in Parlamento. Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista, non vede luci nella situazione attuale. Confida nel futuro: «Dobbiamo costruire come centrosinistra un’alternativa vera non solo a Berlusconi, ma anche al berlusconismo. Un fronte democratico che rappresenti un’ uscita da sinistra, rispetto a questa epoca che si sta chiudendo. È possibile, ma c’è ancora molto da fare», dice.

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