ROMA - Strizza l'occhio agli anni Settanta, ma in realtà lo slogan scelto per l'edizione 2012 del Gay Pride romano punta dritto al futuro: «Vogliamo tutto», dove il tutto il questione a ben pensarci non è neanche tanto visto che riguarda la possibilità di vivere con il proprio partner, di assisterlo quando è malato e condividere assieme ogni momento, come una qualsiasi coppia sposata. «Non ci accontentiamo di Pacs e unioni civili, puntiamo al matrimonio e i partiti devono saperlo se vogliono i nostri voti» spiega Antonio Berardicurti, del circolo Mario Mieli, tra gli organizzatori della manifestazione insieme ad Arcigay, Gay center e una trentina di altre associazioni. Un messaggio chiaro anche per il segretario del Pd Pier Luigi Bersani che nei giorni ha finalmente trovato il coraggio di dire che forse è arrivata l'ora che anche in Italia si faccia una legge sulle unioni civili. Un passo in avanti giudicato però adesso troppo poco dalla comunità lgbt, che vuole di più.