di Giuseppe Pipitone
Ha annunciato la sua candidatura a giugno, raccogliendo l’appello di alcuni intellettuali che hanno preso carta e penna e gli hanno chiesto di correre per diventare il nuovo presidente della Sicilia. Adesso, dopo 3 mesi di campagna elettorale, Claudio Fava, giornalista, sceneggiatore e coordinatore della segreteria nazionale di Sel, ha l’aria tirata di chi ha battuto la Sicilia provincia per provincia, città per città, infischiandosene del caldo asfissiante e dei sondaggi che lo vedrebbero terzo o quarto nella graduatoria dei dodici aspiranti governatori. “Quello che ho visto nelle varie piazze che ho visitato è qualcosa di molto diverso rispetto alle percentuali che mi accreditano i sondaggi”. Di lui hanno detto che è antipatico, radical chic, che è lontano dal popolo e che non ha voti.