120927claudio favadi Domenico Cirillo
Poche speranze per il candidato della sinistra unita e della lista Di Pietro. La coalizione nei pasticci: o prova a resistere o trova un altro leader in 24 ore. Il ministero dell'Interno: cambio di residenza in Sicilia fuori tempo massimo La domanda tardiva in un piccolo comune del palermitano. Ma lui resiste: sarebbe un misero golpe politico
Una notizia che pesa come una mazzata sulle speranze della sinistra siciliana. La candidatura di Claudio Fava alla presidenza della regione non sarebbe regolare. Il suo trasferimento di residenza in un comune dell'isola è arrivato troppo tardi, meno di 45 giorni prima della data del voto, previsto per il prossimo 28 ottobre.
La ministra dell'interno Anna Maria Cancellieri ieri mattina ha dato sostanza ad alcune voci che già circolavano sui problemi per la candidatura di Fava.

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121121nomorefemminicidiodi Vittoria Tola
Femminicidio! Violenza maschile sulle donne! Mai più! NO MORE come recita il titolo della Convenzione firmata dalle maggiori associazione di donne che da anni sono impegnate ad aiutare le donne, combattere la violenza e prevenire il femminicidio. Un neologismo politico, una parola che da mesi sta entrando con forza nel lessico giornalistico e quotidiano, nei dibattiti politici. Un neologismo voluto e affermato da anni da studiose femministe e dalle lotte delle donne per svelare questa violenza in tutto il mondo a partire dal Messico in cui le donne sono state protagoniste del suo riconoscimento giuridico nei tribunali internazionali. Un termine adottato dall’Onu.

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marchionne-montidi Nicola Melloni (Londra)
Personaggio sempre intrigante questo Marchionne. Per un paio d’anni ci ha rintronato con la retorica sulla modernità, lui ci metteva la faccia, voleva investire – addirittura! – 20 miliardi, non chiedeva aiuti di Stato, voleva solo che i lavoratori rinunciassero ad un po’ di diritti per riempire le tasche degli azionisti FIAT. E va beh, dici, il classico manager americano, uno sfruttatore ma porta un po’ di sano (mica tanto) liberismo. Sbagliato:
la FIAT ai tempi di Marchionne prendeva soldi dallo Stato in Polonia, in Serbia ed in Brasile, altro che uomo del mercato. Non parliamo della baraccata di soldi presi in USA, vantandosi poi di aver rimesso in piedi Chrysler – sì, coi soldi di Obama. Ed ora, quando il piano da 20 miliardi si è sciolto come neve al sole, ecco il Marchionne che batte cassa: “l’auto funziona dove ci sono aiuti di Stato”.

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Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista – Federazione della Sinistra, ha dichiarato:

«Il governo vuole licenziamenti di massa, perché vuole superare la cassa integrazione – che salvaguarda il rapporto di lavoro – sostituendola con l’indennità di disoccupazione: è un’ipotesi che produrrebbe centinaia di migliaia di disoccupati ed è doppiamente inaccettabile perché la cassa integrazione è pagata coi contributi dei lavoratori, contributi che sono in attivo, molto superiori a quanto è stato speso. È poi vergognoso che il governo parli di reddito minimo solo per dire che non ci sono le risorse: è la solita partita in due tempi, in cui il taglio dei diritti e i sacrifici ci sono subito mentre le cose positive in un secondo tempo che non viene mai».

Roma, 23 gennaio 2012

Ufficio stampa Prc:
Barbara Battaglia

1dipietroferreroPaolo Ferrero
 - Il ddl lavoro è legge: la peggiore delle leggi possibili, il governo Monti è arrivato là dove nemmeno Berlusconi era arrivato, a cancellare l’articolo 18 e i diritti dei lavoratori. Pd e Pdl, complici del governo, hanno compiuto una vera e propria nefandezza contro i lavoratori e le lavoratrici . Noi ci faremo promotori di un referendum abrogativo della riforma sul lavoro e dell’articolo 8 della manovra estiva del governo Berlusconi perché siamo convinti che la maggioranza del popolo italiano non è d’accordo con la distruzione dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.



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ferrero_blogCaro Pierluigi, caro Antonio,

Vi scrivo questa lettera perché domani riprenderà l'iter parlamentare della modifica dell'articolo 81 della Costituzione relativo al pareggio di bilancio.

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120302ferrero

Egregio Presidente,

in qualità di segretario di una forza politica non presente in Parlamento e non essendo il Parlamento attuale rappresentativo delle effettive posizioni politiche presenti nel paese, mi rivolgo a Lei attraverso la forma un po’ inusuale della lettera aperta...

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Intervista di Francesca Schianchi, da La stampa di lunedì 5 dicembre 2011 -

«Bisogna creare un'opposizione da sinistra a questo governo»: appena rieletto segretario di Rifondazione all'ottavo congresso del partito, Paolo Ferrero lancia un appello a Nichi Vendola per realizzare «l'unità della sinistra».

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di Simone Collini

Dice Paolo Ferrero che se veramente la riforma Fornero dovesse essere cambiata in Parlamento nel 2013, rendendo inutile il referendum, lui ne sarebbe ben felice: «Ma la vedo dura». Dice anche, il segretario di Rifondazione comunista, che «la Cgil sbaglia a non sostenere la raccolta di firme» e che forze di sinistra possono partire da questa operazione sull’articolo 18 per andare alle elezioni con una «lista unitaria».

C’è chi sostiene che questa operazione sia più che altro funzionale ad aprire delle contraddizioni nel centrosinistra e creare problemi al Pd…

«Ma figuriamoci, io faccio politica per tentare di dare una risposta ai problemi del Paese, non per aprire contraddizioni in casa d’altri.

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