Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

«Le parole di Moretti sono scandalose: il governo e le Ferrovie dello Stato spendono e spandono per Tav, Frecce rosse e così via e non mettono i soldi per i pendolari? Mentre Montezemolo guadagna sulla tratta Milano-Napoli – che è in attivo – le FFSS non hanno i fondi per garantire il servizio di trasporti? Si tratta di una situazione scandalosa, in cui i privati fanno i soldi, i treni ci sono solo ad alta velocità e i pendolari vengono scaricati. Questo governo riesce ad aumentare le divisioni di classe anche sul trasporto: treni per i ricchi e nulla per i lavoratori che fanno i pendolari. Serve un piano per la mobilità della gente “normale”, per le persone che prendono il treno tutti i giorni e passano oggi il loro tempo su indecorosi carri bestiame, invece che spendere miliardi per risparmiare mezz’ora per andare da Torino a Lione».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, ha dichiarato:

"Vi è una vera e propria campagna di terrorismo mediatico sulle elezioni greche, criminalizzando la posizione di Syriza che chiede il ritiro del memorandum e la fine delle politiche antisociali. Evidentemente i poteri forti hanno paura perché Syriza indica all'Europa l'unica strada per uscire dalla crisi".

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato, commentando gli arresti avvenuti oggi in varie regioni d’Italia:

«La ribellione dei braccianti immigrati, stanchi di subire lo sfruttamento di padroni e caporali, è stata determinante per portare all’arresto di oltre una ventina di persone tra Puglia (Nardò), Calabria (Rosarno), Sicilia, Campania e Toscana. Un plauso alla Magistratura e alle forze dell’ordine che hanno portato a compimento questa operazione. Spetta ora al governo e al Parlamento garantire a chi si è esposto denunciando lo stato di schiavitù in cui sono ridotti i lavoratori un permesso di soggiorno e condizioni di vita e di lavoro degne di questo paese».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

«La lotta dei disoccupati napoletani del progetto Bros ha “stanato” il ministero del Lavoro che oggi ha confermato, con i suoi funzionari, la disponibilità di 7,5 milioni di euro finalizzati all’inserimento lavorativo, ricordando che i primi 2,5 milioni sarebbero già stati trasferiti per questa finalità alla Regione Campania. Condivido la scelta dei disoccupati che hanno deciso da adesso in poi di fare un presidio permanente sotto il palazzo della Regione Campania. La Regione potrebbe infatti già da oggi procedere all’inserimento lavorativo dei disoccupati. Perché non fa nulla? Perché non spende i soldi che lo stato gli  ha dato per far lavorare la gente? È una situazione vergognosa in un contesto in cui la disoccupazione è altissima che non si usino i soldi stanziati per il lavoro.
Colgo l’occasione per chiedere al Comune di Napoli di farsi promotore di un tavolo istituzionale col Ministero per sbloccare i ritardi della regione e del governo».

Oggi i disoccupati campani del progetto Bros hanno dato vita a un presidio di fronte al Ministero del Lavoro, al quale hanno partecipato anche gli esponenti di Rifondazione comunista Giovanni Russo Spena e Raffaele Tecce.

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, dopo le proteste contro le spille sessiste indossate dalle commesse della Rinascente:

 

«La spilla con la scritta “Averla è facile. Chiedimi come” è offensiva e svilente per la dignità delle donne. Bene hanno fatto le lavoratrici della Rinascente a protestare: siamo al loro fianco e proponiamo di boicottare la Rinascente fino a quando i responsabili non avranno ritirato questa bieca iniziativa di marketing, fatta e studiata sulla pelle delle donne. In Italia il maschilismo e il sessismo sono due piaghe sociali e culturali importanti, strettamente connesse al dramma dei femminicidi: non bisogna far finta di niente, occorre dare segnali netti alle aziende che li usano per fini pubblicitari».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, ha dichiarato:

«Voglio esprimere la mia totale condanna del terrorismo e delle minacce che sono state fatte al Presidente del Consiglio Monti. I comunisti conoscono il valore della democrazia avendo lottato duramente per conquistarla, per questo la nostra condanna del terrorismo è totale».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

«Incredibile Monti: mentre mezza Italia non arriva a fine mese a causa della speculazione finanziaria che il governo Monti e le politiche europee alimentano, ex International advisor di Goldman Sachs, non trova di meglio che proporre la sospensione del campionato di calcio. Invece del campionato, perché non si impegna a sospendere per due o tre anni la speculazione finanziaria? Perché non blocca il Fiscal Compact invece di genuflettersi davanti alla Merkel? Perché non tassa i grandi patrimoni? Perché non permette all’INPS di gestire le pensioni integrative togliendole ai Fondi Pensione?».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, in occasione del 17 maggio, la Giornata Internazionale contro l'Omofobia, dichiara:

«I diritti delle persone omosessuali e transessuali vengono costantemente negati. Noi pensiamo che oltre a combattere la discriminazione, oltre a fare battaglie culturali che sono importantissime, occorra un’inversione di tendenza a livello parlamentare: ci vogliono atti concreti, per il riconoscimento delle unioni, dei matrimoni e delle adozioni per tutte le coppie. Mentre Obama e parte del resto del mondo vanno avanti, l’Italia resta al palo, complici le pesanti ingerenze vaticane. Non solo oggi, ma tutti i giorni, noi crediamo che i diritti delle persone LGBTQ vadano rispettati e implementati. Combattendo anche una certa omofobia purtroppo dilagante e sdoganata spesso da esponenti politici del centrodestra».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

"Ha ragione il Papa a dire che ci troviamo in una nuova Babele, ma questa è il frutto della crisi del capitalismo che provoca enormi sofferenze e guerre tra i poveri. Allora non basta denunciare la Babele ma occorre individuarne le cause. Quella biblica era dovuta all'arroganza degli uomini e delle donne, questa è data dall'arroganza della finanza e delle multinazionali che stanno distruggendo la civiltà in Europa per fare i propri interessi. Solo la messa in discussione di questo capitalismo di rapina può evitare una crisi di civiltà, una nuova babele".

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