Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-FdS e Augusto Rocchi, responsabile nazionale Economia di Rifondazione comunista-FdS, dichiarano:

«Da oggi si sancisce la totale liberalizzazione di negozi e centri commerciali nel decidere orari di apertura e chiusura, festività incluse: è l’ennesimo, durissimo attacco ai diritti di lavoratori. Questo è il risultato della decisione della Corte Costituzionale di rigettare i ricorsi di diverse Regioni che contestavano nel Decreto salva Italia la parte in cui si stabilisce la libertà di qualsiasi esercizio commerciale di apertura e di chiusura. Siamo a fianco dei lavoratori del commercio che si vedranno costretti – perché la realtà è che non avranno possibilità di scegliere – a lavorare, ancora di più di quanto già accade, anche nei giorni di festa. Con questo tipo di liberalizzazioni non si incentivano affatto i consumi, si colpiscono solo duramente i lavoratori e i piccoli commercianti, specie nei centri storici, a favore della grande distribuzione e dei centri commerciali».

"In merito alla vertenza aperta su "Liberazione", la società editrice Mrc conferma la piena disponibilità a valutare tutte le proposte utili a trovare positive soluzioni che, nell'ambito delle scarsissime risorse economiche disponibili, salvaguardino la continuità editoriale, l'occupazione, il pluralismo dell'informazione. Mrc ha richiesto un'urgente incontro al sottosegretario Malinconico per sollecitare le risposte ai quesiti da tempo avanzati ed il ripristino del fondo per l'editoria."

Mrc Spa

Liberazione, lunedì incontro tra Mrc e il Sottosegretario all'Editoria Malinconico

Lunedì 9 gennaio si svolgerà l'incontro, richiesto da Mrc (la società editrice di Liberazione), tra il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega per l'Editoria, Carlo Malinconico e Mrc stessa, assistita dalla Fieg.
Oggetto dell'incontro sarà «la situazione di Liberazione, che dall'1 gennaio 2012 ha sospeso le pubblicazioni cartacee e prosegue come quotidiano on line, la necessità di avere risposte concrete ed urgenti ripristinando il fondo di sostegno ai giornali di partito, di idee e cooperativi,l'urgenza di definire le modalità, la tipologia, i tempi e la quantità del finanziamento che emergerà dalla revisione del regolamento che è necessario sia tempestiva e che salvaguardi le iniziative editoriali vere. Mrc conferma dunque il massimo impegno nel tentativo di salvare Liberazione e di trovare positive soluzioni anche sul terreno occupazionale per i lavoratori».

MRC Spa

Roma, 5 gennaio 2012

Galan continua senza sosta la politica del suo predecessore Bondi.
Rodrigo Cipriani, amministratore delegato di Buonitalia spa, società per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari made in Italy ed ex amministratore delegato di Mediashopping, società di Mediaset, nominato presidente della nuova società Luce srl.
Giulio Malgara, amministratore delegato della Chiari & Forti (Gatorade, olio Cuore, Fido e Miao, salumi Negroni), nonché inventore dell’Auditel, nonché presidente della “Utenti pubblicità associati”, nominato presidente della Biennale di Venezia, la più importante istituzione culturale italiana e forse internazionale.
In questo modo il neo ministro per i Beni e le attività culturali pensa di continuare l’opera di Ronchey e di Spadolini, come aveva dichiarato nei suoi primi comunicati stampa?
Evidentemente Galan pensa che la cultura italiana e le sue istituzioni per riprendersi dai colpi mortali inferti dal governo Berlusconi abbiano bisogno dei prodotti alimentari, di manager che sanno vendere cibi per cani e gatti e di pubblicitari.
Una ragione in più per mandare a casa questo governo, prima che porti a compimento l’opera di distruzione della cultura italiana.

Stefania Brai
Responsabile nazionale cultura Prc

Roma, 7 ottobre 2011

Giovanni Russo Spena, responsabile nazionale Giustizia di Rifondazione comunista, dichiara:

«Sul testo che riguarda il disegno di legge sulla corruzione ancora una volta passa nelle Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali una linea di compromesso tra le esigenze berlusconiane e quelle del Pd che rende il testo troppo prudente e obiettivamente pasticciato sul piano della tecnica giuridica. Condivido il voto contrario dell’Idv: le inchieste in corso contro la Pubblica amministrazione saranno in un sol colpo vanificate. Il reato di “dazione ambientale” è stato cancellato e vi sono le premesse per ulteriori peggioramenti in Aula».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, ha dichiarato:

«La polemica tra Passera e Mussari è vergognosa: mentre loro fanno finta di litigare senza fare nulla di buono, le imprese muoiono e la disoccupazione cresce. In realtà Passera e Mussari sono come il gatto e la volpe, rappresentano entrambi gli interessi del capitale finanziario e non vogliono in nessun modo mettere in discussione lo strapotere delle banche e degli speculatori. Per garantire il credito alle imprese esiste una strada sola: trasformare la cassa Depositi e Prestiti in una Banca pubblica, che si possa finanziare dalla BCE all'1%, utilizzando quel denaro per finanziare le imprese e comprare titoli di stato senza speculare».

Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, ha dichiarato:

"Questa ulteriore manovra è il colpo di coda di una classe dirigente politica e imprenditoriale veramente indecente!

Dopo aver consentito di spostare e spostato il frutto del lavoro di tanti verso i patrimoni di pochi, le rendite, la speculazione finanziaria senza briglie, i paradisi fiscali; aver consentito e operato una massiccia delocalizzazione di imprese, aver eluso qualsiasi politica industriale volta all’innovazione ecologica ed all’occupazione; aver conseguentemente impoverito gran parte della popolazione; aver consentito ed ottenuto uno spudorato e crescente sfruttamento del lavoro, spezzettato e precarizzato in modo crudele… Ora vogliono farci credere che la soluzione del problema è farci lavorare di più, più a lungo e senza diritti e contratti nazionali di lavoro, allontanando la nostra pensione e accorpandoci le festività nazionali.

Dopo aver imbastito cricche, trame P2 P3 e P4 per rubare soldi agli enti pubblici centrali e locali vogliono farci credere che il problema siano il costo dei servizi pubblici locali, delle mense scolastiche, degli asili, dei contributi sugli affitti, dei trasporti pubblici, della gestione dei rifiuti… da tagliare, e privatizzare svuotando le casse di comuni province e regioni! Che il problema siano i miseri gettoni di presenza, di pochi euro a seduta, di qualche migliaio di consiglieri comunali e provinciali da mandare a casa insieme alla democrazia o gli stipendi di 1000/1500 euro al mese di operai ed impiegati pubblici e insegnati da bloccare e taglieggiare!

Ma oltre al danno c’è anche la beffa. Mentre attaccano welfare, pensioni, diritti, redditi da lavoro, non sfiorano neppure i grandi patrimoni e lanciano spot indecorosi sui redditi esagerati. Un presunto “contributo di solidarietà” che, ad esempio, a chi guadagna 12.000 euro al mese (156.000 euro l’anno) costerà meno di 50 euro al mese (il 10% della quota eccedente i 150.000 euro l’anno)!

Anche un bambino capirebbe che si vuole approfittare di questa crisi per riportare i rapporti sociali ed economici dell’Italia all’’800. Ben prima della nostra Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza che non a caso vogliono cambiare. Si tratta di un vero e proprio bombardamento dei diritti fondamentali con lo scopo di cambiare il panorama del Paese… renderlo ancora più desolante.

Oltre all’avidità distruttiva dell’attuale classe dirigente questo massacro è anche il frutto velenoso di politiche moderate del centro sinistra che abbracciando il “pensiero unico” e l’intangibilità del modello economico liberista, hanno operato per cancellare dalle istituzioni e dal Paese una sinistra capace di organizzare e rappresentare gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori, della popolazione italiana saccheggiata dalle spietate logiche del mercato globalizzato. Una sinistra realmente alternativa alla buia realtà presente.

Sollevare l’opposizione sociale a queste sanguinarie manovre nei luoghi di lavoro pubblici e privati, nei territori e nei municipi; organizzare la partecipazione delle cittadine e dei cittadini in difesa dei diritti, dei beni comuni, dei welfare ad ogni livello; costruire una sinistra di alternativa ed un fronte democratico in difesa della Costituzione. Questo vogliamo fare e faremo con tutte le nostre forze."


Ufficio stampa FdS: 3498315492

Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, ha dichiarato:
 
"Mentre nelle periferie britanniche, che per prime hanno sperimentato le tragiche politiche di privatizzazione, esclusione, precarizzazione, impoverimento del liberismo, non sono ancora spenti i fuochi della profonda crisi sociale in cui sprofonda tutta l’europa e l’occidente,  in Italia si fa a gara su chi è più obbediente alla cupola europea del capitale usuraio.  Su chi ha più fantasia nel mettere a punto misure “balneari” per fare a pezzi ciò che resta del welfare, dei servizi pubblici, dei diritti fondamentali e la stessa Costituzione.

Per l’esponente PD: niente di strano che sia il presidente della BCE a dettarci legge; il pareggio di bilancio in Costituzione è cosa buona; ed infine un bel Governo Istituzionale di larghe intese, che in nome di un presunto interesse generale ottenga ancora lacrime e sangue da chi ha già pagato!

Tutto ciò misura la distanza tra la società e le classi dirigenti di centro destra e centro sinistra che neppure di fronte allo sfaldamento sociale osano mettere in discussione i dogmi del “pensiero unico” tutto subalterno alle esigenze ed agli umori dei mercati.

Solo ridistribuendo la ricchezza, ridimensionando la finanza e riconvertendo ecologicamente l’economia si può uscire dalla crisi …tutto il resto fa parte della politica spettacolo il cui palcoscenico è sempre più traballante.

L’unica nota positiva è il ripensamento della Camusso che dopo aver apposto qualche firma indecente ora rilancia la patrimoniale e minaccia finalmente lo sciopero generale.

Questa è l’unica strada da imboccare su cui continuiamo a lavorare insieme a tutte e tutti coloro che chiedono un’alternativa al fallimentare e barbaro modello sociale ed economico in crisi."

Ufficio stampa FdS 349.8315492

Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, ha dichiarato:

"Massimo Mucchetti  sul  Corriere della sera di oggi scrive:  “torniamo chiederci se ci possa essere una ripresa duratura senza invertire la redistribuzione sempre più ineguale della ricchezza..” . Poi più avanti descrive il processo distruttivo della nostra economia con queste parole: “..ha congelato i salari reali e aumentato la disoccupazione a tutto vantaggio dei profitti”.

Ma non eravamo “fuori dalla storia” noi che non abbiamo mai smesso di gridarlo in questi anni?!?

Comunque a Mucchetti diciamo: benvenuto tra noi!  Meglio tardi che mai.

Ora però sarebbe doverosa un’autocritica del Corriere,  per aver contribuito in gran compagnia a questa deriva partecipando al massacro della sinistra in Italia con la censura o la caricatura delle nostre ragioni e delle battaglie.  Per aver ridotto la politica italiana alla “narrazione” di due poli contrapposti dentro lo stesso recinto del pensiero liberista; l’uno più temperato, l’altro più radicale, in lotta per “l’alternanza che non cambia”!

Un’alternativa c’è, fuori dalla sterile immaginazione di chi concepisce la politica e le sue prospettive solo dentro questo recinto! Ce lo ha dimostrato tra l’altro l’esito dei referendum di appena tre mesi or sono. ..E noi, nonostante le censure, stiamo lavorando per affermarlo!

Intanto domenica prossima saremo nelle piazze e nelle strade di questo Paese a raccogliere firme per chiedere tra l’altro: una tassa sui grandi patrimoni, il dimezzamento delle spese militari e degli stipendi delle caste; per  mettere un tetto agli stipendi dei manager ed ottenere la restituzione dei finanziamenti pubblici  dalle aziende che de localizzano; il blocco delle grandi opere inutili come la TAV in Val di Susa e il Ponte sullo Stretto, per destinarne le risorse alla riconversione ecologica dell’economia."

Ufficio Stampa  FdS
per contatti: 3498315492

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