Massimo Rossi, portavoce nazionale della Federazione della Sinistra, ha dichiarato:

“Ci son più cose in cielo e in terra di quante ne sogni la tua filosofia” viene in mente Shakespeare guardando i dati elettorali delle Regionali in Molise dove il riconfermato centro desta diventa forza di “minoranza relativa” e le opposizioni possono leggere nel voto tutte le loro contraddizioni e insieme tutte le potenzialità che la rinnovata voglia di partecipazione può offrire.

In questo contesto il risultato positivo della Federazione della Sinistra che elegge un consigliere regionale testimonia la vitalità di una forza che fa della pratica sociale la sua bussola e smentisce ancora una volta, come nelle elezioni Maggio scorso, quei sondaggi che ci danno, e paradossalmente continueranno a darci, per morti!

Come quelli del Tg di Mentana che ogni lunedì ci vogliono all’”uno virgola” a fronte del 9% dei compagni di SEL. I dati, molto ma molto diversi, puntualmente li sbugiardano mostrando che a sinistra innanzitutto c’è una potenzialità reale e consistente e che, contrariamente a ciò che loro vorrebbero, essa si articola come plurale e quasi equivalente.

I dati ci inducono ad affermare che quei sondaggi invece che registrare l’orientamento della gente vorrebbero orientarla altrove rispetto alla sinistra che noi rappresentiamo, che fa dell’alternativa la sua bussola, della coerenza sociale e dell’esercizio dell’autonomia politica la pietra angolare per dare una prospettiva e un progetto alla sinistra tutta.

Speriamo quindi che tanti sentano il ridicolo di indossare il mantello dei negromanti e degli astrologi e più che vaticini cerchino di guardare e raccontare la realtà."

Ufficio Stampa  FdS
per contatti: 3498315492

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, ha dichiarato:

«I ballottaggi consegnano un quadro politico in cui il sistema bipolare della seconda repubblica semplicemente non esiste più. Il Parlamento attuale è  completamente delegittimato perché le forze politiche che lo compongono sono minoranza nel paese.  Nel contempo là dove gli elettori hanno potuto, hanno punito chi sostiene il governo Monti. Vi è quindi una domanda di cambiamento che chiede pulizia, cambiamento e partecipazione ma anche la fine delle politiche liberiste di Monti. In queste condizioni il governo Monti non è legittimato a demolire i diritti dei lavoratori a partire dall’articolo 18: il governo nominato dalla Merkel e imposto da Napolitano tenga giù le mani dall’articolo 18».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

«I numeri dell’Inps parlano chiaro: gli esodati sono quasi 400mila, molti di più di quanti sarebbero inclusi nella proposta di “salvaguardia” contenuta nel decreto del governo e l’esecutivo era a conoscenza di questo numero. Abbiamo così la conferma che Il Ministro Fornero è in malafede ed è totalmente irresponsabile, mettendo in mezzo alla strada centinaia di migliaia di persone. Se ne vada a casa subito, dia le dimissioni e abbia il buon gusto di non farsi più vedere».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:

«Non solo la ministra Fornero ha consapevolmente e colpevolmente ridotto il numero degli esodati ma oggi ha anche la faccia tosta di dire che i vertici dell’Inps andrebbero sfiduciati: è lei che dovrebbe avere almeno la decenza di dimettersi. Siamo in presenza di un ministro che “dà i numeri” facendo un gioco al massacro sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici: se ne vada!».

«Finmeccanica mente sapendo di mentire. Il progetto Joint Strike Fighter, meglio conosciuto come F35, è strategico solo per gli Usa e per lobby dei mercanti di morte. La posizione espressa dal presidente e  amministratore delegato di Finmeccanica Giuseppe Orsi oggi in Commissione Difesa fa a pugni con i dati di fonti indipendenti e non risponde a nessuno  dei rilievi della campagna Tagliamo le ali alla guerra» . è quanto afferma Alfio Nicotra, responsabile nazionale Pace e Movimenti del Partito della Rifondazione Comunista.
«Le ricadute occupazionali in proporzione  ai faraonici stanziamenti richiesti  per il progetto sono minime – aggiunge Nicotra -  mentre sono larghe le maglie che consentono ai costi degli F35 di lievitare cammin facendo e tanti intermediari sono pronti a taglieggiare le casse dello Stato. L’Italia non ha accesso neanche al codice sorgente dell’elettronica del velivolo, la parte veramente robusta dell’investimento, e sarebbe completamente dipendente dagli Usa. Un progetto antieconomico che paesi atlantici come la Gran Bretagna hanno deciso, giustamente, di cancellare del tutto». Per Nicotra  «le pressioni della Finmeccanica dovrebbero essere respinte al mittente. Purtroppo il governo italiano è rappresentato dall’ammiraglio De Paola che da direttore degli armamenti  del Ministero della Difesa ha dato, alcuni anni fa, il via a questo progetto. Senza una mobilitazione popolare anche la riduzione di 41 caccia dei 131 previsti promessa dal Governo rischia di essere vanificata».

Roma, 13 marzo 2012
Ufficio stampa Prc

Dichiarazione di Roberta Fantozzi, della segreteria nazionale di Rifondazione Comunista:

"Non è dato conoscere il merito della discussione che si sta svolgendo in queste ore tra Confindustria e organizzazioni sindacali sul cosiddetto “avviso comune” su rappresentanza, democrazia sindacale, efficacia  dei contratti. Se fossero vere le indiscrezioni riportate su alcuni giornali, il quadro sarebbe negativo. Ma ancora prima di questo, quello che non va è esattamente la segretezza in cui si sta svolgendo questa discussione perché quello di cui si sta discutendo non è questione sindacale, ma riguarda lo statuto della democrazia nel nostro paese. Di questo si tratta quando è in ballo il diritto di lavoratrici e lavoratori di eleggere le proprie rappresentanze e il diritto di votare su piattaforme e accordi. La democrazia è negata in radice se non vive nei luoghi di lavoro. Ci auguriamo perciò che non si chiuda nessun accordo che non abbia alla base questi principi."

---- Ufficio Stampa Prc-Se

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista – Federazione della Sinistra, dichiara:

«Il governo Monti ha pesantemente aggravato la situazione italiana provocando l’aumento della disoccupazione, una gravissima recessione e la demolizione dei diritti dei lavoratori, a partire dall’articolo 18. Nessuna uscita dalla crisi economica e sociale è possibile senza mettere in discussione queste scelte – a partire dal Fiscal Compact - che sono destinate a fare danni per un ventennio. Per questo l’alleanza tra PD, SEL e UDC - che non si pone nemmeno lontanamente l’obiettivo di rovesciare le decisioni assunte dal governo Monti – non apre nessuna speranza. Per questo è necessario oggi costruire uno schieramento alternativo e di sinistra, che parta dal rovesciamento delle politiche e sociali di Monti e si candidi a governare il paese mettendo al centro la giustizia sociale e la messa in discussione dei diktat europei».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista – Federazione della Sinistra, dichiara:

«All’Italia serve la costruzione di una sinistra degna di questo nome, che metta in discussione radicalmente le politiche antipopolari dell’Europa e del governo Monti. Vendola al contrario ha scelto oggi l’alleanza con il Pd e con l’Udc, i due principali sostenitori di Monti.  È  un errore che rischia di togliere speranza al popolo della sinistra. Rifondazione Comunista ripropone a Sel come all’Idv e a tutte le forze che si oppongono alle politiche neoliberiste praticate dal centrodestra come dal centrosinistra la costruzione di un una coalizione di alternativa e di sinistra. Una coalizione da costruire in modo democratico e partecipato partendo dai territori e dai luoghi di lavoro».

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:


Trenta anni fa ero un giovane operaio della Fiat e Cesare Romiti mi buttò in Cassa integrazione a zero ore insieme a decine di migliaia di altri operai. Oggi, a distanza di 30 anni, Romiti critica Marchionne per il disimpegno Fiat in Italia. Condivido le parole di Romiti e - vista la fonte  segnalano che il manager in maglioncino si è spinto molto avanti nella distruzione della Fiat. Per questo Rifondazione Comunista ritiene necessario l'intervento pubblico e la nazionalizzazione nel caso in cui la Fiat dovesse arrivare alla chiusura di un altro stabilimento. Non si può assistere alla distruzione della Fiat pezzo dopo pezzo.

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