di Stefano Galieni
Rosario Rappa è entrato a far parte in questi giorni della segreteria nazionale della Fiom, la sua è una storia di rappresentante delle lotte dei lavoratori, in particolare in Sicilia che merita di essere ripresa.
«Sono in Fiom dal 1980, prima avevo fatto per 3 anni il bracciante agricolo, poi sono entranto in una fabbrica di scaldabagni, la Varm Boiler, nella linea di montaggio. Nel 1985 sono finito a lavorare a tempo pieno nella Fiom a Palermo».
Quindi la tua storia sindacale inizia in contemporanea con l’attacco padronale della Fiat, la famosa marcia dei quarantamila che ha portato a smantellare tanti diritti?
«Si e per certi versi è emblematico. Nei decenni precedenti c’erano state battaglie formidabili dei lavoratori per imporre il decentramento produttivo anche a Sud.