di Umberto Romagnoli
Quella del lavoro, si sa, è una storia di riscatto ed insieme di ricatto. Però, il ricatto non ha mai avuto l'impudente visibilità, la durezza e l'estensione che ha acquistato da Pomigliano in qua. E' sotto gli occhi di tutti, ma non sta bene dirlo. E' politicamente scorretto. Infatti, come era inevitabile, l'iniziativa referendaria in materia di lavoro ha suscitato le irate reazioni della politique politicienne. Improponibile, inopportuna, scriteriata. A prescindere dal merito sollevato dai quesiti depositati in Cassazione pochi giorni fa: un po' perché i nostri politici sono soliti comportarsi così e un po' perché essi ritenevano che «i faticosi, ma avanzati compromessi» raggiunti non potessero essere rimessi in discussione o, in omaggio alla regola per cui non si disturba il manovratore, tutt'al più toccava soltanto a loro aggiustarli.