di stefano Galieni
Si guarda il cielo dai paesi distrutti dalla catastrofe annunciata, si guarda verso ponente da dove dovrebbe giungere una perturbazione che per ora sembra non dover provocare nuove sciagure mentre il fiume Magra, tornato nel suo alveo, resta scuro e minaccioso. Ci si può fidare? I nubifragi dovrebbero interessare prima le province di Imperia e Savona, ma poi si avvicineranno e allora sarà difficile non pensare al fiume di fango e detriti che ha spazzato via uomini e cose, un incubo a cui non ci si può e non ci si riesce a rassegnare. Nel ponte di Ognisanti sono giunti, da ogni parte del Paese volontari a spalare fango, a ripulire, a mettere in salvo ciò che si poteva.