Tonino Bucci
Un microchip su campo verde, per il resto il colore che predomina è il rosso. Due slogan campeggiano, «Connettiamoci» e «Futura umanità», il primo una metafora presa a prestito dal linguaggio della rete, il secondo un flash back nella tradizione, gli albori del movimento operaio. È Rosa Rinaldi ad aprire dal tavolo della presidenza l'VIII congresso di Rifondazione comunista con un ricordo di Lucio Magri. In platea, in prima fila, siedono gli ospiti. C'è la Fds col suo portavoce Massimo Rossi, c'è Diliberto per il Pdci, Salvi e Patta, c'è anche una delegazione del Pd e De Cristofaro per Sel, Turigliatto per Sinistra Critica e Ferrando per il Pcl. E, sempre in prima fila, i partiti "fratelli" - come si diceva un tempo - i portoghesi, gli spagnoli, i greci, i cubani, i rappresentanti palestinesi. Il primo applauso scatta durante il discorso di saluto di Nando Morra, il presidente della Mostra Oltremare di Napoli, la struttura che ospita il congresso. «Anche un'azienda pubblica può essere governata bene».
Per la prima volta da tre anni a questa parte non si respira aria di ineluttabilità, non c'è quel cupio dissolvi che agguanta come una depressione e fa credere che non ci sia più nulla da fare.