110630landiniIntervista a Maurizio Landini di Fabio Sebastiani

Il testo dell'accordo con Confindutria solleva molti dubbi. In particolare sul voto dei lavoratori...
Non c'è. E non è previsto che gli accordi per arrivare alla firma debbano essere sottoposti al voto. Il punto, poi, è demandato alle organizzazioni sindacali e non assunto dalle controparti. Vorrei far notare che la soglia del "50% più uno" è un arretramento per la Cgil perchè da sempre la confederazione ha sostenuto, e sostiene, che il voto dei lavoratori sugli accordi è decisivo. Questa intesa in realtà non è in grado di dire che non ci saranno più gli accordi separati.

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Noi cittadini europei, liberi e  nel pieno esercizio dei nostri diritti civili e politici, chiediamo al Parlamento Europeo il RICONOSCIMENTO immediato dello Stato  indipendente e sovrano  di Palestina sui confini antecedenti il 4 giugno 1967, Stato di Palestina che vivrà in pace e sicurezza accanto allo Stato di Israele.
Firma la petizione


 

di Paolo Ferrero

L'ordine regna a Chiomonte, ma è vittoria di Pirro. Con un intervento militare che ha impegnato migliaia di agenti,  il Governo ha sgomberato stamattina il presidio No Tav di Chiomonte. Si tratta di un successo puramente militare, indegno di un paese civile, che non sposta di una virgola il problema politico, e cioè che la maggioranza della popolazione della valle è contraria a quest'opera dannosa per l'ambiente e assurda per le finanze pubbliche, visto il costo di 20 miliardi. Non a caso la Val di Susa in questo momento è bloccata da vari blocchi stradali, i lavoratori di varie aziende sono immediatamente scesi in sciopero e domani sera a Susa vi sarà una pacifica manifestazione di massa contro la TAV. Adesso che Maroni ha fatto la sua prova di forza contro la popolazione cosa pensa di fare, di militarizzare la valle per un decennio? Quella di stamattina è una pura e semplice follia che non risolverà nulla.

27/06/2011

valdisusaore 9.45 - La colonna delle Forze dell'Ordine si sta avvicinando sempre di più al piazzale della Maddalena dove è presente il presidio 'no Tav'. Al momento sulla zona è visibile un fitto lancio di lacrimogeni sparati anche dall'alto della montagna e, come comunica anche la radio che trasmette dal presidio, l'aria è ormai irrespirabile e i manifestanti stanno faticosamente cercando di resistere. Intanto diversi esponenti del movimento 'no Tav' stanno cercando di organizzare blocchi stradali in tutta la valle.

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110624no_tavdi Ambiente Valsusa

Spieghiamo perché, chiarendo una volta per tutte che non si oppongono solamente ad un’opera inutile ma anche ad una procedura autorizzativa che secondo noi non rispetta le vigenti leggi.
Altri e più complessi discorsi sono quelli sul modello di sviluppo, sull’autodeterminazione delle popolazioni, sull’evidente inutilità dell’opera, sui suoi costi economici insostenibili per il nostro Paese, sui motivi per cui grandi partiti e grossi industriali vorrebbero ristabilire il loro potere a forza di carabinieri e polizia in tenuta antisommossa.
Presto qualcuno potrebbe farsi male alla Maddalena, conosciamo i metodi imposti alle forze dell’ordine, già sperimentati al Seghino, a Venaus, alla stazione di Avigliana in occasione della protesta antinucleare. I presidianti della Maddalena sanno a cosa vanno incontro, e conoscono bene quali sono i motivi che li obbligano a presidiare. Molti cittadini però probabilmente non sanno che costoro presidiano anche la legalità. In questo senso sono persone speciali. Utilizzano la non violenza, la comunicazione, il dialogo, perfino la preghiera, eppure sono descritti come pericolosi antagonisti. A cosa si oppongono specificatamente in quel di La Maddalena?

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