di Alessandro Fatigati
In una lunga riflessione apparsa nel luglio scorso su l'Unità, Mario Tronti -poi ripreso con accenti diversi da Nichi Vendola e Michele Prospero- teorizzava il superamento delle “due sinistre” come condizione data e insuperabile del panorama politico italiano; un nuovo incontro dopo la diaspora dell'89 capace di sintetizzare la “radicalizzazione movimentista no global – new global” e la “terza via – Neue Mittel” di ispirazione Blairiana. Un “Balzo di tigre” costituente per il Paese, quale termine logico dell'esperienza del governo tecnico. A distanza di pochi mesi quell'analisi pare quanto mai priva di qualsiasi riscontro con la realtà, smentita senza appello da una crisi economica che in Europa come in Italia condiziona il dibattito politico - palesando il rapporto consequenziale fra strutture economiche e sovrastrutture sociali - tanto da riproporre schemi che non solo non superano la situazione del dopo-Berlino, ma che assumono i tratti di quanto già pienamente espresso nel novecento.


di Paolo Ferrero
di Antonio Ingroia
Se è vero che i sondaggi vanno presi con le molle, è anche vero che quando riflettono tutti la stessa tendenza, è probabile che non sbaglino. Il centrodestra sta recuperando, il centrosinistra perde terreno, la Rivoluzione Civile di Ingroia è in crescita costante. Questo è in sintesi il panorama disegnato dalla rilevazione SWG per “Agorà”. L’alleanza Pdl-Lega guadagna quasi due punti rispetto alla scorsa settimana(1.9%), attestandosi al 27,2%. Bersani e Vendola, invece, cedono nel confronto settimanale la stessa percentuale guadagnata dal centrodestra(1,9%), e si fermano al 33%. Stabile, ormai da tempo, il centro di Monti, che non raggiunge neanche il 14%. Respira invece Grillo, che dopo la flessione dei giorni scorsi recupera quasi un punto(0,9%). La sorpresa, infine, è la crescita di Rivoluzione Civile, il neo-movimento dell’ex pm Antonio Ingroia.
di Giuliano Garavini



