di Roberto Musacchio
Può un partito, un leader, che è per il Fiscal Compact, la Tav, le missioni militari, chiedere, anzi quasi imporre, di votare per lui, a me, che sono contro tutte quelle cose?
Mi sono interrogato sul fastidio profondo che mi hanno provocato le ultime uscite sul cosiddetto “voto utile” di Bersani e altri del Pd, e ho pensato che la cosa richiede qualche riflessione in più anche rispetto alle, per me, salutari risposte che circolano in rete e che invitano Bersani a rivolgersi a Monti, o gli ricordano il governo “tecnico” sostenuto insieme a Berlusconi, o prevedono starà ancora con Monti dopo il voto, o, appunto, legano l’”utilità” ai contenuti e alle idee.
E le riflessioni riguardano la natura della nostra democrazia, ma anche della nostra etica, e dei soggetti che agiscono sullo scenario pubblico, come i partiti.