121121ferreroIntervista a Paolo Ferrero di Massimiliano Di Giorgio (Reuters)
Dopo essere rimasta fuori dal Parlamento per più di quattro anni, Rifondazione comunista vorrebbe presentarsi alle prossime elezioni con una lista "No Monti" - ma non contro l'euro - a cui potrebbero partecipare l'Idv, esponenti della Fiom, attivisti No-Tav e con la benedizione del sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
Lo ha spiegato in un'intervista a Reuters, Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista, partito a cui i sondaggi attribuiscono il 2-3% delle intenzioni di voto.

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121121napolitano montidi Dino Greco
E' passato sotto il più assoluto silenzio di tutti i commentatori – anche i più assidui – del chiacchiericcio politico nazionale, l'intervento con cui l'altroieri Giorgio Napolitano ha speso il proprio endorsement per una replica del premierato di Mario Monti o – ad ogni buon conto – per un governo quale che sia purché ne prosegua le gesta, benedette dal Capo dello stato come la via maestra, anzi, come la sola via capace di portare l'Italia fuori dalle secche.
Ci eravamo abituati, in questo crepuscolo della Seconda Repubblica, al protagonismo border-line del Presidente, ma un'entrata così vistosa nella competizione elettorale dà il segno di quale sventramento abbiano subito le regole istituzionali di cui Napolitano si dice custode irreprensibile.

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121121germaniadi Tonino Bucci
L'agenzia di rating americana Moody's ha tolto la tripla A alla Francia e ha declassato il paese di Holland al livello Aa1. Il sistema bancario francese - questa la motivazione - sarebbe troppo esteso, cresciuto oltremisura e coinvolto, in maniera sospetta, con le economie indebitate dei paesi periferici dell'eurozona. Il declassamento potrebbe rendere più caro alla Francia l'approvvigionamento di capitali sui mercati finanziari con conseguente aumento del famigerato spread. A voler prendere per buoni i verdetti delle agenzie di rating - che non son certo la voce di dio - il rischio di bolle finanziarie e il rallentamento dell'economia reale avrebbero minato l'affidabilità della Francia nei confronti dei creditori.

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120225montidi Pitagora
Dopo un anno di governo Monti l’economia italiana sta peggio di prima. La situazione della finanza pubblica è peggiorata, la recessione è più grave, la distribuzione del reddito più disuguale. E nel 2013 tutto diventerà più difficile per i vincoli del Fiscal compact. Così, le alternative per la politica economica sono due…

È trascorso un anno dall’insediamento del governo di Mario Monti. Dopo la fine ingloriosa dell’egemonia berlusconiana, culminata con l’umiliazione subita dall’Italia al vertice dei capi di stato e di governo dell’Unione Europea di Cannes, il Capo dello stato incaricò il Professor Monti di dar vita a un nuovo governo con l’obiettivo di riacquistare la credibilità internazionale che, anche sui mercati finanziari, era stata perduta dal nostro paese; gran parte degli italiani appoggiò la scelta.

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121121beferadi Domenico Moro
A quanto pare, in Italia pagano le tasse i poveri e non i ricchi. Secondo Befera, direttore dell ’Agenzia delle entrate, ben un milione di famiglie dichiarano reddito zero, mentre oltre 4,3 milioni di dichiarazioni (il 20% del totale) risultano incoerenti, presentando uno scarto tra reddito
dichiarato e consumi effettivi. Le incoerenze sono maggiori per le imprese ed i lavoratori autonomi, che, al contrario di lavoratori dipendenti e pensionati, hanno
maggiori possibilità di sfuggire al fisco. Proprio sulle pensioni il bilancio sociale 2011 dell’Inps rivela un quadro penoso. La pensione media mensile è di 1.131 euro, che scende a 930 euro per le donne e a 920 euro nel Mezzogiorno.

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