di Roberto Musacchio
Era mezzanotte tra il 13 e il 14 quando sul mio facebook è apparsa la prima foto dei primi cortei che, di notte, davano il via a Madrid al lungo giorno dello sciopero europeo. Volti di ragazzi, di quel movimento straordinario che da più di un anno è protagonista di una lotta contro quella logica della austerità che era già iniziata con la decadenza di Zapatero e si è fatta poi durissima con la destra al potere.
E sono i volti dei ragazzi e delle ragazze che mi porto dentro da quando, dopo aver partecipato al corteo della Cgil, grande ma con quel non so che di irrisolto che viene dal manifestare senza avere una piattaforma chiara in testa, sono andato a vedere sfilare quello degli studenti medi. Una vera marea di volti e corpi, stretti stretti l’un con l’altra, che davano un senso di voglia e forza, di vita ancor prima che politica, che pure era tanta.