di Gianni Rinaldini
Sono interessato alla costruzione di un nuovo spazio politico come luogo di confronto e di approfondimento sulle pratiche di movimento, sulla lettura dei processi in atto e sulle scelte da compiere per contrastare e cambiare profondamente il segno sociale, culturale e politico dell’attuale deriva. Attraversiamo tempi cupi e difficili, riassumibili nel precipitare della crisi della democrazia, di quell’impasto di rabbia, rassegnazione e impotenza, che con il crescere del disagio sociale e delle disuguaglianze sociali, può costituire la condizione materiale per gli sbocchi più imprevedibili e pericolosi. Dalla lettura del documento preparatorio di questa assemblea costituente sono rimasto perplesso per lo scarto evidente tra l’analisi innovativa sul come stare insieme in questo nuovo spazio pubblico ed il precipitare nella enunciazione finale di un nuovo soggetto politico che evoca in qualche modo la scelta di una nuova formazione politica che si aggiunge a quelle esistenti.