120705monti bondidi Paolo Ciofi
I comportamenti recenti del governo e la crisi verticale in cui è precipitato il Pdl ci aiutano a fare chiarezza su una questione dirimente. Ed emerge questa verità: è Mario Monti il vero leader del centrodestra. Se per destra, come è giusto che sia, s'intende non semplicemente qualche nostalgico del fascismo e del manganello (che non manca), ma l'oligarchia della finanza e del denaro. Non si tratta soltanto della pesante impronta antipopolare della legge cosiddetta di stabilità, che in realtà destabilizza il Paese e lo inchioda a una lunga stagnazione: dichiarandosi super partes, il professore austero colpisce scientificamente solo da una parte. Con l'aggiunta della farsa della diminuzione delle tasse, che in realtà è un aggravio giacché la riduzione dell'Irpef non compensa l'aumento dell'Iva. Emergono almeno altri due fattori, che concorrono a mettere a nudo il sempre più chiaro dislocamento a destra del supertecnico imparziale.

Leggi tutto...

121015marano2di Stefano Galieni
Giovanna Marano sta percorrendo in lungo e in largo la Sicilia. Ha scelto di gettarsi, in ticket con Claudio Fava, in una sfida enorme, provare a dimostrare che esiste una Sicilia in grado di non lasciarsi sottomettere. Dirigente Fiom, si è gettata con passione in questa battaglia dopo che il candidato Claudio Fava era stato escluso a causa di una norma burocratica. Il contesto siciliano in cui si svolgeranno il 28 ottobre le elezioni per l’Assemblea regionale vede la destra divisa in due tronconi e il Pd esprimere un candidato che non rompe la continuità con la giunta Lombardo (Mpa) e che include anche l’Udc.

Leggi tutto...

121015austeritydi Alfonso Gianni
In un suo recente post, Stefano Fassina ha giustamente ricordato che Olivier Blanchard, capo-economista del Fmi, nell'ultimo World Economic Outlook, denunciava un "errore" non da poco: quello di considerare pari allo 0,5 il moltiplicatore con cui calcolare gli effetti depressivi sul Pil delle riduzioni del deficit di bilancio.
Lo stesso Fmi ha poi calcolato che tali moltiplicatori vanno stimati entro una forbice che va da 0,9 a 1,7. Quindi una riduzione del deficit di 100 anziché produrre una contrazione della crescita del Pil di 50, ne provoca in realtà una tra due e quasi quattro volte superiore.
Il guaio è che tutte le misure restrittive di bilancio adottate in Europa in questo periodo facevano riferimento alla prima cifra, quella errata.
Giustamente è lo stesso Fassina ad avanzare la tesi che dunque non si tratti di un errore tecnico ma di un caso (l'espressione è presa a prestito da Krugman) di confidence fairy, ossia di una versione fantastica artatamente diffusa a scopi ingannatori.

Leggi tutto...

121015corruzionedi Franco Frediani
Si parla addirittura di seconda Tangentopoli. I casi del Lazio, della Lombardia, della Sicilia e di altri episodi che sono saltati alla ribalta della cronaca, non sono che la punta di un iceberg che affonda le radici in un sistema che favorisce, dalla notte dei tempi, il proliferare di queste "pratiche". Il Guardasigilli, Paola Severino, sottolinea che "si impone oggi la necessità di essere molto attenti e di combattere con tutta la forza possibile un fenomeno dilagante". Annuncia la ferma volontà di mettere in pratica quanto prima il ddl anticorruzione, che comunque andrà in aula martedì. Si tratta davvero di un "fenomeno dilagante", o di qualcosa che ci portiamo dietro da una vita? Non è una domanda tendenziosa quanto semmai l'invito ad approfondire una sorta di analisi storica che potrebbe veramente cambiare l'approccio alla questione.

Leggi tutto...

121015carotedi Filippo Barone
C’era una volta il bastone, ossia le tasse, per tutti; e la carota, le detrazioni, ossia lo sconto, applicato a chi era in condizione di maggiore difficoltà, gli ultimi per intenderci. Hai problemi di salute? Sconto. Spese per i figli a scuola? Sconto. Sei strangolato dal mutuo? Sconto. Ma le carote stanno sparendo, nel disegno di legge di Stabilità. Soprattutto per quei contribuenti che guadagnano attorno alla soglia di applicazione della legge, 15mila euro l’anno, mille netti al mese. Non proprio gli ultimi, ma quasi. Basta attendere fino alla prossima primavera quando dal commercialista, superato lo choc di veder finire nel cestino buona parte delle ricevute portate a corredo della dichiarazione dei redditi, sentiremo effetti. Retroattivi: si parte dai redditi di quest’anno. In barba allo statuto del contribuente.
250 EURO IN MENO. Il principale provvedimento è un obolo di 250 euro a testa: un taglio per i due tipi di sconti principali, le deduzioni (che riducono il reddito imponibile) e le detrazioni (sconti direttamente sull’imposta da pagare).

Leggi tutto...

Cerca

Sostieni il Partito


 

COME SOTTOSCRIVERE

  • tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.
  • attivando un RID online o utilizzando questo modulo
  • con carta di credito sul circuito sicuro PayPal (bottone DONAZIONE PayPal sopra)

Ricordiamo che le sottoscrizioni eseguite con la causale erogazione liberale a favore di partito politico potranno essere detratte con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno