di Giovanni Russo Spena
Credo di poter offrire uno squarcio di memoria documentale e di indagine giurisdizionale sulla cosiddetta trattativa Stato/mafia. Parlo di un processo che costituisce l'occasione di una ricostruzione addirittura antropologica della formazione di gruppi dominanti e del comando politico/mafioso. Fu Gramsci ad individuare la categoria di "sovversivismo" degli italici ceti dirigenti. Non a caso l'attuale blocco di potere sta facendo di tutto perchè il processo di Palermo si areni, mistificandolo come ossessione personale "populista" e protagonistica del dott. Ingroia e qualche altro magistrato. Anche molti giornali del centrosinistra si adoperano strenuamente per l'insabbiamento. Non si vuole che si scopra (anche giudiziariamente) che la mafia ha partecipato alle politiche dell'alternanza della Seconda Repubblica,dalla trattativa con Dell'Utri e il "riciclaggio"milanese del denaro di mafia alle trattative con settori del centrosinistra per chiudere la fase stragista della mafia corleonese e tornare alla "normalità" degli equilibri quotidiani tra finanza, amministrazione, politica.