ikea2di Antonio Sciotto
Si erano beccati perfino le manganellate della polizia, il 2 novembre scorso, quando erano stati caricati al presidio davanti ai magazzini Ikea di Piacenza. Ma gli addetti al facchinaggio non si sono arresi, e dopo oltre due mesi di lotte hanno ottenuto il reintegro di 9 lavoratori sospesi dalle cooperative in appalto di cui sono dipendenti. L'accordo è stato siglato due sere fa con la mediazione del Comune, anche se i sindacalisti del SiCobas, che hanno gestito la vertenza, precisano che la mobilitazione non si fermerà fino a quando le condizioni di lavoro non torneranno «normali». E sì, perché seppure il committente sia la «civilissima» svedese Ikea, sembra che gli addetti alla logistica - il 90% extracomunitari - si siano trovati a lavorare in condizioni pessime e con salari da fame: il sindacato, coloritamente, parla di «semischiavismo».

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ciedi Iside Gjergji
A. H., cittadino marocchino, viveva con la famiglia e lavorava come artigiano a Gioia Tauro quando la polizia lo ha trovato senza documenti e portato nel Cie di Isola Capo Rizzuto. Una volta arrivato nel centro è stato costretto a permanere – come egli ha poi raccontato al Tribunale di Crotone – in condizioni igieniche precarie, in ristrettezza di pasti e di luoghi all’aria aperta. Il 9 ottobre 2012, A. H. scopriva che sua madre era in coma. Chiedeva di poter andare a visitare la madre, ma il permesso gli veniva negato. Fu così che prese la decisione di protestare contro la restrizione della sua libertà e contro quelle condizioni di vita, che – secondo quanto dichiarato da A. H. al giudice – ‘manco gli animali’ conoscono.

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eccidiofonderiedi Cristina Provenzano
62 anni fa alle Fonderie Riunite di Modena furono uccisi 6 operai e oltre 200 persone rimasero ferite negli scontri con la polizia. Questa mattina l'eccidio è stato ricordato con una cerimonia alla quale hanno partecipato anche i testimoni di allora. Fra questi, Fermo Meschiari: “Era il 1950 e noi della sezione del Pci già alle 4 del mattino eravamo qui pronti per controllare cosa stava succedendo; la polizia era sopra alle strutture e faceva il tiro al piccione”. O Iride Malagoli, sorella di Arturo Malagoli: “Ero in gravidanza, mio fratello poco prima aveva lasciato a casa nostra la sua bicicletta. E' stato terribile”.

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ciampipierodi A67
Piero Ciampi è sicuramente tra gli artisti più originali della scena cantautoriale italiana e allo stesso tempo il più dimenticato. L’artista livornese, scomparso il 19 gennaio 1980, è stato spesso considerato un artista maledetto per vie del suo grande amore per l’alcol e la sua scrittura drammaticamente vera. “Bisogna pagar pegno a Piero Ciampi”, diceva Fabrizio De Andrè, ed è quello che hanno fatto i “Letti Sfatti”, giovane rock band napoletana. Il trio rock – Jenna Romano: voce e chitarra, Roberto Marangio: basso e Mirko Del Gaudio: batteria – che, nel 1999, vince il premio Ciampi, ha collaborato con nomi del calibro di Beppe Barra ed Erri De Luca.

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ingroiarivoluzionedi Antonio Ingroia
Buongiorno, dottor Ingroia, bentornato in Italia”, la voce gentile dell'hostess Alitalia mi sveglia. Sono le 7 del 7 gennaio. Mi affaccio dal finestrino e vedo le luci dell'alba che illuminano ll'Appennino. Sul monitor dell'aereo le immagini di Prometeus, l'ultimo film dell’immaginifico Ridley Scott. Il protagonista si interroga sulle domande cruciali : “ Da dove veniamo? Qual è il nostro scopo? ”, nella storia aggiornata del mito del titano Prometeo che voleva dare alla razza umana piena dignità e perciò venne cacciato dall'Olimpo. Le domande cruciali che ogni tanto bisogna porsi nella vita per non vivere alla giornata. Per avere obiettivi alti, ambiziosi.

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