di Ezio Locatelli* - 

Prepariamoci ad una ripresa del conflitto sociale. Diventa sempre più evidente, ogni giorno che passa, che quella che stiamo vivendo è una situazione tutt’altro che pacificata in cui vengono alla luce molti motivi di contrasto sociale. Perché questa situazione non ci crolli addosso e possa invece costituire un punto di svolta occorre avere chiara l’urgenza di uno scatto d’iniziativa, di una attivazione di forze, di forme di azione, occorre assumere consapevolezza dei nuovi compiti politici.

Sono ormai innumerevoli i dati sfornati da istituzioni e istituti di ricerca che attestano l’aumento spaventoso delle disuguaglianze di reddito e di ricchezza in misura mai vista prima. Da una parte la ricchezza straripante di poche centinaia di affaristi, top manager, imprenditori d’assalto. Apprendiamo che gli stipendi di quest’ultimi sono saliti sino a 649 volte in più della retribuzione di un dipendente (nel 1980 erano superiori di “appena” 45 volte). Dall’altra parte siamo di fronte a una massa enorme di disoccupati, precari, pensionati poveri, lavoratori e soprattutto lavoratrici con paghe da fame sottoposte alla falcidia del boom inflazionistico. L’ultimo rapporto Inps parla di un terzo di lavoratori dipendenti con paghe al di sotto dei mille euro, una misura neanche sufficiente per provvedere alla propria sussistenza, veri e propri “schiavi salariati” come li avrebbe definiti Karl Marx. Iniquità spaventose quale effetto di trent’anni di politiche neoliberiste predatorie ed ancor più oggi quale effetto di una crisi pandemica e di una guerra i cui costi sono scaricati senza ritegno su chi sta in basso alla piramide sociale. Iniquità all’origine di un magma di protesta e di rabbia sociale. Soltanto stando dentro questo campo complesso e contraddittorio, incontrando la rabbia, lo scontento, il senso di repulsione che c’è in milioni di persone possiamo pensare di riaprire la sfida per la costruzione di una nuova soggettività di cambiamento.

La frattura oltre che sociale è politica con i partiti di governo e di sistema che hanno esaurito la loro attrattività su gran parte dell’elettorato popolare. Questa parte di elettorato bistrattata, impoverita non nutre più alcuna fiducia o interesse nei confronti della politica politicante dei partiti tradizionali che hanno operato in senso contrario agli interessi popolari, per la demolizione di conquiste e diritti sociali. All’ultima tornata delle elezioni amministrative e poi a quelle politiche sono andati a votare quasi solamente le classi con reddito medio alto. Gli operai e gli elettori a basso reddito o non sono andate a votare o hanno votato a destra per frustrazione o protesta, non certo per adesione ideologica. Una destra che, sia detto, non trova di meglio che attaccare l’unico strumento di contrasto all’impoverimento di una parte crescente della società rappresentato dal reddito di cittadinanza. Lorsignori vanno avanti con le spese di riarmo e guerra  ai poveri. Con questa realtà sociale allo sbando bisogna fare i conti. Ci serve un partito e una proposta politica che parli al sentimento di estraneità di quella ampia parte di società disincantata, che ha smesso di votare o che vota contronatura. Dobbiamo essere coerenti con noi stessi, con la nostra proposta di alterità per non essere vissuti come una articolazione del sistema politico, di un sistema che ha prodotto con i governi di centrodestra e centrosinistra devastazioni sociali a non finire.

Il momento è cruciale. Siamo a un punto della crisi che può innescare processi di cambiamento, di lotte, di modifiche sociali che sfida qualsiasi cosa che passi per routine politica. In questo contesto la Conferenza Nazionale di Organizzazione di Rifondazione Comunista deve ambire ad una riorganizzazione delle nostre forze, a una ripresa di una iniziativa nella crisi sociale mossi dalla convinzione della indispensabilità di una forza comunista e della necessità di guardare al suo futuro. Di una forza non autocentrata ma che oltre alla propria esistenza e al proprio rilancio si ponga il problema di pensare alle forze del cambiamento nella loro dimensione generale. Rifondazione Comunista ha fatto la scelta di dare vita insieme ad altre forze a Unione Popolare. Lo abbiamo fatto con l’idea di costituire un movimento politico di massa che sia di riferimento per le classi popolari del nostro paese. Un movimento in itinere che metta insieme tutte le forze disponibili in opposizione al governo Meloni e alle forze che fanno parte del sistema di guerra. Detto in sintesi il rilancio di Rifondazione Comunista, la costruzione di Unione Popolare, l’internità all’organizzazione del conflitto di classe rappresentano i tre piani fondamentali di impegno per rilanciare la battaglia per l’alternativa e la trasformazione sociale. I prossimi mesi saranno decisivi per l’avanzamento dl questo nostro progetto politico. Spendiamoli bene.

*segreteria nazionale, responsabile organizzazione Prc-Se

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Car@ compagn@

con la presente chiediamo ai regionali Prc-Se di coordinarsi con le federazioni provinciali del Partito al fine di garantire, ovunque, senza eccezione alcuna, lo svolgimento delle Conferenze di Organizzazione territoriali entro i tempi previsti e secondo le modalità già indicate nelle circolari precedenti (ulteriori informazioni sono raccolte nel riquadro in prima pagina del sito nazionale dedicato alla Conferenza di Organizzazione).

Inutile ribadire che le Conferenze devono essere l’occasione per coinvolgere l’insieme delle compagne e dei compagni nel processo di riorganizzazione, rafforzamento della presenza e iniziativa politica del Partito in rapporto a quella che è la nuova fase politica e alla costruzione di processi unitari a sinistra (vedi Unione Popolare).

All’organizzazione nazionale Prc-Se vanno subito comunicate le date delle Conferenze regionali e quelle provinciali (le date delle Conferenze di Circolo saranno coordinate dalle Federazioni) nonché eventuali richieste di partecipazione alle stesse al seguente indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Raccomandiamo altresì, contestualmente allo svolgimento delle Conferenze, di impegnarsi al massimo per portare a compimento il tesseramento 2022.

In attesa di un riscontro, fraterni saluti.

Ezio Locatelli
Segreteria nazionale, responsabile Organizzazione Prc-Se

Car@ compagn@,

di seguito inviamo il report dei due incontri partecipati che abbiamo avuto sul tema del diritto alla Casa e del caro bollette con i promotori della campagna “Noi non paghiamo” e con Unione Inquilini, con indicazioni utili all’avvio e alla promozione di un intervento politico su tali temi.

Nello specifico, alleghiamo bozze di volantino e documentazione varia (tra questa i ricorsi Onu), atta a svolgere una campagna sociale nei caseggiati popolari e ad attivare sportelli sociali:

Documentazione (7 allegati):

  1. Estratto Transform - ricorso ONU
  2. Indirizzi mail formulario e per inoltro ricorso
  3. Esempio di ricorso presentato
  4. Diffida al sindaco
  5. Report
  6. Esempio ricorso Firenze
  7. Come si presenta il ricorso al Comitato Onu

Volantini:

Per ulteriori informazioni rivolgersi a Monica Sgherri, responsabile nazionale politiche per la Casa Prc-Se (cell. 3355304554) che ha curato report e allegati vari.

Fraterni saluti e buon lavoro

Ezio Locatelli
Responsabile naz.le Organizzazione Prc-Se

Nicolò Martinelli
Responsabile naz.le Politiche Sociali Prc-Se

Monica Sgherri
Responsabile naz.le Diritto alla Casa, diritto all’Abitare Prc-Se

Car@,

il deliberato del CPN del 15/16 ottobre, come già sapete, ha riavviato il percorso di svolgimento della Conferenza Nazionale di Organizzazione “Immaginiamo il futuro, cambiamo il presente“, che si terrà il 14/15 gennaio 2023.

Vi comunichiamo nuovamente le date stabilite:

  • le Conferenze di Circolo (entro il giorno 23 novembre)
  • le Conferenze di Federazione (entro il 4 dicembre)
  • le Conferenze dei Regionali (entro il 18 dicembre e solo per motivi eccezionali entro e non oltre il 10 gennaio)

Vi trasmettiamo nuovamente copia del verbale e del questionario che attengono alle Conferenze di Circolo e di Federazione (i verbali per i regionali saranno trasmessi nei prossimi giorni) con indicate le modalità di trasmissione alle Federazioni e al nazionale.

E’ molto importante dedicare attenzione alla compilazione on line e all’invio tempestivo di tali moduli per monitorare l’andamento della Conferenza, per avere altresì il quadro sullo stato del Partito, delle proposte di riorganizzazione e del lavoro portate avanti nei territori.

Di seguito, vi trasmettiamo nuovamente i collegamenti per la compilazione on line dei verbali Circolo e Federazione e del questionario di Circolo:

Sul sito nazionale di Rifondazione Comunista, in un apposito spazio dedicato alla Conferenza, troverete tutto il materiale utile allo svolgimento della nostra discussione. Sempre in questo spazio abbiamo previsto di pubblicare contributi vari di discussione e di lavoro. I contributi andranno inviati all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Ci auguriamo che questo spazio venga colto e utilizzato come una opportunità per favorire una migliore circolazione orizzontale delle idee e delle esperienze tra i territori, il nostro corpo militante e i gruppi dirigenti.

Colgo l’occasione per chiedere a tutte le Federazioni e i Circoli di impegnarsi a fondo nella campagna straordinaria per il Tesseramento 2022, ponendoci l’obiettivo di reiscrivere il cento per cento delle iscritte e degli iscritti dell’anno scorso.

In allegato, vi inviamo Il Documento finale del CPN del 15/16 ottobre “Costruire l’opposizione alla guerra, al carovita, alle destre" e vi reinoltriamo i Documenti della Conferenza nazionale Organizzazione

Buon lavoro a tutte e tutti.

Ezio Locatelli
Segreteria nazionale, Responsabile Organizzazione Prc-Se

Car@ compagn@

Rifondazione Comunista, unitamente alle altre soggettività che compongono Unione Popolare, aderisce e partecipa alla manifestazione nazionale per la pace che si terrà a Roma sabato 5 Novembre 2022. L’indicazione è di ritrovarci alle ore 13,00 a Piazza dell’Esquilino per poi entrare nel corteo pacifista poco dopo la sua partenza da Piazza della Repubblica.

Alla manifestazione parteciperemo con nostre parole d’ordine a partire da quella che ha orientato tutte le nostre iniziative: No alle guerre - Contro Putin Contro la Nato - No all’invio della armi - Pace subito.

Oltre a rimarcare la necessità immediata di fermare la guerra e imporre da subito la via della trattativa e della soluzione diplomatica è importante rimarcare la nostra contrarietà a qualsiasi politica bellicista di governi e di partiti di varia natura. Una politica fomentata dall’aumento delle spese militari e dall’invio di armi nel teatro di un conflitto che oltre a causare immani sofferenze, enormi danni materiali e sociali rischia sempre più di trasformarsi in un conflitto nucleare.

Come sapete gli organizzatori della manifestazione chiedono di non portare bandiere di partito. L’indicazione che diamo al fine di connotare la nostra presenza è di essere presenti con bandiere palestinesi, curde, della pace nonché con cartelli e striscioni recanti il doppio simbolo di Rifondazione Comunista e Unione Popolare, materiali che chiediamo di predisporre a livello territoriale.

Sempre sabato 5 novembre, alle ore 11.00, in Piazza Vittorio Emanuele, a Roma si terrà “l’assemblea nazionale per la pace, la giustizia sociale e ambientale, contro le disuguaglianze e l’esclusione” (promossa da centinaia di sigle sociali e sindacali).

Dopo gli interventi programmati l’assemblea confluirà nella manifestazione pacifista di piazza della Repubblica passando da Piazza Esquilino dove è previsto il ritrovo delle forze di Unione Popolare.

Invitiamo tutt@ ad adoperarsi per organizzare la più ampia partecipazione, coordinandoci con associazioni o sindacati per organizzare pullman o altre modalità di trasporto.

Partecipiamo numeros@.

Fraterni saluti

Maurizio Acerbo, segretario nazionale Prc-Se
Ezio Locatelli, segreteria nazionale, responsabile organizzazione Prc-Se

Car@ compang@

il fallimento delle politiche neoliberiste è ormai sotto gli occhi di tutti. Ma le conseguenze di questa gravissima crisi economica, inflazione, extraprofitti- caro bollette ricadranno sulle classi sociali più fragili. Il rapporto Caritas fotografa una situazione di grande diseguaglianza sociale: 5,570 milioni persone in povertà assoluta, corrispondente al 9,4% della popolazione. Il 43% delle persone in stato di povertà assoluta vive in affitto!

Già da ora milioni di persone sono schiacciate dalla povertà e subiscono il dilemma se pagare l’affitto o pagare le bollette energetico o se mangiare.

Obiettivo del PRC è quello di costruire campagne di mobilitazione contro il caro vita e a difesa del diritto alla casa, bloccare prima dell’insorgere di sfratti per morosità incolpevole o bloccarne l’esecuzione con la forza pubblica in assenza di un alloggio sostitutivo facendo ricorso all’ONU.

Esempi e pratiche virtuose nel partito sono state realizzate a Padova, Bergamo e a Verona.

Obiettivo è che diventino pratiche di tutto il partito e dei suoi sportelli Casa, promuovendo una campagna nazionale di difesa del diritto alla casa e diritto all’abitare.

Con questi scopi e la volontà di rinsaldare il rapporto e la collaborazione con Unione Inquilini, prosegue il confronto e il secondo appuntamento è programmato per giovedì 3 novembre, ore 20.45 .

Partecipano Walter De Cesaris, Segretario Unione Inquilini, Cesare Ottolini, U.I. e Alleanza internazionale degli Abitanti, Cesare Ligutti, Avvocato U.I.

Data l'importanza dei temi trattati, inoltriamo la circolare in oggetto - indirizzata soprattutto ai territori - per conoscenza anche ai/le componenti il CPN e il CNG, invitando i/le compagn@ che vogliano partecipare alla riunione a comunicare la propria presenza rispondendo a questa comunicazione.

Nella mattinata di giovedì 3 novembre sarà inviato link per partecipare all’incontro. Vi invitiamo ad organizzare la partecipazione.

Fraterni saluti

Ezio Locatelli
Responsabile naz.le Organizzazione Prc-Se

Nicolò Martinelli
Responsabile naz.le Politiche Sociali Prc-Se

Monica Sgherri
Responsabile naz.le Diritto alla Casa, diritto all’Abitare Prc-Se

Car@ compagn@

lunedì 24 ottobre, ore 20.45, è convocato un incontro on line dei/le segretari/e e responsabili organizzativi regionali, dei/le segretari/e provinciali per discutere dello svolgimento della Conferenza di Organizzazione, del rilancio del Tesseramento 2022 a Rifondazione Comunista nonché delle prossime scadenze di mobilitazione.

Come già sapete, il Comitato Politico Nazionale del nostro Partito, in occasione della discussione post voto del 15/16 ottobre, ha deliberato di riavviare il percorso di svolgimento della Conferenza Nazionale di Organizzazione momentaneamente sospeso per la concomitanza della campagna elettorale. La Conferenza Nazionale si terrà il 14/15 gennaio 2023.

Entro quella data, in base alle nuove scadenze che ci siamo dati, dovranno essere svolte le Conferenze di Circolo (entro il giorno 23 novembre), di Federazione (entro il 4 dicembre), dei Regionali (entro il 18 dicembre e solo per motivi eccezionali entro e non oltre il 10 gennaio) sulla base del mandato e dei documenti già approvati (pubblicati sul sito nazionale nel riquadro “Immaginare il futuro, cambiare il presente” dedicato alla Conferenza di Organizzazione). Lo svolgimento della Conferenza dovrà tenere altresì conto delle novità di quadro politico e sociale delineate nel documento finale del Cpn “Costruire l’opposizione alla guerra, al carovita, alle destre

Le Conferenze dovranno essere l’occasione per rilanciare il Tesseramento 2022 a Rifondazione Comunista non solo in rapporto alle iscritte e agli iscritti dell’anno scorso ma ai tanti e tante con cui abbiamo interagito e con cui ci siamo confrontati in campagna elettorale.

All’incontro (il link dell’incontro sarà inviato lunedì mattina) parteciperà il segretario nazionale Maurizio Acerbo

In allegato, inviamo la locandina sul Tesseramento 2022, da diffondere anche sui social.

In attesa di incontrarci, i miei i fraterni saluti.

Ezio Locatelli
Segreteria nazionale, responsabile Organizzazione Prc-Se

Tesseramento 2022 Locandina

Oggetto: campagna contro il carovita e il caro bollette, per il diritto alla casa.
Incontro on line martedì 18 ottobre, ore 20.30

Rincari delle bollette di luce e gas, e dei beni del "carrello della spesa" sono al massimo, secondo l'Istat dal 1983. L'inflazione sfiora il 9% mentre salari e pensioni sono fermi.

Sono le classi sociali meno abbienti su cui ricadranno le conseguenze drammatiche di questo aumento generalizzato, obbligate a scegliere tra mangiare, riscaldarsi o pagare l’affitto.

Vittime predestinate saranno altresì molti piccoli produttori e i piccoli commercianti costretti a cessare l'attività perché strangolati dai costi energetici.

In queste settimane decine di iniziative di protesta organizzate dalla Rete Nonpaghiamo.it o altre realtà locali denunciano questa situazione e la richiesta è quella di ridurre il costo delle bollette energetiche ad un livello accessibile, altrimenti, dal 30 novembre, verrà lanciata un'auto sospensione dei pagamenti.

Per organizzare la protesta e forme di contrasto contro il carovita e l'aumento delle bollette, per organizzare la difesa del diritto alla casa dai molti casi di morosità incolpevole abbiamo organizzato un primo incontro online martedì 18 ottobre, con inizio ore 20.30, a cui tra gli altr@, hanno assicurato la loro partecipazione Walter De Cesaris, segretario nazionale Unione Inquilini, Michela Arricale, avvocata e legal team “Noi non paghiamo”, Marco de Guio, Unione Inquilini Sesto San Giovanni, Marco Chino, portavoce “Noi non paghiamo”.

Tutte le realtà territoriali di Rifondazione Comunista in indirizzo sono invitate a organizzare la partecipazione curando in particolare l’invito alle compagne e compagni impegnat@ sui temi sociali e del diritto alla casa.

Nel primo pomeriggio di lunedì 17 ottobre vi sarà inviato il link per il collegamento alla riunione, attraverso la piattaforma informatica Cisco Webex.

Fraterni Saluti

Ezio Locatelli Resp. Organizzazionena zionale Prc.Se
Nicolò Martinelli Resp. nazionale Politiche Sociali Prc-Se
Monica Sgherri Responsabile nazionale Politiche Casa Prc-Se

di Ezio Locatelli -

Andiamo avanti in una linea di ricerca di unità, allarghiamo lo spettro delle forze coinvolte e coinvolgibili in una operazione che sia di nome e di fatto di Unione Popolare ma questa linea va perseguita al di fuori da scorciatoie politicistiche, velleitarie del tipo superiamo le forze preesistenti, “facciamo un nuovo partito” oltretutto sulla base di proposte precostituite.

Il tema della convergenza delle forze di opposizione al governo di centrodestra e alle politiche neoliberiste rimane più che mai uno dei temi cruciali del momento che non può essere archiviato con la campagna elettorale. Anzi.
Vanno raccolte e messe in relazione tutte le forze disponibili di critica e di contestazione ad un modello economico e sociale d’impronta oligarchica, autoritaria, un modello rivolto ad un sistematico attacco a qualsiasi cosa che abbia attinenza con l’uguaglianza, i diritti sociali, i beni comuni. Dopo il governo Draghi adesso è il turno della destra estrema, razzista, fascisteggiante, stiamone pur sicuri, in sostanziale continuità con il modo di organizzare e far funzionare l’economia di guerra assurta a modello di riferimento nel nostro paese.

Una convergenza di forze di opposizione e di alternativa da proseguire in rapporto al concreto dispiegarsi di un protagonismo, di un movimento di lotta popolare tutto quanto da costruire nei luoghi di lavoro, nella società civile contro le politiche di impoverimento sociale e di guerra. Questo è un punto decisivo.
Dev’essere chiaro una volta per tutte, tanto più dopo ii risultato non positivo di Unione Popolare (a parte la straordinaria esperienza della raccolta firme grazie all’impegno militante di forze organizzate), che non c’è nessuna preminenza delle forme leaderistiche che possa sopperire a sinistra alla mancanza di insediamento sociale.

Ed ancora, non basta evocare il superamento delle storie politiche per ottenere risultati di novità e di avanzamento politico così come è sbagliato relegarle a scoria divisive del novecento. I nuovi partiti a sinistra, rappresentativi di movimenti reali, non nascono mai per partenogenesi elettorale. Questa è una assoluta semplificazione, un esercizio astratto che rischia di precludere alla possibilità di fare passi in avanti.
Adesso è il momento di cimentarsi in un percorso comune, di coagulo di energie tra soggetti diversi, soggetti che pur mantenendo la propria specificità intendono praticare una forma organica di opposizione e riproporre una alternativa di società.

Facciamolo nel pieno riconoscimento e valorizzazione delle diverse esperienze e storie collettive o individuali, da Manifesta, a Dema, Pap, Rifondazione Comunista o tant@ altri, singoli, associazioni, forze politiche, sociali che auspichiamo possano unirsi in un fronte comune di lotta. Questa è l’esperienza che noi abbiamo fatto e acquisito anche in relazione alle ultime elezioni amministrative di Torino, in piena consonanza con figure importanti come Angelo d’Orsi.

Per quanto ci riguarda più direttamente il tema dell’unità chiede anche un cambio di passo di Rifondazione Comunista, la necessità di lavorare ad una riorganizzazione, rinnovamento e rilancio della sua presenza, della sua azione politica come una delle condizioni necessarie, ineludibili per far avanzare la lotta sul terreno della giustizia sociale, dell’eguaglianza, della solidarietà, della riconversione eco-socialista. Per quanto ci riguarda lavoreremo in questa direzione.
La sinistra tutta, per avere la forza di stare da protagonista nel nuovo ciclo politico e di lotte sociali, deve essere capace di ricominciare una nuova esistenza senza per questo dover recidere le proprie radici.

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di Ezio Locatelli -

Queste elezioni politiche, come temevamo, sono andate male, molto male. Va aperta una riflessione senza scomporsi dato che i prossimi mesi di forti turbolenze sociali metteranno tutto nuovamente a soqquadro politico. In queste elezioni la destra estrema, populista, razzista e fascisteggiante vince alla grande – quintuplicati i voti di FdI di appena quattro anni fa - intercettando la rabbia cresciuta sul terreno di una crisi sociale e politica priva di una rappresentanza a sinistra.

Dev’essere chiaro, ciò è potuto accadere per palesi responsabilità politiche. La responsabilità di chi si è identificato – Pd e centro sinistra in primo luogo - con un sistema economico plasmato dai poteri forti, di legittimazione della guerra, un sistema basato sul furto legalizzato di denaro e di potere da parte di pochi a danno di molti che provoca degrado sociale e distruzione di risorse naturali. Peraltro la destra, una volta dismessa la maschera elettorale, ha già detto di volere andare avanti sulla stessa strada, alla bisogna con fare più autoritario.

Per quanto ci riguarda, come Unione Popolare, non è bastato mettere in campo tutte le energie e le adesioni disponibili sul terreno elettorale - grazie a tutt@ coloro che l'hanno fatto - per dare il senso di una rappresentanza al disagio sociale e alla contrarietà alla guerra. Non poteva bastare non solo per la precipitazione in tempi brevi della campagna elettorale, l’oscuramento mediatico a cui siamo stati sottoposti, il meccanismo perverso del voto utile che ha premiato questa volta il M5S, quanto per l’assenza di un movimento sociale generalizzato.

Le sorti di nuova soggettività e di rappresentanza politica a sinistra non sono mai l’esito di una operazione meramente propagandistica o elettorale, della personificazione di una operazione politica. Sono sempre e innanzitutto il risultato dell’apertura di una contesa sociale nel Paese. Da qui dobbiamo ricominciare per la ricostruzione possibile e necessaria di una forza di alternativa. Proprio per questo non dobbiamo deflettere come Unione Popolare dal lavoro di convergenza di tutte le forze antagoniste, antiliberiste, ambientaliste, pacifiste stando tuttavia su basi reali, pensando e lavorando sulla ripresa di un movimento di partecipazione e di contestazione sociale alle politiche di sistema. Non sarà un pranzo di gala, ma questo è il compito che abbiamo davanti nei prossimi mesi, quello di far vivere e rafforzare l’unione di forze critiche, antagoniste nel conflitto sociale come condizione necessaria per riaprire un orizzonte di speranza. (e.l.)

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