di Ezio Locatelli* -

C’è poco da stupirsi – da indignarsi sì – che Silvio Berlusconi se ne sia andato in pompa magna, con l’aureola del grande condottiero. Il potere è sempre stato per il potere. Ciò che è significativo, la riprova di un cambiamento di clima sociale, è la reazione dell’opinione pubblica. Questa volta, più di altre volte, la maggioranza delle persone ha dato dimostrazione di essere da un’altra parte, di non identificarsi nella maschera del “potere dei pochi”.

Quella del padrone di Mediaset, del suo spregiudicato potere economico e multimediale è storia che ha segnato pesantemente la vicenda politica degli ultimi trent’anni. È la storia di una controrivoluzione che ha dato preminenza politica alla ricchezza e alla proprietà, che ha fatto tabula rasa degli elementi di democrazia sociale e rappresentativa sanciti dalla Costituzione. Un progetto costruito sulla messa fuori gioco dei partiti organizzati e programmatici, in specie dei partiti delle classi subalterne, osteggiati per la loro capacità di opporre una qualche forma di resistenza alla marcia trionfale della ricchezza e del potere dei pochi.

Un progetto che ha puntato tutto sulla frantumazione sociale, sulla competizione tra territori, sull’individualismo sfrenato. L’introduzione del sistema uninominale e del maggioritario, la personalizzazione della politica sono stati funzionali allo spostamento dei rapporti di forza a favore delle classi abbienti. Disgraziatamente sono state le stesse forze di sinistra e poi di centrosinistra che, invece di assolvere al compito di resistere alle prevaricazioni della grande ricchezza, di farsi carico della questione sociale, hanno contribuito allo smantellamento del sistema proporzionale, degli organismi di azione collettiva.

Svuotato dalla questione sociale l’antiberlusconismo è risultato inefficace ai fini della costruzione di una alternativa credibile. Uno svuotamento che è anche dei giorni nostri, quella di una opposizione di centrosinistra al governo Meloni che in larga parte non segna alcuna significativa differenza sul piano delle politiche economiche e di guerra rimanendo tutta interna ad uno stesso blocco sociale di interessi. Scalare un futuro diverso significa sottrarsi a questo gioco della politica tutta uguale.

Se è vero che la scomparsa di Berlusconi non chiude automaticamente un ciclo, il ciclo della restaurazione capitalistica, tuttavia non possiamo non vedere che c’è materia prima per un possibile cambiamento. L’ondata di malcontento, di rabbia e disprezzo per le istituzioni, che hanno peggiorato drasticamente le condizioni di vita e di lavoro di milioni di persone, segna una rottura sociale. Una rottura a cui rispondere non col politicismo d’accatto ma lavorando a una ripresa delle lotte e del conflitto, lavorando per trasformare le spinte sociali in rapporti di forza.

Questa è la sfida del nostro tempo. Solo con la potenza attiva di tale antagonismo è possibile pensare di ricostruire una base di consenso ampia a una forza comunista, a una sinistra di alternativa. Qui devono tornare a risiedere le ragioni di un impegno personale e collettivo.

*resp. organizzazione nazionale Prc-Se

direfare giugno23 500

Carissime, carissimi,

come sapete, l’avvio della campagna sulla legge di iniziativa popolare promossa da UP per introdurre in Italia un salario minimo legale è fissato per il 2 giugno, data scelta anche per il legame simbolico con la festa della Repubblica che la Costituzione vuole fondata sul lavoro.

Consapevoli di quanto una buona partenza sia importante per la pubblicizzazione della proposta invitiamo tutte le federazioni, soprattutto quelle delle città capoluogo, a organizzare nella giornata del 2 giugno presidi e banchetti in luoghi significativi per il lancio della raccolta sulla lip per il salario minimo in base ai criteri di seguito esposti.

Aspetti politici. Laddove oltre al Prc esistono altri soggetti promotori di Up si concordino anche iniziative comuni; nelle situazioni in cui è presente solo il Prc facciamoci carico noi dell’organizzazione delle iniziative.

Aspetti organizzativi. La qualità dell’iniziativa in termini numerici e organizzativi è decisiva per la percezione esterna della stessa. Quindi sono importanti la mobilitazione del maggior numero possibile di compagne/i e l’utilizzo dello striscione, del manifesto e dei volantini di cui sono stati inviati i files, da stampare localmente, e le bandiere sia di UP che di partito.
Insieme alla raccolta delle firme si colga l’occasione per stringere contatti, raccogliere mail e numeri di telefono e chiedere alle persone di sottoscrivere per l’autofinanziamento

Comunicazione.
Prima dell’iniziativa. Nel mentre a livello nazionale si convoca la conferenza stampa che si terrà a Roma è importante che in tutti i territori si inviino comunicati a tutti i media locali e segnatamente ai tg regionali (specificando luogo, giorno e ora dell'iniziativa/lancio campagna che si farà nel rispettivo territorio), utilizzando nel caso quello ricevuto dal nazionale (in allegato), invitandoli a seguire l’evento.

Durante l’iniziativa. Si producano brevi video del presidio con interviste e foto, molto importanti per il rilancio delle iniziative sui social a tutti i livelli, da inviare poi agli indirizzi che seguono. Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; Whats app: Anna Camposampiero 339 211 9597.

Raccolta dei moduli. Una volta raccolte e autenticate le firme si raccomanda di procedere alla certificazione periodicamente (una volta al mese) per evitare accumuli che poi rendono tutto più complicato; i moduli completi di certificazioni andranno raccolti dai regionali che avranno cura di inviarli al nazionale del Prc quando raccolti solo da noi o ad Up (comunicare comunque il dato al partito). L’indirizzo nazionale del Prc è Via degli Scialoja 3, 00196, Roma.

Auguriamo buon lavoro a tutte e tutti noi consapevoli di quanto L’impegno organizzativo del nostro partito sia importante per il raggiungimento, e auspichiamo il superamento, dell’obiettivo delle 50 mila firme da raccogliere. I regionali riceveranno a breve una proposta con gli obiettivi di raccolta firme per ogni regione che poi dovranno tradurre in obiettivi per le singole federazioni.

Attenzione: la raccolta delle firme sulla lip per il salario minimo va accompagnata con quelle sulle lip di Riprendiamoci il Comune e sui due referendum contro la guerra (seguirà circolare).

In allegato il comunicato stampa di UP e una tabella per la raccolta dei dati delle persone interessate a ricevere comunicazioni.

Fraterni saluti

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale Prc-Se
Antonello Patta, segreteria nazionale, responsabile Lavoro Prc-Se
Ezio Locatelli, segreteria nazionale, responsabile Organizzazione Prc-Se

Comunicato Stampa

 

Unione Popolare: 2 giugno, parte la campagna contro i salari da fame

 

Il 2 giugno, in numerose città italiane, inizia la campagna di raccolta firme promossa da Unione Popolare affinché si introduca, anche in Italia, un salario minimo orario di almeno 10 euro. Quella che lanciamo è una Legge di iniziativa popolare, di cui alleghiamo il testo, depositata in Cassazione che ci vedrà per sei mesi nelle piazze, davanti ai luoghi di lavoro, soprattutto laddove le condizioni di sfruttamento si manifestano in tutta la loro spregiudicata arroganza. Il salario minimo esiste in gran parte dei Paesi europei, con quali motivazioni, governi di centro sinistra e di destra, hanno impedito l’introduzione di tale misura anche da noi? Siamo il Paese in cui il potere d’acquisto degli stipendi si riduce ogni giorno, da anni anche a causa dell’inflazione ed è per questo che proponiamo un’indicizzazione automatica del salario minimo, nel rispetto dei Contratti di categoria che non devono scendere mai sotto tale cifra. La nostra è una proposta concreta contro l’impoverimento dilagante e per il rispetto della Costituzione che impone “una retribuzione…sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa”.
Che la “festa della Repubblica” sia anche un giorno di mobilitazione per i diritti del lavoro su cui è fondata la Carta costituzionale.

 

Coordinamento Unione Popolare

Carissime, carissimi,

siamo in dirittura d’arrivo per l’avvio della campagna per la raccolta di firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare sul salario minimo.

Non è qui il caso di sottolineare l’importanza di questa iniziativa con cui si vuole fornire una risposta a milioni di lavoratrici e lavoratori con salari sotto la soglia di povertà, operare per l’unificazione delle molteplici figure lavorative private di diritti e determinare una conquista che può aumentare il potere contrattuale dei lavoratori.

Il lancio della campagna avverrà con una conferenza stampa che si terrà il 2 giugno, festa della Repubblica (fondata sul lavoro) in concomitanza con l’avvio, nello stesso giorno, della raccolta firme in tutta Italia.

L’impegno organizzativo del nostro partito come sapete è, come sempre, fondamentale per il raggiungimento e, auspichiamo, il superamento dell’obiettivo di raccogliere 50 mila firme entro i 6 mesi previsti dalla legge.

Vi inviamo subito i materiali necessari a predisporre tutto quanto necessario per essere pronti a partire il 2 giugno e faremo seguire a breve un’altra circolare con indicazioni organizzative (monitoraggio della raccolta, centralizzazione della raccolta dei moduli ecc) e sulle modalità di comunicazione.

Attenzione! Occorre che vi attiviate da subito per la vidimazione dei moduli secondo le indicazioni contenute nel vademecum e per le richieste di occupazione del suolo pubblico per i banchetti.

Buon lavoro a tutte e a tutti

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale Prc-Se
Antonello Patta, segreteria nazionale, responsabile Lavoro Prc-Se
Ezio Locatelli, segreteria nazionale, responsabile nazionale Organizzazione Prc-Se

di Ezio Locatelli* -

Come da impegni assunti nella recente Conferenza di Organizzazione riprendiamo la pubblicazione del notiziario “dire fare rifondazione”. In questa Conferenza ci siamo dati l’obiettivo di andare a un recupero di forza organizzativa e insediamento sociale del Partito insieme alla costruzione di un campo comune di forze alternative al sistema liberista convinti, come siamo, che la ripresa di mobilitazione e opposizione nel nostro paese necessiti di una forte soggettività politica. Di una soggettività guidata dall’idea di un rapporto stretto con tutte le forme del conflitto sociale. Diversi sono i segnali che preludono ad una possibile riapertura di spazi sociali e politici. Crisi, pandemia, guerra hanno minato le basi del consenso tradizionale, prodotto rotture nei comportamenti e nelle consuetudini. Rotture che modificano radicalmente il ruolo della politica, di una politica della trasformazione, nella vita sociale. Ruolo da esercitare più che mai in rapporto ai processi reali, sul piano dell’azione pratica, dell’organizzazione degli interessi dei ceti popolari. Men che mai servono le narrazioni propagandistiche disgiunte dalla realtà. Serve incontrare la rabbia, il malessere e anche la resistenza di milioni di persone che vivono sulla propria pelle il peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita. Serve dare una risposta al sentimento di estraneità di quell’ampia parte di elettorato popolare disincantata che ha smesso di votare ma non di pensare alla necessità di un cambiamento. Serve opporsi concretamente alle scelte predatorie dei poteri economici, alle politiche liberiste e di guerra portate avanti a livello politico e di governo da parte delle forze di destra come di quelle del centrosinistra. Bisogna avere prontezza nel cogliere l’occasione di scelta e di cambiamento che si prospetta. Dopo anni di desertificazione politica stiamo andando incontro ad una situazione in cui ridiventa possibile ritrovare una certa fiducia nella capacità di agire, di costruire nuovi conflitti, di individuare nuovi obiettivi politici in rapporto ai settori sociali più colpiti dalla crisi e dalla guerra. In questa situazione torna il tema cruciale del nostro lavoro, della politica fatta di partecipazione, volontà, lotta politica. La sinistra di alternativa, più che mai, si costruisce col fare e sul fare, al di fuori da scorciatoie politiciste. Per questo abbiamo pensato di rieditare “dire fare rifondazione” quale strumento di socializzazione delle lotte e delle pratiche portate avanti dal Partito nei territori, nei luoghi del conflitto e della sperimentazione sociale. Utilizziamolo, riproduciamolo, diffondiamolo tra le iscritte e gli iscritti e i simpatizzanti del nostro Partito. Diamo il senso pratico delle ragioni del nostro rinnovato impegno personale e collettivo.

* responsabile organizzazione Prc-Se

All'interno:

Il vero volto del governo Meloni si mostra con tutta l’arroganza possibile: abbandonare gli strati più fragili o poveri. Ciò che viene fatto cancellando il reddito di cittadinanza così come non rifinanziando il fondo per il contributo fondo attivi e per la morosità incolpevole.

Anche in conseguenza della mancanza di lavoro totale o parziale, molte famiglie non potranno sostenere un canone locativo speculativo, con un'ulteriore impennata degli sfratti.

Dopo decenni di governi di centro destra e di centro sinistra, a fronte di questi provvedimenti devastanti, anche questo governo non prevede un piano straordinario Casa per affrontare il bisogno di alloggio a canone popolare.

Avevamo già denunciato il crescente dilemma delle famiglie obbligate a scegliere tra mangiare o pagare l’affitto o le bollette con il rischio conseguente di sfratto per morosità, o distacco delle utenze. La situazione è drammatica: quasi il 10 % delle famiglie italiane sotto la soglia di povertà assoluta di cui poco meno della metà vive in affitto!

I primi provvedimenti concreti di questo governo di destra provocano una accentuazione dell’allargamento della forbice sociale con effetti sempre più drammatici, diseguaglianze sempre più laceranti: la mancanza di casa nega a una famiglia il diritto di crescere con dignità e serenità i propri figli, la mancanza di alloggi e i posti letto a prezzo esoso negano il diritto allo studio a centinaia di studenti che quindi non possono permettersi un posto letto e che - non casualmente – in questi giorni stanno manifestando in molte città italiane

Rifondazione e i suoi sportelli è impegnata nella difesa degli sfratti, nel sostegno alle famiglie per rientrare nelle graduatorie comunale, nella difesa del diritto alla casa preparando i ricorsi all’ONU per grave violazione dei diritti umani quando le famiglie sono abbandonate agli sfratti con forza pubblica senza nessun supporto da parte delle amministrazioni.

Per rifare il punto sulla pratiche degli sportelli e sulle situazioni dei vari territori, per costruire vertenze e campagne di mobilitazione contro il caro bollette e il diritto alla casa, per bloccare l’esecuzione degli sfratti senza soluzione abitativa alternativa, è indetta una riunione

Giovedì 25 maggio, ore 21.00

Piattaforma Zoom https://us02web.zoom.us/j/83036451240

Inoltre

Relazioni: Monica Sgherri, resp.le diritto all’Abitare, Walter De Cesaris, Segretario Unione Inquilini, Cesare Ottolini, U.I. e Alleanza internazionale degli Abitanti, Ezio Locatelli, segreteria nazionale PRC, resp.le Organizzazione, Nicolo Martinelli, segreteria nazionale PRC, responsabile Partito sociale.

Hanno garantito il loro intervento:

Sandro Targetti, sportello Resistenza Casa; Loredana Marino, sportelli a Salerno, Valeria Alloccati, Trentino; Chiara Petrelli, Messina; Fabio Cochis S.O.S. Casa, Bergamo; Daniela Ruffini, Sportello sociale Padova; Walter Rapattoni, Abruzzo; Ninni Cirincione , Palermo; Marco Carroccia, sportello casa Cinecittà Roma; Fabrizio Baggi, segretario regionale Lombardia; Fiorenzo Fasoli, sportello PRC Verona.

Data l'importanza dei temi trattati, inoltriamo la circolare in oggetto - indirizzata soprattutto ai territori - per conoscenza anche ai/le componenti il CPN e il CNG, estendendo l’invito a partecipare a compagn@ interessati/e e invitandoli a comunicare la propria presenza a

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Saluti comunisti

Monica Sgherri, Resp.le diritto alla Casa e diritto all’Abitare PRC-SE
Ezio Locatelli, Segreteria nazionale, Resp.le Organizzazione PRC-SE
Nicolò Martinelli, Segreteria Nazionale, Resp.le Partito sociale PRC-SE

Siano all’ennesima riprova che la linea di Altra velocità Torino Lione è un’assurdità che grida scandalo. Dopo che il Coi (Conseil d’orientation des infrastructures), l’organo francese che valuta le opere pubbliche, ha ribadito per l’ennesima volta che non ha alcun senso realizzare la nuova linea di Alta velocità Torino Lione, i lavori dell’opera vanno fermati, punto e basta. Sono numerosi gli studi che contestano costi dell’opera decisamente superiori ai benefici, che dimostrano l’assenza di una domanda di traffico corrispondente.

Meglio, dicono ancora gli studi, concentrarsi sul potenziamento della linea esistente riducendo così, di molto, le spese di investimento. Soltanto logiche speculative, affaristiche possono ancora giustificare la realizzazione di un’opera faraonica, inutile che tra le altre distruzioni comporta lo scavo di un tunnel di oltre 57 chilometri sotto il Moncenisio. Logiche che hanno trovato da sempre sponda in tutte le consorterie politiche di destra e centrosinistra, consorterie che non hanno trovato di meglio che fare la guerra al movimento NoTav. Oggi ci sono ancora più ragioni di ieri per contrastare il Tav in Valsusa. Siamo a fianco del movimento No Tav nella lotta contro un’opera assurda e distruttiva fino alla vittoria!

*Segreteria nazionale Rifondazione Comunista-Sinistra Europea,
coordinamento nazionale provvisorio di Unione Popolare

Care e cari compagne/i in indirizzo,

in attuazione di quanto deciso unitariamente nella Direzione nazionale del PRC-SE del 27 aprile u.s. (vedi documento allegato su “ antifascismo, campagne contro la guerra, salario minimo e tesseramento” ), si è svolto nei giorni scorsi un incontro fra una delegazione della Segreteria nazionale guidata dal segretario Acerbo con una delegazione del COMITATO ITALIA PER LA PACE, comitato promotore del referendum contro la guerra, con la presenza tra gli altr@ del prof. Mattei.

Nella riunione è stata concordata la nostra modalità di partecipazione come PRC-SE alla campagna referendaria, sia in termini di iniziative autonome con banchetti di raccolta firme, appena possibile in maniera contestuale alla raccolta firme per la legge di iniziativa popolare (LIP) da noi promossa per il SALARIO MINIMO (raccolta firme che partirà a breve, a cui seguiranno indicazioni da parte del Dipartimento nazionale Lavoro), e sia in termini di raccordo unitario con il COMITATO PROMOTORE.

Data di inizio raccolta firme per il referendum contro la guerra è 22 APRILE 2023.

Questa data è importante, perché da essa decorrono i 90 giorni di tempo per la raccolta firme su tutto il territorio nazionale.
Sono stati predisposti due moduli in pdf stampabili su foglio A3, grammatura ideale non inferiore a 120 gr/mq, da piegare a metà con l’indicazione del singolo quesito
referendario, 35 righe disponibili, la parte relativa all’autenticazione delle firme e la parte riguardante la certificazione elettorale.

VI INVIAMO, pertanto, in allegato un articolato VADEMECUM con la descrizione di tutte le operazioni necessarie.

La nostra priorità come PRC-SE ed eventualmente come UNIONE POPOLARE è quella di concentrarci sull’organizzazione dei banchetti per permettere, come detto sopra, la contestualità con la raccolta firme per LIP da noi promossa per il SALARIO MINIMO.

AMMISSIBILITA’ del quesito referendario:

Il quesito referendario, incollato qui sotto, è - a nostro avviso – AMMISSIBILE ai sensi dell art. 75 della COSTITUZIONE (e degli art. 7 e 27 della legge 352/70), e la spinta politica derivante dalla raccolta firme nei banchetti, oltre quella on line, E’ NECESSARIA PER AUMENTARE LA COSCIENZA E LA CONOSCENZA POPOLARE.

«Vuoi tu che sia abrogato l'art. 1 del decreto-legge 2 dicembre 2022, n. 185 (Disposizioni urgenti per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorità Governative dell'Ucraina), convertito in legge n. 8 del 27 gennaio 2023 nelle parole: "E' prorogata, fino al 31 dicembre 2023, previo atto di indirizzo delle Camere, l'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorità Governative dell'Ucraina, di cui all'art. 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, nei termini e con le modalità ivi stabilite."?»

Care compagne e cari compagni in indirizzo siamo, ovviamente a Vostra disposizione per ogni chiarimento e/o integrazione, scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando a Raffaele Tecce (3346603135).

Affettuosi saluti comunisti

Ezio Locatelli, segreteria nazionale, responsabile Organizzazione PRC-SE
Raffaele Tecce, segreteria nazionale, responsabile Enti Locali ed Ufficio Elettorale PRC SE

di Ezio Locatelli* -

E’ partita la campagna straordinaria del tesseramento a Rifondazione Comunista, campagna che durerà fino al 4 giugno. L’obiettivo che ci poniamo è di andare a un’ulteriore crescita di Rifondazione rispetto ai risultati positivi conseguiti l’anno scorso grazie anche e soprattutto al lavoro di svolgimento della Conferenza Nazionale di Organizzazione. Sappiamo di un obiettivo ambizioso, controcorrente dato il clima di delegittimazione se non di criminalizzazione del comunismo. Il neoliberismo è anche questo, il tentativo di espungere, di rendere inammissibile, con tutti i mezzi necessari, qualsiasi pensiero critico, qualsiasi tipo di opposizione situata al proprio esterno. Ma detto ciò pensiamo anche che questo sia un momento di possibilità, di crisi del capitalismo. Una crisi generale pervasa da minacce cruente – guerre, cambiamenti climatici, disuguaglianze insostenibili - che sono motivo di inquieto ripensamento. Un’occasione che va colta in pieno.

Prima c’era il pensiero unico, adesso c’è il suo contrario. Una parte maggioritaria di popolazione, quella che più vive sulla propria pelle la perdita di reddito, sicurezza sociale, salute, che più vive le ricadute delle scelte di riarmo e di guerra, non è più disponibile a stare al gioco della politica tutta uguale. E’ la politica portata avanti dalle forze liberiste di destra o di pseudo sinistra che fa solo gli interessi di classe di chi sta in alto della scala sociale contro chi sta in basso. Sono sempre di più i segnali di insofferenza, esodo, rifiuto per un sistema che non fa altro che peggiorare la condizione lavorativa e di vita di larghe masse popolari. In questa situazione non si tratta più solo di andare “in direzione contraria e ostinata”. Dopo la distruzione politica subita negli ultimi tre decenni abbiamo la possibilità di riguadagnare l’idea di dovere essere altro da un sistema ingiusto, insostenibile, fallimentare. Questa possibilità c’è a condizione di esserci, di riprendere piglio, capacità di iniziativa, di impegnarci in un lavoro di rifondazione dell’antagonismo politico, di ridare vigore a un progetto di trasformazione sociale. C’è a condizione di un rilancio dell’organizzazione – insieme al rilancio del progetto – perché le diverse forme di critica e di messa in discussione del sistema non vivono a lungo senza forme organizzate di contrapposizione dei più deboli con i più forti.

Ecco perché lanciamo una campagna straordinaria di tesseramento a Rifondazione Comunista. Lo facciamo nel nostro piccolo mossi dalla grande ambizione di ridare forza a un progetto di prassi collettiva, di contribuire alla costruzione di luoghi comuni di confronto e mobilitazione, come nel caso di Unione Popolare, al di fuori di qualsiasi forma di autoreferenzialità. Lo facciamo con l’ambizione di contribuire alla riscoperta delle ragioni del comunismo, della necessità storica di una forma sociale libera da ogni forma di sfruttamento, della necessità di un mondo liberato dalla guerra che è il tema centrale che figura sulla tessera di quest’anno.

Scriveva Gramsci:” uno degli idoli più comuni è quello di credere che tutto ciò che esiste è naturale esista”. Dobbiamo buttare a gambe all’aria tutti quegli idoli e discorsi che cercano di convincerci della nostra impotenza, i discorsi che parlano solo di crisi o di guerra ma non della possibilità di liberarsene, discorsi che sono in ritardo rispetto a una realtà in ebollizione, discorsi che non agiscono la possibilità di costruire il cambiamento. Iscriversi a Rifondazione Comunista è una scelta per l’oggi e per il domani, la scelta di essere parte di un progetto trasformativo che è contro il presente e che al tempo stesso è animato da una idea di costruzione di futuro.

*Segreteria nazionale,
responsabile Organizzazione Prc-Se

Care compagne e cari compagni

Come sapete abbiamo aderito come Partito alla Staffetta per la Pace del 7 maggio.
Domenica 7 maggio alle ore 12 da ogni chilometro del percorso parte un/una portabandiera della pace con eventuali accompagnatori/trici così che tutta Italia contemporaneamente percorre un km per 4000 km.
Alla conclusione del chilometro chi vuole può proseguire.

Facendo riferimento alla circolare già inviata diamo ulteriori indicazioni:

1) fate girare messaggio:

per partecipare alla 'Staffetta per l'umanità' si può mandare messaggio whatssapp al numero 3420191578 indicando nome, cognome, numero di telefono e città di residenza, regione. Verrete ricontattati per info e dettagli.

2) per la staffetta vanno portate le bandiere della pace, ma non vi sono preclusioni di principio alle bandiere di partito, striscioni, cartelli. La cosa migliore che chi porta bandiere del partito o di UP abbia anche quella della pace. Utili i cartelli di cui sotto.

3) contattate referenti regionali dell'organizzazione di Santoro indicati in precedente circolare.

Vi invitiamo quindi, una volta aver concordato la presenza di compagne e compagni alla staffetta come indicato nella precedente circolare a:

- Indossare i cartelli contro la guerra, nelle varie declinazioni, già usati a partire dal novembre scorso e in occasioni delle recenti celebrazioni del 25 aprile, e i cui pdf alleghiamo

- Utilizzare se possibile striscioni che riportino il nostro slogan “fuori la guerra dalla storia”, il cui pdf alleghiamo

- Contattare i media locali a cui inviare comunicati stampa che rimarcano nostra partecipazione alla Staffetta e invitarli al chilometro/spezzone coperto da compagne e compagni nostri

- Realizzare brevi video dei/delle segretari/e delle federazioni/circoli coinvolti nella Staffetta prima della partenza, dopo, durante

- Realizzare brevi video delle compagne e dei compagni (max 1 minuti, registrati in orizzontale, possibilmente utilizzando il microfono delle cuffie per ridurre il disturbo ambientale) alla partenza, ai cambi di staffetta, nei momenti di concentramento di persone

- Fare foto delle compagne e dei compagni impegnate/i nella staffetta

TUTTI I MATERIALI FOTO E VIDEO DEVONO ESSERE MANDATI ALLA MAIL

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
entro le 18.00 di domenica 7 maggio
(se pesanti utilizzare wetransfer)

Sarà richiesta anche una verifica di passaggi sui media locali in cui appaiano le nostre compagne i nostri compagni e in caso il recupero della rassegna stampa, da inviare sempre alla mail di cui sopra.

Buona Staffetta a tutti e a tutte!

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale Prc-Se
Anna Camposampiero, Segreteria Nazionale, Responsabile Comunicazione Prc-Se
Ezio Locatelli, Segreteria nazionale, responsabile Organizzazione Prc-Se

Car@ compagn@

finalmente si parte nel lavoro di costruzione di Unione Popolare nei territori oltre che a livello nazionale.
A tal proposito trasmettiamo gli orientamenti assunti dal coordinamento provvisorio di Unione Popolare in merito alle modalità di adesione per le/gli aderenti singol@ (quelli non iscritt@ ai partiti che hanno dato vita ad UP) e al percorso di costruzione di Unione Popolare nei territori. E' stato infatti positivamente riconosciuto come Unione Popolare debba diventare uno spazio politico comune di cui fanno parte i partiti in quanto tali - con tutti i loro aderenti - e le singole persone che aderiscono individualmente. Tali orientamenti, frutto del lavoro e del confronto di questi mesi, rispecchiano appieno gli orientamenti che abbiamo assunto come Partito in occasione dell’ultimo Comitato Politico Nazionale.
Il Partito è ora chiamato a svolgere, insieme alla campagna straordinaria di tesseramento di Rifondazione Comunista che si terrà dal 6 maggio al 3 giugno, un ruolo propositivo di costruzione dei comitati promotori provinciali, inter o sub provinciali e regionali secondo le modalità previste dal documento in allegato.

Saluti comunisti e buon lavoro

Maurizio Acerbo
Segretario nazionale Prc-Se

Ezio Locatelli
Segreteria nazionale, responsabile Organizzazione Prc-Se

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